Il ciclo di tre brutte sconfitte che ha accompagnato la Juve Caserta nelle ultime settimane sembra aver accelerato la rivoluzione copernicana che, complice anche gli infortuni, cambierà la squadra di Dell’Agnello. Fuori Jones, che per problemi fisici esce dalla rotazione proprio nel suo momento migliore, dentro Linton Johnson, lungo più interno che perimetrale che completa un pacchetto lunghi fatto di quasi solo pivot di ruolo, con Slokar ed Hunt. Questo cambia anche e soprattutto la rotazione degli esterni con Ghiacci che stavolta non potrà essere lasciato a mero spettatore, e sarebbe anche arrivato il momento di utilizzare il capitano con maggiore continuità vista la condizione mai al top di Cinciarini e la netta involuzione delle ultime gare per Marco Giuri. Con la cabina di regia affidata al solito Siva che nelle ultime sfortunate gare è diventato leader vero di questo gruppo, serve una prestazione convincente anche da parte di Micah Downs che non ha sempre risposto presente quando la squadra ha avuto bisogno di lui. Al cospetto della squadra di Dell’Agnello una Venezia in crisi di identità che vuole provare ad agganciare l’ultimo treno che vale i playoff. Interessante il duello in cabina di regia tra Siva e Green, due play vecchio stile che hanno nella lettura e nell’assist i propri punti di forza, mentre chiave di lettura del match sarà il modo con cui Caserta sceglierà di difendere sui piccoli di casa Reyer. Bramos, Ruzzier, Tonut, Viggiano, ma soprattutto Goss hanno talento velocità e fisico da vendere, nonché quella certa faccia tosta utile a vincere le gare. Sarà ancora assente Peric, che quando vede i bianconeri tende ad esaltarsi, ma comunque un quartetto con Owens, Savovic, Ortner e Ress ha kili e centimetri per poter stanare i pivot casertani e giocare con ritmo sia col pick and roll che con le situazioni statiche. Chiave di lettura non indifferente sarà l’approccio che il neoacquisto Linton Johnson avrà con la gara, perché seppur da qualche settimana il nativo di Chicago stava dando una mano negli allenamenti, cosa ben diversa è il ritmo partita e l’agonismo da metterci, anche perché l’ex Avellino dovrà giocare tanti minuti da numero 4, specie in coppia con, Hunt, provando a sfruttare un jumper dalla media distanza che può fare la differenza. Appuntamento quindi stasera ore 20.45 al Palamaggio, con la Juve che cercherà la vittoria per provare a chiudere definitivamente questo discorso salvezza e regalarsi una notte da protagonista in una stagione tutto sommato opaca finora. Per l’occasione la società bianconera ha disposto una riduzione di prezzo sui tagliandi anche al fine di riempire il palazzetto e di far sentire ad una squadra comunque in crisi tutto l’affetto possibile in un match ostico.
Così i due coach hanno dichiarato nelle conferenze stampa pre gara:
Dell’Agnello (Caserta): “Quello con Venezia è un match importante, un confronto che ci potrebbe dare un bel colpo di assestamento in chiave salvezza. La affronteremo col piglio di chi in sei mesi non ha mai mollato un centimetro e non intende farlo assolutamente in questa ultima parte di campionato, nonostante la piaga degli infortuni ci abbiano colpito ininterrottamente da agosto fino a pochi giorni fa, vedi incidente a Bobby Jones. Non importa quanti saremo, ma come saremo. Vogliamo giocare come delle iene pronte a lasciare sul parquet ogni energia possibile. Comunque sul campo saremo cinque contro cinque, e anzi, con l’aiuto della nostra gente, noi giocheremo in sei”
De Raffaele (Venezia): “Ci siamo finalmente allenati con tutti, anche Green, ed è una cosa positiva. La squadra è molto concentrata, attenta e consapevole dell’importanza di questa partita. E che sia una partita molto importante è inutile negarlo.Determinante? Matematicamente, no. Ma, dopo una serie di partite difficili, è la prima occasione di portare a casa due punti. Al di là delle difficoltà che abbiamo di vincere in trasferta, visto che è un fatto che non vinciamo fuori dal primo novembre a Sassari, a memoria, tranne Milano nella seconda parte di partita, nessuna squadra ci ha veramente dominato. Abbiamo dei limiti, è fuori di dubbio, ma adesso è il momento di amplificare i nostri pregi. E ci interessa poco il fatto che è tanto che non vinciamo in trasferta:sono partite, a partire da quella di Caserta, da vivere a compartimenti stagni. L’inserimento di Linton Johnson al posto di Bobby Jones cambia qualcosa tatticamente,visto che Johnson è più un “5” e Jones un”4”; io però ho molto timore, quando mancano giocatori, perché c’è il rischio di pensare che possa essere più facile. Caserta, poi, è un campo difficile, in cui il pubblico gioca un ruolo importante. La squadra,pur in mezzo a mille problemi, sta facendo un’ottima stagione, per cui servirà attenzione per 40 minuti, visto che gli avversari metteranno in campo una grande intensità. Del resto, vengono da due partite, quelle di Milano e Cantù, nella prima delle quali hanno sfiorato l’impresa, mentre, nella seconda, il risultato è stato segnato dalla stanchezza di Caserta. Dell’Agnello? Siamo molto amici, lui ha iniziato con me a Livorno. Da avversario, forse l’ho incrociato quando io ero a Pavia e lui a Livorno, ma sinceramente dovrei controllare. Di certo, le sue squadre non mollano mai, ma è la matrice di noi allenatori livornesi.”
Precedenti: 18-19 (13-5 a Caserta)
Si gioca al: Palamaggiò, lunedì 21 marzo 2016 ore 20.45
Arbitri: Alessandro Martolini di Roma, Manuel Mazzoni di Grosseto e Denis Quarta di Rivalta di Torino
Domenico Landolfo