Meglio di così non si poteva per l’ACEA: 88-63 alla NPC di Rieti nel derby di ritorno al Palazzetto dello sport è stato il modo migliore di centrare la prima vittoria dell’anno.
Una vittoria costruita sul credo di Attilio Caja: se difendiamo sappiamo e possiamo anche far tanto canestro. E dal 1° minuto di gara l’ACEA ha cominciato a spingere l’attacco reatino verso la metà campo per costringerlo ad iniziare i suoi schemi quanto più lontano possibile dal canestro. In questo modo Parente e compagni hanno perso secondi preziosi per trovare un buon tiro e quasi mai l’hanno trovato.

Olasewere ai liberi by Paolo Pizzi
Di contro, esaltata da questa scelta che ha subito pagato, Roma ha cominciato a giocare in scioltezza in attacco: tiro da fuori e palla dentro ad un Olasewere come al solito devastante sotto canestro. A maggior ragione in un pomeriggio nel quale ha trovato anche la lucidità per non farsi mettere in panchina anzi tempo dal suo allenatore per i soliti tre falli dopo un quarto e spiccioli. I primi a tirare la carretta per Roma sono stati dunque lui e Maresca, fischiatissimo ed offeso a ripetizione dal pubblico di Rieti. Poi Benetti ha dimostrato che quelli di Agrigento non erano lampi ed il nigeriano di Roma ha proseguito nel secondo quarto la sua opera di apertura della scatola difensiva ospite. Però, sia pure timidamente si è aggiunto anche Voskuil all’attacco romano così il vantaggio è cresciuto fino al 37-26 del 17° minuto, prima di scemare grazie ad un ritorno di Rieti, guidato da Pepper.

Meini vs Parente by Paolo Pizzi
Ma è il terzo quarto il periodo nel quale l’ACEA ha compiuto il suo delitto perfetto. Per due minuti non ha segnato nessuno, poi Parente ed Olasewere, 46-40. Poi Maresca intercetta un pallone e se ne va da solo nel più facile dei contropiede. Lo sbaglia, incredibile!!, ma sulla lotta a rimbalzo guadagna la rimessa dal fondo. Ed allora esce da un blocco e chiede la palla oltre la linea dei 6,75 metri e segna da tre…Palazzetto in piedi e primo segnale che qualcosa sta per succedere. Subito dopo segna Voskuil ed ancora il capitano con 4 punti consecutivi, Rieti arranca ma ne mette 6, ma Callahan sigla il 58-46. E qui Alain Voskuil decide che è arrivato il momento di mettere fine alla partita: in un minuto e trenta secondi tre triple consecutive a difficoltà progressive spezzano fiato, gambe e speranze della NPC e chiudono il quarto sul 69 a 46 per l’ACEA.

Voskuil e Callahan, bella prova per loro by Paolo Pizzi
Che nel quarto non smette di spingere, anzi rischia di raggiungere anche i 30 punti di vantaggio, 86-58 perché è in un momento magico e perché Rieti, compreso il suo allenatore, ha mollato da tempo la partita. Prova ne sia il parziale dell’ultimo periodo che recita 19-17 per Roma, come a dire, va bene così, noi non ce la facciamo più. Splendide le cifre romane : il 49 per cento da 2 ed il 42 per cento da 3, il 90 per cento ai tiri liberi, 109 di valutazione. Per la cronaca, 26 punti di Voskuil, 22 a testa per Maresca ed Olasewere.

Meini in azione by Paolo Pizzi
ACEA Virtus Roma – NPC Rieti 88-63
Parziali: 22-14; 22-24; 25-8; 19-17
Progressione: 24-14; 44-36; 67-44; 88-63
MVP: un sontuoso Capitan Maresca che guida i suoi in carrozza alla conquista di una gara molto importante. Ottimo anche Dalton Pepper
WVP: Andrea Longobardi sul -23 per Rieti abbatte letteralmente Maresca, antisportivo e tecnico con relativa espulsione. Perchè??
Edoardo Lubrano-@EdoardoLubrano
Fabrizio Noto/FRED (tabellini-sala stampa) – @FaberNoto