Preziosa vittoria sul filo di lana per la Juve Caserta che espugna il parquet di Pesaro al termine di una gara in cui alla fine pagano gli accorgimenti tattici dei due coach: alla fine è decisivo Dell’Agnello, grande ex di giornata, che con una zona in pieno stile Ncaa, che varia tra la 2-3, la 2-1-2 e la matchup, attuata per gran parte dei 40 minuti, imbriglia e non poco l’attacco dei marchigiani, troppo legati ai propri solisti. Finisce 71-72, con Downs (13 + 9) decisivo con un giro e tiro realizzato a 5” dalla fine. Nonostante Siva e Cinciarini visibilmente sottotono, Caserta riesce a trovare fluidità nel gioco grazie ad un Giuri ispirato (12), anche perché tutto il pacchetto lunghi riesce a garantire solidità.
Hunt domina in vernice, risultando un faro per il gioco e un enigma per gli avversari, chiudendo con una doppia doppia da 16 punti e 12 rimbalzi; Slokar (9) porta punti e mobilità anche lontano dal canestro, mentre decisivo prima con un grande spirito di sacrificio in difesa e poi con punti preziosi nell’ultimo quarto è Linton Johnson, che porta sostanza, dedizione alla causa e cuore, quello che serviva. Minuti anche per il giovane Ventrone, che si prende il lusso di contestare un tiro ad Austin Daye, che stasera magari sarà stato pigro in difesa, come tutta la truppa di Paolini, ma in attacco ha dato lumi del suo talento infinito.
Per l’ex Spurs alla fine sono 19 (6/25 al tiro) con 9 rimbalzi. Con una Vuelle che tira male dall’arco (1/14), il migliore Lacey, che ne firma 23 con 7/9 dal campo, praticamente una sentenza. Non basta, perché Lydeka non è un fattore, Shepherd è abulico e Christon non è in serata di grazia. Dalla panchina solo Gazzotti risulta incisivo e alla fine, parlando in termini pugilistici, vince la squadra che più ha impressionato. Caserta fa un passo importante verso la salvezza, mettendo anche il 2-0 nel confronto diretto coi marchigiani, nonchè tenendo a distanza Torino che vince in trasferta a Cremona.
LA CRONACA: Pronti via ed è subito Downs. Sette punti in fila dell’ex Celtics, uniti a 6 di un Hunt che sgomita come un leone in vernice, propiziano il +9 ospite che illude i ragazzi di Dell’Agnello sul 4-13. Lacey, dopo il timeout di Paolini, guida la riscossa, coadiuvato da un attivo e nervoso Daye. Siva con una tripla e Giuri con una penetrazione mettono un freno al parziale di Pesaro, ma il canestro finale di Christon vale il 16-18 alla prima pausa.
Pesaro rientra meglio in campo, Gazzotti e Ceron portano punti ed energia dalla panchina, e quando si sveglia Shepherd col gioco da tre punti il controbreak è servito: un 11-0 che regala 5 lunghezze di vantaggio ai padroni di casa. Dell’Agnello decide di passare a zona e la mossa gli regala i frutti, perchè la difesa crea possibilità di transizione e Giuri ha gambe e attributi per andare a bersaglio. La parità arrivata sulla bomba di Slokar e mentre Pesaro continua a muovere il tassametro solo dalla lunetta, il sorpasso con Hunt che mette le tende in vernice dominando uno spento Lydeka con 6 punti filati, tra cui anche un jumper in fade away. La Vuelle si tiene a galla coi liberi, Slokar colpisce dalla lunga ma dopo un 2/2 di Gazzotti si va alla pausa lunga sul 32-35.
Altro rientro in campo da dimenticare per i bianconeri, che beccano un 8-0 fatto di palle perse e nervosismo. Dopo il 40-35 targato Christon però, Caserta inizia ad innestare le marce alte in attacco, scossa ancora una volta da una tripla di Slokar, cui segue con egual moneta Siva poco dopo. Pesaro si aggrappa alla partita con le invenzioni di Daye, la Juve invece si affida alla scaltrezza di Giuri, chiamato agli straordinari dopo il quarto fallo del folletto da Louisville. Tra lampi di bel gioco in un mare di brutto basket, si va punto a punto finchè Cinciarini col buzzer in penetrazione regala il vantaggio a Caserta all’ultimo mini riposo sul 51-53.
Bianconeri che dopo i canestri di Hunt e Downs per il +6 si illudono di aver chiuso la pratica, ma il quarto fallo dell’ex Celtics complica i piani di Dell’Agnello, che decide di andare con Johnson da ala. Lacey firma la parità a quota 57, ma Cinciarini con una tripla da ex gela gli animi. Pesaro rimette il naso avanti con Daye e Christon, ma qui sale in cattedra Johnson, che con rimbalzi, falli subiti, tiri liberi e una schiacciata di potenza regala ai suoi quei minuti preziosi che, prima del suo quinto fallo, producono anche il nuovo +6 (61-67) sulla tripla di Siva, anche lui presto in panca con 5 falli. Pesaro si prende inerzia e ritmo con Gazzotti prima e Lacey poi, Christon firma il 71-68 che sembra chiudere i giochi, ma Cinciarini è scaltro a prendersi fallo sul tiro da tre. Segna solo 2 liberi, ma Lacey commette una banale infrazione di passi che restituisce palla ai bianconeri con 24” da giocare. Downs inventa a 5” dalla fine e Daye non riesce a rispondere dalla lunga. Vince Caserta e fa un passo importante verso la salvezza.
CONSULTINVEST VUELLE PESARO – PASTA REGGIA JUVECASERTA 71-72
Parziali: 16-18; 16-17; 19-18; 20-19
Progressione: 16-18; 32-35; 51-53; 71-72
Tabellini
Mvp: Hunt domina come poche volte in questa stagione, Downs segna il canestro decisivo, Giuri è la chiave per cambiare le carte in tavola e Linton Johnson fa quelle piccole grandi cose che ti fanno vincere le partite. Per Pesaro Lacey e Daye unici a lottare.
Wvp: male Lydeka e Shepherd, impalpabili, non bene Christon. Per Caserta insufficiente la prova di Siva e Cinciarini.
Domenico Landolfo