MANITAL TORINO
Partita già decisiva per la Manital, quella del posticipo di domani sera contro la Virtus Bologna. I piemontesi sono al terzo atto della “cura Vitucci” che, fino ad oggi, sembra aver portato a risultati apprezzabili. Prima la vittoria al cardiopalma di una settimana fa contro Sassari, poi la bruciante sconfitta di mercoledì a Brindisi che ha lasciato tanti rimpianti per come è maturata, dopo una gara condotta a lunga e compromessa per alcune imperfezioni letali nel finale. Ma di sicuro, al confronto di una squadra apparsa troppo spesso troppo inferiore rispetto alle avversarie per due mesi buoni di campionato, il volto mostrato dalla nuova Torino è molto migliore. Ma il tempo delle parole e dei complimenti è già finito da parecchio. Servono i due punti, disperatamente. Mancinelli e compagni continuano a stazionare all’ultimo posto solitario, distaccati di due punti dalla Betaland Capo D’Orlando, che è il nuovo obiettivo in chiave salvezza. Ma anche la Bologna che arriva a far visita non è esente da discorsi che riguardano il fondo classifica, visto che dista solo quattro punti dalla Manital. A maggior ragione, una vittoria per la truppa di Vitucci varrebbe doppio, perché significherebbe mettere in cascina altri due punti con una diretta concorrente, che al contempo tornerebbe ad essere pienamente coinvolta nella corsa per evitare la retrocessione. Per farlo servirà il Jerome Dyson che sin qui si è ammirato nelle due partite disputato sinora al PalaRuffini. L’ex Sassari, infatti, dal suo arrivo in Piemonte ha prodotto 19,5 punti di media col 44% da 3 punti nelle partite in casa, cifre che scendono a 14,3 punti col 38% al tiro lontano da Torino. Numeri che, ovviamente, renderebbero ancora più complicata la gara per la Manital. Chi, invece, dal suo rientro, non ha mai tradito, è stato DJ White, che sta dando una notevole marcia in più alla squadra, viaggiando a un soffio dalla doppia doppia da 20+10 di media. Occhio anche a Ndubi Ebi, ex della partita che è stato tante volte uomo di fiducia di Giorgio Valli, e a Stefano Mancinelli, che contro la Virtus vive sempre gare particolari, considerati i suoi trascorsi in Fortitudo.
OBIETTIVO LAVORO BOLOGNA
Che Virtus Bologna si presenterà a Torino? Quella domestica, che messo a segno tutte le proprie cinque vittorie, da 105.3 punti per cento possessi e +3 di net rating, o quella da trasferta, che ha sempre perso e vede scendere i suoi numeri a 89 punti per cento possessi e -19.2 di net rating? La risposta a questa domanda, molto probabilmente, ci dirà anche l’esito della gara del PalaRuffini. Che la truppa di Valli abbia passato un buon Natale è indubbio, il bis di vittorie casalinghe con Pistoia e Cantù non ha solo ingrassato la classifica, ma anche e soprattutto allontanato l’ultimo posto, mettendo in mezzo anche Capo D’Orlando tra sé e l’ultima piazza. I bianconeri hanno certamente recuperato fiducia nei propri mezzi, mostrando, agli altri e a se stessi, che possono avere le carte in regola per mantenere la categoria, ma ora devono riuscire a guardarsi dentro e risolvere, una volta per tutte, le proprie fragilità lontano da casa (15 sconfitte filate in trasferta). Una vittoria conquistata a Torino vorrebbe dire, quasi certamente, chiudere con anticipo il discorso salvezza, perché si metterebbe in graduatoria un distacco di ben sei punti dalla Manital, con anche il confronto diretto a proprio favore. Ma certo, quello che la squadra ha mostrato ad oggi lontano dalla Unipol Arena non lascia fiduciosi. Bisogna, gioco forza, ripartire da quello di positivo che hanno mostrato queste ultime due partite. In particolare partendo dall’ultimo arrivato, quel Courtney Fells tanto atteso e che, finalmente, è risultato decisivo sia contro la Giorgio Tesi che contro Cantù. L’esterno ex NC State ha portato quel tasso di pericolosità offensiva e di leadership che gli si richiedeva e, anche se ancora il ruolo di playmaker d’emergenza proprio non gli si cuce addosso, quanto meno lo staff tecnico sa di avere a disposizione un giocatore su cui contare per davvero. Si attendono segnali anche da Rod Odom, che segue, in linea di massima, l’andamento della squadra: bene in casa (13 punti e 5 rimbalzi di media col 52% da due), male in trasferta (9 punti e il 43% dal campo). La sua crescita definitiva anche fuori casa sarà determinante, specialmente per contrastare l’impatto di DJ White nei pressi del canestro. Serviranno loro e serviranno tutti i giocatori che andranno in campo al 101% delle proprie possibilità. Non importa come, ma si deve vincere. Per finire l’anno in maniera positiva e cominciare il nuovo con prospettive più serene.
PRECEDENTI: 41, con 29 vittorie per Bologna e 12 per Torino;
ARBITRI: Begnis-Mazzoni-Ranaudo;
PALLA A DUE: Domenica 27 dicembre 2015, ore 20.45 al Pala Ruffini di Torino;
Nicolò Fiumi