Missione compiuta. La Virtus vince 87-75 a Verbania un match decisivo nella lotta per la salvezza, disintegrando la Paffoni con una difesa a zona 2-3 che ha mandato in tilt fin dal primo minuto l’attacco degli uomini di Magro. Monumentale la prestazione delle due torri virtussine, Olasewere e Callahan, autori in coppia di una prestazione offensiva devastante in cui mettono a segno 55 degli 87 punti finali di Roma. La Piovra Nera nigeriana ha chiuso una prova da dieci a lode con 34 punti e 10 rimbalzi a referto con 15/18 dal campo, mandando continuamente al bar uno Iannuzzi cancellato letteralmente dal campo, ed autore, in preda ad un attacco di nervosismo, di un brutto siparietto con il suo allenatore ad infuocare ulteriormente un clima gi drammaticamente infuocato per i piemontesi.Centratissimo il Tenente (22+9),tirato a lucido come un cavallo di razza al tondino di Ascot, prima di un derby da superfavorito. Tra gli esterni serata di routine per Voskuil, capace di prodezze balistiche dai 7/8 metri che fruttano un contributo di 18 punti alla causa, con un gioco da quattro punti sul finire del terzo quarto fondamentale per mettere un freno al primo tentativo di rimonta rosso-verde. Per venticinque minuti la Virtus è stata padrona assoluta della scena, volando fino al +23 sul 55-32, e correndo qualche piccolo rischio soltanto quando sono incominciati ad entrare i tiri da tre punti di Zanelli (22 con 6/10 dall’arco), e di Gurini in uscita dalla panchina. Tuttavia dieci tiri pesanti della Paffoni,non sono stati in grado di ribaltare l’esito della partita, riaprendola fino al -8 (67-75 a 4′ dalla fine), prima di un tap in decisivo di Super Olasewere e dei canestri dalla lunetta finali di Meini e Casagrande.
Alessio Teresi
Foto dalla pagina FB Virtus Roma