E’ il pomeriggio della festa per gli ottant’anni dell’Olimpia e l’intervallo di mezz’ora è tutto dedicato a ripercorrere la storia dei biancorossi con i momenti migliori e gli interpreti più importanti dei successi. Sul cubo (monitor allestiti per l’occasione) passano le immagini di tutti gli scudetti, con le testimonianze di Meneghin, Premier, Gamba, Peterson e anche McAdoo in un tourbillon di emozioni e ricordi che culminano con l’ultimo scudetto, le parole di Alessandro Gentile e il famoso canestro di Curtis Jerrells a Siena. Poi è il momento di chiamare sul campo tutti i protagonisti e i decibel raggiungono livelli altissimi su Vittorio Gallinacci, Roberto Premier e Gregor Fucka.
Al termine della cerimonia, Giorgio Armani tiene orgogliosamente in mano la sua maglia con il numero 80 e in sfondo tutta la storia di una gloriosa società che vuole tornare a quei fasti quanto prima.
Il primo tempo s’incanala subito sui binari congeniali a Torino che per vincere deve far giocare una brutta partita all’EA7. Nei primi venti minuti ci riesce ampiamente costringendo il biancorossi a 13 palle perse, 4-13 da tre punti e in generale un ritmo offensivo mai preso. White arriva alla pausa con dodici punti all’attivo mentre Dyson semina il panico nella difesa avversaria con penetrazioni e scarichi. Nel primo quarto torna in campo Alessandro Gentile che esordisce con due liberi guadagnati, salvo poi perdere una ghiotta occasione sul finire del primo quarto sbagliando un facile appoggio.
Torino attacca con armonia, anche a causa della connivenza della difesa milanese e con la tripla di Mancinelli da otto metri chiude il primo tempo in vantaggio sul 39-38.
Dopo la festa il ritmo è per forza di cose rotto, ma Torino non molla e si tiene in vantaggio grazie all’atletismo di Eyenga e White che crea qualche difficoltà vicino a canestro ai rimbalzasti milanesi. Milano fatica a trovare ritmo in attacco, ma riesce comunque a chiudere il terzo quarto avanti di due punti, nonostante l’errore finale di Lafayette su un’ottima rimessa dal fondo disegnata con 1″ sul cronometro.
Gli ospiti chiudono il canestro all’EA7 e volano in fuga con il campo aperto sul +9 a quattro minuti dalla fine grazie all’appoggio di Mancinelli. L’Olimpia è nel baratro e apparentemente incapace di reagire.
Con le unghie e con i denti, più che con la lucidità, rimonta trovando finalmente un po’ di difesa e contropiede. Sul 2-2 di Simon la rimonta è completata con la parità a quota 77 e a 47.5″ dalla fine. Dopo il canestro di Sanders, Dyson pareggia nel deserto della difesa milanese e sull’ultimo possesso la preghiera di McLean non è accolta e si va all’overtime.
L’Ea7 prova subito la fuga con un parziale fatto di difesa e buone soluzioni offensive, ma quando arriva a +7 si ferma un’altra volta e la coppia Eyenga-White riporta a un punto di distanza gli ospiti. A 17″ dalla fine Simon infila una tripla di talento che mette due possessi di distanza tra le squadre. E’ il canestro che spariglia il match e Milano festeggia una soffertissima vittoria in overtime.
EA7 Emporio Armani Milano – Manital Torino 94-90 OT (25-20, 13-19, 21-18, 20-22, 15-11)
Quotes:
MVP: Oliver Lafayette. Fa un ottimo lavoro su Dyson in difesa e offensivamente punisce nei momenti importanti con 18 punti e 21 di valutazione.