Roma, 3 gennaio 2016 – Nel giorno del ricordo di Davide Ancilotto (fosse stato ancora in vita lo sfortunato ed indimenticato giocatore romano scomparso anni addietro avrebbe compiuto oggi il suo compleanno), l’ACEA Virtus Roma vince la prima gara dell’anno ed ha la meglio, più con le “cattive” che con le buone, su di una Novipiù Casale Monferrato caduta letteralmente nella trappola tesagli da Attilio Caja come la mosca nella ragnatela.
A differenza del match sciorinato con boria e presunzione vs la Benacquista Latina, questa sera e come già visto in quel di Scafati la settimana scorsa, i ragazzi di casa hanno seguito alla lettera i dettàmi del coach pavese che ha vinto, a mani basse quasi, la sfida della panchina con il più giovane Marco Ramondino, in odore di beatificazione da parte della stampa specializzata.
La “trappola” era abbastanza semplice nella sua esecuzione: difendere forte dentro l’area, negare cioè agli avversari l’ossigeno dei punti in movimento verso il ferro da parte dei vari Natali, Bray, Martinoni e Fall ed obbligarli quindi a tirare dalla lunga, fondamentale in cui la squadra piemontese non eccelle in modo particolare pur essendo insediata da sempre nei quartieri alti della classifica, appena il 36% contro ad esempio il 41% di Scafati oppure il 40% di Agrigento.
Il tempo quindi di oliare bene i movimenti di una difesa in cui si distingueva un Maresca ex-influenzato d’applausi (ma che avrebbe alla lunga pagato la non-settimana di allenamento generando “zero” alla casella punti all’attivo), ed un Olasewere finalmente meno ondivago del solito (prova da MVP del nigeriano da doppia doppia con 17 p.ti e ben 14 rimbalzi più 30 di valutazione), ed ecco che l’ACEA Virtus Roma prendeva il largo per la prima volta grazie ad una tripla di Callahan (9-8 al 7′, altra bella prova dell’ex-Varese con 19 p.ti ed 11 rimbalzi più 24 di valutazione), per non farsi mai più né raggiungere né tantomeno superare dagli avversari.
La chiave di volta del match è stata proprio nella difesa che Roma ha messo in piedi, nell’intensità e nell’esecuzione in cui tutti i partecipanti alla recita hanno cantato in sincrono senza steccare mai una nota e, grazie a questo, riuscendo poi a mettere dentro alcune triple fondamentali che scavavano un lento ma profondo solco tra le due squadre. Un solco mai più colmato dalla Novipiù che non riusciva ad avvicinare l’Urbe, neanche nel quarto periodo in cui alla fine il punteggio del parziale declamasse un raccapricciante 4-13 in favore dei piemontesi, frutto di una serie indicibile di orrori al tiro da parte di Roma ma di pari schifezze dei bluamaranto, incapaci di portarsi sotto in modo serio.
Lo spettacolo in effetti ha lasciato a desiderare questa sera ma lo si sapeva che il team bluamaranto avrebbe messo in piedi la solita, rocciosa, difesa record del campionato ma non si poteva prevedere che sarebbe stata “uccisa” in egual maniera. Perciò brava l’ACEA a trovare poi in attacco e nel primo tempo quello spazio, quella grinta e quei tiri puliti, aperti che mentre caricava se stessa, di fatto spegneva convinzioni e lucidità di una Junior apparsa anche un po’ spenta in alcuni giocatori chiave, su tutti TJ Bray e Brett Blizzard, decisamente sotto il par in termini di punti a referto.
A veder bene l’andamento del match il divario del primo tempo nel punteggio è tutto in 4 triple che Roma riusciva a mettere a segno contro la sola di Saunders (il migliore dei suoi o, se preferite, il meno peggio), all’intervallo quel 36-23 era di gran lungo frutto di due squadre che provavano ad annullarsi a vicenda ma con l’ACEA che riusciva a metterla dentro da fuori con i soliti Callahan e Voskuil (12 p.ti, poco appariscente il danese stasera ma tanto, tanto costrutto), ed un Bonfiglio autore di una tripla da distanza like-NBA.
Il capolavoro dell’Urbe poi nel terzo periodo. Non avendo il contributo in attacco solito da parte dello zavorrato ma caparbio Maresca, saliva in cattedra un Olasewere sempre con qualche sprazzo a dir poco incomprensibile, ma talmente presente e decisivo in alcuni frangenti da imporre in modo preponderante la sua fisicità ed il suo atletismo agli avversari. Roma operava quindi l’ennesimo strappo che portava il team di casa anche sul +23 (insperato alla vigilia è dire poco, 54-31 al 27′ grazie ad una tripla di Voskuil), consentendo quindi di poter reggere poi la comprensibile onda d’urto della Junior Casale ferita nell’orgoglio e nel proprio ego con calma e senza patemi. La reazione degli ospiti arriva poi logica e puntuale sin dagli sgoccioli del stesso periodo ma ormai il divario era troppo, troppo largo per poter sperare di riprendere una gara già compromessa.
Applausi quindi a questa Virtus d’inizio ma anche di fine anno (non si dimentichi la bella prova di domenica scorsa a Scafati), se il team di Attilio Caja gioca sovente con questo spirito di abnegazione, seguendo alla lettera il piano-gara voluto dal coach pavese, questa squadra può realmente recitare un ruolo di primo piano e non più di Cenerentola nel Torneo. Anche l’arrivo di Simone Flamini, in campo oggi per pochi minuti e già aggregato a fine anno al roster, rende l’Urbe ancora più profonda nei cambi e potenzialmente pronta a giocarsi le proprie carte in un girone di ritorno ed in un campionato in cui chi vi scrive è profondamente certo che non esistano le “Regine Designate”.
La stessa Casale Monferrato, pronosticata come una delle potenziali finaliste al termine del torneo, questa sera ha palesato evidenti limiti di playmakin’ in campo (deludente Tomassini ma da solo l’ex-Caserta può fare ben poco), ma anche tenuta mentale. Forse una gara non può dir nulla, in fin dei conti le F8 di Coppa Italia è sempre un bel traguardo per coach Ramondino & Co., traguardo che l’Urbe “buca” per una sola gara persa (forse quella vs Latina grida ancora vendetta?), ma per vincere un torneo od un Playoffs ci vuole ben altro.
Fiducia per questa Virtus quindi, in fin dei conti le 7 W vs le 8 L alla fine del girone di andata è tanta, tanta, tanta roba perché, come dice giustamente ed orgogliosamente Attilio Caja a fine gara, non bisogna mai dimenticare da dove si è partiti. E chissà poi che andando avanti nel torneo qualcosa non cambi in positivo, a ben guardare la classifica tutto è possibile. Intanto Buon 2016 Virtus Roma, forse da mercoledì 6 gennaio riparte il tuo vero campionato.
La cronaca
Primo periodo, solito startin’ five per Caja con Meini, Maresca, Olasewere, Callahan e Voskuil mentre Ramondino va con Natali, Tommasini, Martinoni, Fall e Bray. Casale fa subito sul serio, difesa solida che sputa fuoco e l’ACEA si prende tiri un po’ scriteriati prima di un bell’appoggio al vetro di Callahan, 5-6 per gli ospiti al 4′. Il clichè è chiaro: Junior che fa il suo gioco con Roma che difende come può (meglio del solito, direi), ed attacco Virtussino che si consente quello che può perché i piemontesi “meneno” ma sempre in modo corretto e regolamentare. Callahan tira fuori un bel coniglio dal cilindro, primo vantaggio Roma 9-8 con tripla al 7′, ribadito poi da un long-two di Olasewere, 11-8. Fall ne mette un altro muovendosi verso canestro, come Martinoni prima, Roma appare un po’ distratta su questa situazione di gioco. Bonfiglio in campo per Meini, tripla di Voskuil ed è max vantaggio Roma, 14-10 all’8′. Ramondino è poco contento dei suoi, Blizzard è dentro come anche Vangelov e c’è anche il debutto di Flamini che entra per Olasewere. Bonfiglio vede la Madonna dalla punta, tripla da quasi 8 metri ed è 17-10, Roma grazie alle triple sta risolvendo i problemi del suo attacco ma, diciamolo subito, bene così. Ramondino chiama tempo, i suoi forse han pensato di poter disporre agevolmente degli avversari dopo i primi attacchi, ora soffrono perché i tiri non vedono il cotone. Al rientro in campo Roma attacca malino la difesa bluamaranto, dentro l’arco l’ACEA non vede proprio luce. Ma se Sparta “piange”, Atene non ride: Voskuil da due, 19-10 e siamo agi sgoccioli del periodo. Martinoni da dentro, Callahan dalla punta da tre, Tomassini prova ad imitarlo ma non va, finisce 22-12 con l’ACEA che gongola grazie alle triple, 4/5 che è tanta, tanta roba. Casale medita, serve maggiore garra.
Secondo periodo, Maresca cerca il suo primo canestro senza fortuna, Ramondino sceglie un quintetto alto con Saunders adesso in campo. Maresca non riesce a sbloccarsi, riecco Olasewere e Casagrande in campo per Roma ma Casale continua a sverniciare il ferro mentre l’ala romana appena entrata griffa un comodo canestro, 24-12 al 13′. Ramondino abbassa il quintetto, De Nicolao per Martinoni mentre per Roma c’è Benetti per un Callahan stanchino. Blizzard fa goal, 24-14 mentre Caja s’infuria come non mai, troppo comodo l’appoggio al ferro dell’ex-Varese. E Saunders mette una tripla, la prima degli ospiti, 24-17 al 14′. Altra tripla di Bonfiglio che continua nell’ottimo momento tra oggi e Scafati (al momento 6/6 dalla lunga nel totale per lui). Fall al ferro allo scadere dei 24” ma Roma è in partita, la “faccia” dei ragazzi in maglia bianca è positiva. Finalmente, si fa per dire, la Virtus buca una tripla e Casagrande però raccoglie un ottimo rimbalzo subendo fallo, l’attitudine questa sera dell’ACEA è ottima, lo stesso Casagrande la mette dalla lunga e subito dopo altra persa di Casale, sarebbero già 6 quando in media i piemontesi ne perdono 12 a gara…Bonfiglio va in panca, secondo fallo, riecco Meini. Casale è in difficoltà, Tomassini è rientrato ma le cose non vanno come ci si aspettava. Cè anche Natali per gli ospiti ma Olasewere è senza pietà, due a modo suo al ferro e subito dopo stoppatona con spostamento d’aria a Fall, Ramondino chiama tempo al 17′ sul 31-19. Roma sta eseguendo una signora difesa, Casale annaspa in attacco mentre sul lato opposto i tiri di Roma ora sono forse un po’ forzati ma entrano, semplice ma lineare. Al rientro in campo Roma perde una palla banale sulla rimessa ma si riscatta con Olasewere che ruba la sfera ancora a Fall, fallo di Tomassini e liberi per lui per raggiunto limite di falli ma è 0/2. Natali però lo imita da sotto e Callahan ne mette un’altra da tre, 34-19, massimo vantaggio al 19′ per la Virtus Roma, +15 per Roma. Brett Blizzard si scuote, tiro che va ma senza grande costruzione. Fall a modo suo, schiacciata ed è 34-23. Voskuil in transizione, 36-23 e siamo alle ultime battute, Martinoni buca la tripla dall’angolo, Callahan il tiro da fuori (ma come dargli torto questa sera se esagera?), Valentini infine anche lui sbaglia la tripla, termina 36-23 per una Roma decisamente in gara, Casale non è in giornata ma anche per merito della buona difesa dell’Urbe.
Terzo periodo, i grandi assenti del primo tempo sono Bray per Casale e Maresca per Roma, ci si attende loro adesso anche se l’ala piemontese due punti nel carniere li ha. Ramondino rimette lo stesso quintetto però con la variante Blizzard per Martinoni mentre Caja rimette gli stessi dell’inizio. Olasewere da fuoco alle polveri a modo suo, Fall lo abbatte ma senza che gli venga sanzionato fallo!! Di nuovo +15 Roma, poi addirittura anche +17, assist al bacio di Voskuil, 40-23. Casale non c’è proprio, Tomassini cerca guai (trovandoli), in area, riparte l’ACEA ed Olasewere si rimedia due liberi puliti, se avesse messo il canestro…Ramondino deve chiamare tempo al 22′, la sua furia è tangibile, i suoi ragazzi sembrano in gita al momento per le festività. L’ala nigeriana fa 2/2, 42-23. Natali stavolta mette la tripla, 42-26 e subito dopo Maresca non ne suol sapere di entrare in partita, perde palla e fa fallo su Natali che in un amen fa 6 p.ti puliti, 42-29 al 23′. Sempre Olasewere protagonista, assist di Callahan e fallo subito da parte di Fall, 2/2 e Roma respira, 44-29. Errore di Blizzard ed Olasewere si guadagna ancora due liberi sempre by Fall, stavolta è uno su due, 45-29 al 24′. Olasewere recupera palla e vola a canestro, ottimo questa sera il nigeriano, crampi per lui ed ecco Flamini per lui. Meini si siede per il suo terzo fallo, riecco Bonfiglio mentre Ramondino rigetta Saunders nella mischia per Natali. Voskuil in transizione, 49-29 ed è +20. Roma è sul velluto, altro recupero di Callahan e Casagrande punisce la difesa piemontese. Bray, eccolo ma siamo ancora sul +20 per l’ACEA, pardon +23 con la tripla di Voskuil aà 27′. Di nuovo Bray alla Navarro, 54-33 ma gli ospiti proprio non ci sono, reagiscono sembra, per inerzia più che per convizione. Bray in lunetta (tra l’altro glissiamo sui falli fischiati alla difesa romana…), solo uno su due mentre Callahan va al ferro, 56-34. Maresca, di nuovo in campo, cerca di mettersi in partita guadagnandosi due liberi…No, non sono liberi…Bah…Li danno a Fall due liberi, giusti ed è 56-36 ma la montagna è ancora alta da scalare. Intanto Saunders con spazio mette la tripla, Casale cerca di ringhiare, Saunders si guadagna due liberi sul quarto fallo di Maresca che proprio non entra in gioco questa sera ma si vede che fa fatica dopo l’influenza. Ultimi possessi, Meini buca una tripla molto ben costruita, Bray fallisce al ferro come anche la preghiera di Voskuil, Roma chiude sul +16 56-40. L’ACEA appare in controllo, se non commette stupidaggini…
Quarto periodo, De Nicolao ora comanda il gioco, Olasewere dorme su Saunders ed è ancora tripla per lui, l’unico che tiene acceso la fiammella. Callahan attacca il ferro, 58-43 e spegne sul nascere la voglia degli ospiti di accorciare le distanze. Blizzard a campo aperto, tripla ed è 58-46, Roma non ha coperto bene sul rientro dovuto alla palla buttata da Olasewere. Lo stesso nigeriano cerca di farsi perdonare ma va sotto troppo il ferro, altra persa di fatto. De Nicolao fa e disfa, Blizzard no ed è altra tripla, 58-19 e Casale dopo tanto sotto la doppia cifra di svantaggio. Bonfiglio forza la tripla allo scadere, l’ACEA appare in difficoltà mentale, Maresca cerca gloria ma senza trovarla, per fortuna che Olasewere, protagonista nel bene e nel male, ruba palla e vola vs nessuno, recupera Saunders che fa fallo, liberi per lui nel silenzio spettrale del Pala Tiziano, ed infatti è 0/2, da canestro sicuro. Casale ora organizza meglio i tiri ma Bray sbaglia un appoggio comodo comodo, ridato a Roma lo 0/2 ai liberi di Olasewere. Zone-press di Casale, Bonfiglio guida l’attacco ma Roma non segna più, ferro per Voskuil ma i piemontesi sprecano tiri comodi e piedi a terra. Su di un fallo a favore di Voskuil, Caja chiama tempo, i suoi non segnano da una vita (parziale da 2-9), ed occorre rimettere le cose a posto. C’è Benetti per Roma ma Capitan Maresca perde la quinta palla, quando non va..Voskuil forza maledettamente, ACEA nelle secche mentre Blizzard si guadagna due liberi, Benetti gl’impedisce un comodo attacco al ferro ed è 58-51. Roma adesso è in evidente difficoltà, Voskuil non tira e scarica a Bonfiglio, persa e sul contropiede Fall sale in cielo per recuperare un ottimo rimbalzo più fallo. Siamo al 38′, Bray su Voskuil, il danese va a vuoto ma buca ancora il tiro, rimbalzone di Olasewere che però rovina a terra e quindi fuori, persa. Si combatte adesso da far paura, Saunders non la mette più da fuori (del resto il 36% in campionato dalla lunga spiega le difficoltà del team piemontese), Roma respira ma la tripla di Bonfiglio si schianta sul primo ferro, s’invola Natali che si guadagna due liberi, il primo è da horror (primo ferro scheggiato..), il secondo pure: ok, stasera vince chi tira meno peggio!! Siamo a 52” dal termine, Maresca si procura un bel 1vs1 ma non la mette vs Tomassini, c’è in agguato Olasewere che recupera un bel rimbalzo e fa il secondo canestro nel periodo del team romano. Ramondino chiama tempo ma che l’aria di Roma abbia fatto male alla sua squadra si concretizza sulla rimessa, Bray da palla a Blizzard che la perde sul fondo!! Caja chiama un time-out, mancano 23” e Roma è sul +9 ma serve solo a far fare due punti a Bray, termina 60-53 con tifosi romani in festa. Gara non bella ma era troppo importante vincere.
Sala Stampa
https://soundcloud.com/fabrizio-noto-2/sala-stampa-attilio-caja-virtus-roma-junior-casale-60-53wav
ACEA Virtus Roma-Novipiù Casale Monferrato 60-53
Parziali: 22-12; 13-11; 20-17; 4-13
Progressione: 22-12; 26-23; 56-40; 60-53
MVP: Jamal Olasewere finalmente da segnali concreti di quel prototipo di giocatore che potrebbe diventare se decidese di aumentare la sua capacità di concentrazione nell’arco del suo totale impiego in campo. E se avesse tirato i liberi meglio del perfettibile 7/12?
WVP: molti componenti di Casale han deluso, su tutti TJ Bray che appare poco lucido nei momenti chiave del quarto periodo, quando almeno Saunders risponde presente.
Fabrizio Noto/FRED