Storico accesso ai quarti di Eurocup per la Dolomiti Energia Trento, che piega per 79-65 sul parquet amico il CAI Zaragoza cancellando il -2 dell’andata. Dopo un primo tempo in equilibro l’Aquila scappa via nel terzo parziale senza guardarsi più indietro, trascinata dai suoi leader Wright e Pascolo e da una difesa che ferma un fin lì devastante Kravtsov. Il duello tra l’atletismo e la velocità dei padroni di casa e la fisicità degli ospiti prende la piega giusta, Sastre ultimo ad arrendersi per un Zaragoza che paga le troppe palle perse. Ora Trento attende la vincente tra Milano e Banvit con l’Olimpia nettamente favorita dopo il colpo esterno dell’andata.
2426 gli spettatori accorsi al PalaTrento. Inizio molto contratto, con i padroni di casa che sbattono ripetutamente contro la montagna Kravtsov ma tengono bene a bada l’attacco avversario. 4-4 dopo cinque minuti, ancora una volta è Pascolo con il suo solito repertorio a propiziare il primo allungo con cinque punti di fila per l’11-4. Zaragoza resta in scia grazie alle stoppate e all’intimidazione del suo gigante russo ed anche perché Pascolo e Forray incappano presto nel secondo fallo. Fotu stavolta si vede per qualcosa di più della vistosa capigliatura, il primo periodo si chiude 18-17.
Pasticciano Flaccadori e Sutton, con il secondo che sfonda due volte in pochi istanti permettendo a Fotu di allungare 18-23. Si viaggia a strappi, prima Wright aggredisce senza sosta la difesa ospite per un 10-0 di parziale che vale il sorpasso poi si vede fischiare un discutibile antisportivo che Zaragoza capitalizza per il 28-29. Lockett cancella il tentativo di allungo ospite, 33-33 all’intervallo.
Si gioca sul ritmo, con Trento che deve correre e Zaragoza che vuole giocare a metà campo più possibile. Forray in serata no si fa prima fischiare tecnico poi regala un tiro da 4 a Jelovac che significa 38-39. Per fortuna dell’Aquila lo sostituisce un Poeta vintage che propizia il 46-40 che infiamma il PalaTrento, con Pascolo che si prende il lusso di stoppare Norel. L’olandese è però l’unico a fare canestro dei suoi, impedendo ad una Aquila che tocca il +11 trascinata dalle giocate di Pascolo di fuggire. Il finale di periodo è comunque un più che buono 59-49, con strada verso i quarti che si fa in discesa.
Il gol del ragazzo di casa Lechthaler scatena il PalaTrento e vale il 61-51 che chiude due minuti difficili. Arriva però l’infortunio di Poeta a complicare le cose per Buscaglia, anche perché Forray ha 4 falli e il pur coraggioso Flaccadori non può garantire la stessa esperienza. Ci pensa soprattutto Lockett, Bellas fatica a venire a capo della staffetta difensiva di casa, Pascolo segna il 69-56 a 4′ dalla fine prima che Sastre rianimi la sfida con due canestri di fila. Lo fa perché l’Aquila che si fa prendere dalle vertigini sul più bello, come mostra il 2/4 ai liberi di Forray e Pascolo, non può che essere ancora Wright a ridare fiato per il 73-62 a due minuti dalla fine. Juju è decisivo in attacco ma soprattutto lo è una difesa che non concede più nulla, i canestri di Toto sono l’apoteosi finale, finisce con PalaTrento in piedi e standing ovation per lui. L’Aquila vola ai quarti di finale.
DOLOMITI ENERGIA TRENTO – CAI ZARAGOZA 79-65 (18-17;15-16;26-16;20-16)
MVP: Julian Wright, decisivo in attacco con 21 punti con 9/13 al tiro e un continuo aggredire che sfianca la difesa avversaria. Bene anche a contenere Norel e Kravtsov.
(foto Facebook Aquila Basket Trento)