Il campionato di serie A2 è entrato in quella fase che come dice l’allenatore di Roma, Attilio Caja, è delicata perché non si può sbagliare ed ogni errore può risultare quello decisivo alla fine della stagione. Ed allora la partita di domenica 17 gennaio a Roma al Palazzetto dello sport tra Acea Virtus Roma e FMC Ferentino (ore 18), oltre ad essere l’ennesimo derby laziale del girone Ovest, è il primo di quei passi che non si possono sbagliare.
Né per i padroni di casa romani né per gli ospiti ciociari. Che all’andata a casa loro vinsero 74 a 70, ma era un’altra Acea, nel pieno della burrasca e dunque non è paragonabile a questa di oggi che è tutt’altra cosa. Anche Ferentino è cambiata: partita con i favori del pronostico addirittura per vincere il girone, oggi si ritrova a metà classifica, con soli due punti in più dell’Acea e con un cambio di panchina (dall’ex vice di Dalmonte, Fucà ad un ex giocatore di Roma Luca Ansaloni) che non tutti hanno capito e che forse solo le altalenanti prestazioni della squadra possono aver giustificato.
La gara dunque è di quelle da approcciare con i piedi di piombo come si dice in questi casi e lo confermano anche le parole di coach Caja:
”Arriviamo a questa gara con tutte le normali incognite delle partite post-pausa, che possono nascondere delle insidie per qualsiasi squadra.
Dovremo essere subito pronti dal punto di vista mentale a ritrovare il prima possibile il ritmo
partita, perché stiamo entrando in un momento importante della stagione “.
Insomma l’idea è quella di dimenticare Tortona e ripartire dalla bella prova casalinga contro Casale.
Ma, lo dice ancora Caja, Ferentino è una squadra che in attacco è molto pericolosa:
“Ferentino dispone di un grande talento offensivo, con tanti giocatori che possono realizzare punti in modi differenti: Imbrò e Carnovali, che ho allenato in Nazionale Sperimentale, sono tiratori pericolosi che possono entrare in striscia, Raymond e Benevelli sono “4” atipici che fanno del tiro da 3 punti un’arma importante, mentre Gigli con la sua esperienza è il riferimento sotto canestro”.
E poi c’è Tim Bowers, giocatore d’esperienza, come Bulleri, che conosciamo bene dai tempi di Caserta, che ama passare il pallone come nessuno altro nel girone dunque capace di battere il pressing organizzato e spesso efficace dell’Acea che dovrà avere un occhio di riguardo anche per lui.
Ed allora come si vince questo derby?
“Sarà imprescindibile – chiude il coach dell’Acea – disputare una partita di alto livello in difesa, caratteristica che in casa deve essere la chiave per trovare fiducia e prendere il ritmo nel gioco offensivo. Con ritmo e fiducia riusciamo a giocare una pallacanestro bella e produttiva in attacco, mentre senza facciamo più fatica”.
Come sempre insomma ed ancora una volta l’allenatore pavese chiederà ai suoi uno sforzo fisico e di concentrazione per impedire facili canestri agli avversari come ha predicato per tutta la settimana di avvicinamento alla gara. Una settimana piena visto che è iniziata domenica con l’amichevole contro Scauri, e si è intensificata da martedì col ritorno, programmato, degli americani e proseguita a tutto ritmo e con buona lena al punto da avere la rosa completa a disposizione.
Una rosa che dal derby con Ferentino sarà chiamata, specie nei giocatori che partono dalla panchina, ad essere sempre pronta senza sbandamenti e cali di concentrazione perché da ora in avanti anche due minuti o cinque o sette in campo, potranno essere fondamentali per le sorti della squadra.
Anche Ferentino ha approfittato della sosta del campionato per…Fatico a scriverlo vista l’inutilità della cosa, ma comunque si è trattato dell’ASG…Dunque dicevamo anche Ferentino si è fermata per qualche giorno. Il nuovo coach ha spinto molto nei giorni precedenti ed ha voluto premiare i suoi ragazzi dopo la vittoria con Rieti.
“Abbiamo ripreso ad allenarci lunedì. Stiamo facendo un buon lavoro. Mazzantini è rientrato in settimana dopo il lungo infortunio e con Bulleri sta lavorando a parte con il preparatore fisico. Tutti hanno avuto modo di riposare e ritrovare serenità. Abbiamo tutti voglia di tornare a dare continuità di risultati a questo gruppo. Avevo personalmente preteso molto dai ragazzi in queste settimane, e staccare un po’ era la giusta terapia per tutti, soprattutto per poter tornare a lavorare con ancor più entusiasmo e determinazione. Affrontiamo una Virtus diversa dalla gara d’andata. Ora hanno un’identità differente. I punti di riferimento rimangono Voskuil e Callahan, ma tutti hanno ora hanno una loro dimensione, a partire da Maresca che è cresciuto moltissimo. Anche l’inserimento di Flamini è stato un elemento di svolta per tutto il gruppo. Hanno sicuramente molta più costanza rispetto al passato. Dovremo scendere in campo consapevoli della loro aggressività. Hanno messo in difficoltà moltissime squadre, una su tutte Scafati. Sono insidiosi sia in attacco che in difesa. Dovremo avere la stessa voglia che loro sicuramente avranno su ogni singolo pallone. Dovremo farci trovare pronti e imporre il nostro gioco“.
Eduardo Lubrano
@EduardoLubrano