Latina, 9 aprile 2016 – Nel match più delicato delle rispettive, tribolate stagioni, Latina e Roma se le danno di santa ragione in un clima ideale per giocare a pallacanestro al PalaBianchini del centro pontino, alla fine capitola l’ACEA Virtus Roma che paga tante, troppe corbellerie su ambo i lati del campo e poco, davvero poco conta che i ragazzi in maglia blu alla fin fine han dato tanto in campo sino allo scadere.
Purtroppo per loro gli altri ragazzi, quelli di casa in maglia bianca, li hanno eguagliati e superati andando realmente sopra i propri limiti, griffando una prestazione maiuscola da vero “platoon system” tanto caro al suo coach Franco Gramenzi. Già, tutti questa sera ma proprio tutti hanno dato sangue e cuore alla causa, tutti, nessuno escluso, anche forse un poco efficace Alessandro Grande rimasto all’asciutto in termini di punti. Per il resto, un sacrificio ed una lucidità in attacco difficilmente ipotizzabile considerando che c’erano in campo ben due nuovi arrivi, l’ultimo dei quali appena 72 ore fa, che dovevano essere inseriti al meglio per poter rendere questa sera contro Roma in un match vitale per la permanenza in A2.
E proprio gli ultimi due arrivati, Yande Fall ex-Napoli ed Ivan Lilov ex-Chieti, han messo dentro i canestri decisivi che hanno indirizzato la partita verso il vascello nerazzurro che ora potrà veleggiare con grande calma domenica prossima ad Agropoli e, alle brutte, giocarsi il tutto per tutto in casa vs Casalpusterlengo. Ma se la Benacquista Latina riesce a tenere questa serenità e questa freddezza in questi frangenti, il futuro prossimo è decisamente roseo, i malesseri saranno ridotti al minimo perché possono contare su di un coach che sarebbe il caso di onorare ed al quale riconoscere meriti e lodi.
A parere di chi vi scrive, è sicuramente da applaudire un allenatore che riesce sempre a tirar fuori il meglio da quello che ha, come il grande chef che riesce a farti deliziare il palato con gli avanzi del giorno prima e molta, molta fantasia e pazienza.
Esattamente quello che al momento, anzi, onestamente da più di qualche gara, non riesce al guru della panchina romana, quell’Attilio Caja che comunque perde in stagione contro questo onesto coach di provincia per 0-2 in stagione e senza che si possa appellare a chissà cosa. Anche questa sera un’ACEA poco equilibrata, brava sì nel cavalcare un Olasewere fenomenale da 34 p.ti finali e 15 rimbalzi (doppia doppia strepitosa), ma poi?
Bene ha fatto Caja nel pensare di mettere spesso Jamal in condizioni di far male, in attacco infatti spesso palla dentro per favorire lo strapotere del nigeriano contro però l’astuto tourbillon proposto da Gramenzi: prima Tagliabue con Ihedioha (il nigeriano di Latina pagherà questo sforzo difensivo con appena 7 p.ti e 5 falli), poi Fall, infine Novacic più Uglietti e Lilov ad arginare il virtussino od anche Callahan (18 p.ti per lui ma soli 4 rimbalzi, troppo condizionato dai 3 falli del primo tempo).
Ecco, questo è stato l’attacco di Roma questa sera più un discreto ma non eccelso Voskuil da 15 p.ti, francobollato dai segugi avversari che gli han lasciato poco, davvero poco spazio. Il resto dell’attacco dell’Urbe…Desolante, quasi non pervenuto. Un Guido Meini in evidente calo, sanguinose alcune palle perse nel terzo e nel quarto periodo, ha aggravato lo stato dell’efficienza offensiva, idem per Giuliano Maresca, appannato è dire poco. Sugli altri poi…Cosa dire? Il solito ultimo periodo in cui la lucidità viene meno, carenza di ossigeno o di idee?
Inoltre ad aumentare lo stupore mista alla rassegnazione vista questa sera sui volti dei giocatori romani a fine gara, una difesa quasi impalpabile. Difficile sperare di vincere in trasferta quando becchi 47 punti all’intervallo e quando questa squadra non ha mai fatto del tiro in più rispetto all’avversario la propria arma vincente.
Questo anche perché il coach di provincia ha dato lezione di come sparigliare il campo e modificare l’assetto del proprio gioco per meglio offendere la difesa romana priva di un vero e proprio centro di ruolo/intimidatore nel pitturato. Infatti Latina ha spesso e volentieri attaccato il ferro da ogni dove ed in tutti i modi (ben 70 tiri verso il ferro romano!), capirete quindi che l’astuto Gramenzi, il coach di provincia, avendo compreso il punto debole da sempre del fortino romano, ha imposto ai suoi di non tirare tanto dalla lunga come sono usi fare (appena 26 tiri dalla lunga, 9 dentro per la cronaca), “accontentandosi” alla fine di un ottimo 59% da due, 50% complessivo dal campo.
E se a questa strategia inaspettata, basilare per le sorti della partita che è valsa una stagione, come si può definire un allenatore che vince contro il dirimpettaio anche per ben 43-8 nel computo dei punti provenienti dalla panchina? Chi dovrebbe essere considerato un grande allenatore a vostro parere? Forse lo è quell’allenatore che, con l’acqua alla gola, motiva così bene i suoi ragazzi da farli entrare in campo con il sangue agli occhi, anche quelli arrivati da poche ore e che eseguono alla perfezione il piano di gioco preparato.
Comunque sia traete le vostre conclusioni, le chiacchiere stanno a zero, a certificare che il momento della Virtus sia poi vicino al nero, come la pelle del grande Olasewere questa sera predicatore quasi nel deserto, un nutrito gruppo di fan venuto da Roma ben predisposto nell’incitare per tutta la gara i propri beniamini, alla fine del match si è messa a contestare…I giocatori, negli anni visioni che ormai chi vi scrive aveva quasi perso nella sua memoria.
Dunque non c’è altro d’aggiungere, da questa sera l’ACEA Virtus Roma è ad un passo dall’incubo dei playout. Probabilmente vs la Paffoni Omegna ma questo poco importa, importa che nessuno se lo sarebbe aspettato in un torneo in cui il livellamento è spaventoso e dove contano le idee e gli uomini, meno le stellette sulla giacca, vero coach Caja?
Ci faccia vedere adesso di che pasta è fatto, tiri fuori anche lei il meglio da tutti i ragazzi a sua disposizione e vinca almeno una gara tra Scafati e Casale Monferrato riportando un po’ di serenità ad una tifoseria decisamente stanca di vedersi così in basso.
La cronaca
Primo periodo, Roma parte benino in difesa ma malino in attacco mentre Latina risponde bene, doveva essere un match teso ed invece le prime battute dicono il contrario. Meini cerca d’innescare Callahan che presumibilmente dovrebbe avere vita facile con Tagliabue, il realtà il pontino sembra reggere bene. Mei mette una tripla siderale al 6′, 14-11 per i padroni di casa ma Voskuil rintuzza. Solo che l’ACEA comincia a “dimenticarsi” anche Ihedioha che dal perimetro non buca, 17-16. La Virtus ribatte con la prima tripla di Callahan ma Mei da sotto, buca proprio il centro ex-Varese che esce, entra Benetti come entra Fall per Tagliabue. Gramenzi e Caja giocano a scacchi, prevedibile, intanto Latina troca con facilità lo scarico dentro con il pick’n’roll centrale, ne beneficia Fall che viene però spedito in lunetta, 20-18 al 7′. Maresca impatta da par suo, dal cuore dell’area, poi Roma va a zona come nei primi istanti ed Uglietti va, ma perché la zona caro Caja, su questo campo e contro questa squadra che ha poco gioco interno? Intanto proprio il coach pavese chiama tempo, padroni di casa che viaggiano tranquilli sul 23-20, bisogna aumentare il tono della difesa perché su questi ritmi i pontini vanno quasi spesso a nozze trovando tiri abbastanza comodi. Al rientro in campo ecco Novacic che buca il tiro grazie (finalmente), alla buona difesa di Roma, poi storie tese tra Olasewere e Fall, il nigeriano di Roma però si guadagna due liberi ma solo uno va dentro, 23-21 al 9′. Uglietti viene premiato dagli dei del basket, no Voskuil che forza il tiro ma questa sera c’è un discreto Olasewere che va dentro che è un piacere, stavolta è buono con fallo e Roma torna a -1, 25-24. Entra anche Lilov per Fall, dire così così il suo impatto è dire bene. Ultimo tiro a Meini che invece viene beffato dal ferro, si chiude quindi sul 25-24. Comunque tanti i 25 punti subiti da Roma, occorre migliorare la difesa, imperativo categorico.
Secondo periodo, ci sono Pastore per Latina e Bonfiglio per Roma. Fall si procura un buon gioco da tre punti ma sbaglia il libero, 27-24 comunque la Virtus non appare lucida in difesa, terzo fallo di Callahan, pessima notizia per l’ACEA. Primi punti anche per Lilov, 29-24 e subito dopo altra persa in attacco degli ospiti, momento delicato per la Virtus, s’innesca Olasewere che si procura due liberi vs Novacic, almeno lui mostra segni di vita adesso, 29-26. Maresca fa un buon recupero (finalmente), in difesa, poi però il piedone di Tavernelli stoppa la palla per Voskuil all’angolo. Benetti costringe Ihedioha al fallo su sua schiacciata potenziale, due liberi e siamo sul 29-27, solo uno dentro ma alla Virtus manca qualcosa, Latina invece sta facendo roteare gli uomini per tenere alto il ritmo. Esce Tavernelli entra Grande mentre Bonfiglio si procura due liberi, 31-29. C’è di nuovo Tagliabue per Gramenzi mente Voskuil buca ancora una tripla, stavolta con spazio..Poi non buca l’ennesima, Gramenzi vede avanti per la prima volta Roma e chiama tempo sul 31-32 al 14′. Al rientro ci sono Grande, Ihedioha, Tagliabue, Lilov e Pastore ed è proprio lui che s’inventa una tripla. Ora la Virtus difende meglio, si parte in contropiede da un bel rimbalzo di un positivo Benetti che surroga al meglio Callahan, Olasewere va con fallo, di nuovo sopra Roma di uno 34-35. Tagliabue si fa beffa della difesa avversaria sotto canestro con rimessa dal fondo eppoi ancora Pastore che non perdona da fuori. Bonfiglio replica al ferro, 38-37, ecco Leonzio adesso per Bonfiglio e Meini, poi sempre Olasewere. Ottima difesa degli ospiti che parte in transizione ma Meini spreca rifiutando il tiro commettendo anche fallo, è il suo terzo fallo. Sempre Pastore, sono già 9 i suoi punti che al momento è realmente l’MVP del match. Tagliabue in lunetta mostra una mano freddina, 0/2 mentre Caja getta nella mischia Flamini. Voskuil si procura due liberi per fallo di Mei, 40-41 per l’ACEA al 18′. Tavernelli buca la difesa romana ma poi non tiene in difesa Voskuil, altri liberi per l’ex-Biella ed è 42-43. Capovolgimento di fronte ed il danese restituisce il “favore” al Capitano pontino, solo che commette fallo dando anche all’avversario il libero aggiuntivo, al 19′ Latina va 45-43. Persa di Voskuil nel tentativo di penetrare al centro, idem Grande per piede fuori dal campo. Poi, sempre Voskuil, ne mette uno da par suo ma subito dopo commette fallo sempre su Tavernelli, 47-45 ed è il suo terzo fallo, la situazione dei falli di Roma è complessa a dir poco..Mei però spedisce sempre il danese in lunetta ed è altra parità mentre Leonzio rileva proprio Voskuil. Ultimi possessi, Bonfiglio da un cioccolatino ad Olasewere che scarta e porta a casa, Gramenzi chiama tempo per gestire gli ultimi 35” di gioco con Latina sotto di due. Al rientro i pontini non fanno bene, prima Mei ma soprattutto dopo Grande non mettono a frutto due possessi, finisce con Roma avanti 47-49. Al momento c’è un Olasewere da urlo con 22 p.ti ed un Voskuil da 13 mentre in casa Benacquista c’è sempre un’equa ripartizione dei compiti ma la domanda è: Roma ha spesso perso quando le gare sono andate così, riuscirà il team a sovvertire l’andamento di questa stagione?
Terzo periodo, si riparte con gli stessi quintetti iniziali con Gramenzi che mette Novacic al posto di Ihedioha come unica variazione. Roma si rimette a zona ma Uglietti prende il rimbalzo d’attacco, parità. In attacco la Virtus fa 0/2, Novacic segna ma Meini rimette le cose a posto. Attenzione, si accende Novacic, tripla ma risponde Maresca, solo 4 p.ti poi Callahan sta per commettere una grave sciocchezza, ripara ed è 54-55. Ancora Novacic, onfire ribatte Olasewere. Ma la difesa di Roma è un colabrodo, Tavernelli la buca come vuole…bah. Olasewere, sempre lui, Uglietti lo limita una volta ma poi nulla può sulla fisicità del nigeriano. Niente, la difesa di Roma non va, Latina invece ringhia, infatti al momento Latina è già a tre falli di squadra e siamo al 26′ 60-61 con Callahan che va dal cuore dell’area avversaria. Bonfiglio adesso per Meini con Roma che insiste nella zona per poi passare ad uomo se l’azione si blocca o riparte per gli avversari. Terzo fallo di Maresca che prova a ripartire su palla recuperata ma subisce fallo da Fall. Proprio l’ex-Napoli arrivato lunedì a Latina si procura due liberi su rimbalzo offensivo, 62-61 al 27′. Leonzio si procura due liberi, Fall lo abbatte quasi in entrata ma senza cattiveria, 62-62, sbaglia il secondo ma ci crede Callahan, raccatta la palla ed è 62-64. Latina spreca da sotto, possesso importante per Roma per mettere più di un possesso davanti e Maresca va, 62-66, Ora è uomo per Roma ma Latina sembra aver preso fiducia, Leonzio in cerca di gloria vana, errore mentre Bonfiglio fa fallo su Tavernelli. Siamo al 29′ ma Latina ora non segna più. Ihedioha poi commetterebbe fallo su Leonzio non sanzionato, poi sfonda (?) su Bonfiglio e gli viene fischiato il fallo…mah.. Intanto Roma vede la seconda tripla di Callahan dalla punta nel momento giusto, 62-69 e Gramenzi è una furia, timeout a 34” dal termine. C’è Fall di nuovo in campo per i pontini, Lilov spezza il parziale di 0-8, 64-69 che poi replica allo scadere del tempo…Latina respira chiudendo sul 66-69 ma Roma ha difeso leggermente meglio, contando anche sugli errori al tiro degli avversari. Ma la gara è lunga, ancora lunga.
Quarto periodo, Roma apre molto bene con Bonfiglio, 66-71. Poi Lilov ritenta dalla lunga ma stavolta non va, va ancora Olasewere ed è 66-73. Novacic non va, neanche il ferro che beffa Voskuil, per fortuna di Roma proprio Novacic fa il suo 4° fallo per blocco irregolare. Siamo al 32′ Roma appare in controllo ma Callahan perde la palla da post basso sulla buona difesa di Uglietti. Novacic insiste, purtroppo per Roma Callahan non controlla la sfera su rimbalzo in attacco, 68-73. Lilov si porta a spasso Voskuil che notoriamente non ama difendere, Callahan commette lo stesso errore di prima vs Uglietti. Latina trova una tripla di Novacic, risponde Olasewere su assist di Voskuil, 73-77 al 35′. La Benacquista ci crede ma le manca decisione in difesa, cadeau di Meini che scivola regalando il possesso agli avversari. Novacic adesso fa guai seri alla difesa romana, Caja chiama tempo perché l’ala nerazzurra fa buono e fallo, potenziale -1 per i padroni di casa. Ed è così, 76-77 al 36′. Fallo in attacco di Olasewere (al momento 26 p.ti), Novacic riconsegna il possesso con un passi clamoroso. Ultimi 5 minuti, Callahan riceve un pallone da sotto e non sbaglia, 76-79. Poi Mei perde palla, Meini restituisce la sfera…pazzesco…Intanto Callahan fa il suo 4° fallo su Ihedioha e Roma arriva al bonus, Latina solo un fallo di squadra e siamo al 37′. C’è Bonfiglio ma Callahan perde palla su di una consegnata assurda di Voskuil, in debito d’ossigeno. Latina ringrazia, Uglietti da tre non sbaglia, sbaglia però i due liberi successivi per fallo di Bonfiglio su di lui. Parità, Maresca penetra e scarica per Olasewere che spinge Ihedioha al 5° fallo. Liberi per lui a 2’31”, uno su due ed è 79-80. Gran tripla di Lilov, Latina torna avanti dopo diversi minuti, 82-80. Rientra Voskuil per Bonfiglio, azione poi di Latina ed anche l’ultimo arrivato la mette dentro, 84-80 a quasi 90” dal termine. Caja chiama tempo, ora è delicato, per fortuna Olasewere mette dentro la tripla mancata di Maresca. Uglietti buca la tripla ma poi Maresca perde possesso, Lilov va in lunetta per fallo su di lui, 85-82, solo uno su due a 51”. Roma cerca la tripla del pareggio, in compenso arriva il fallo su Olasewere che va in lunetta, 85-83, solo uno su due. Meini allora spedisce Tavernelli in lunetta, 87-83. E si chiude così. Callahan viene sanzionato di un fallo su palla vagante, vince Latina anche se a 5” dal termine Caja chiama tempo. Voskuil va ma è pura illusione perché termina 90-85 con canestro di Uglietti e da questa sera Roma vede realmente gli spettri del playout…
Benacquista Assicurazioni Latina-ACEA Virtus Roma 90-85
Parziali: 25-24; 22-25; 19-20; 24-16
Progressione: 25-24; 47-49; 66-69; 90-85
MVP: per i numeri Jamal Olasewere che dice 34 p.ti e 15 rimbalzi ma questa sera la palma va a Franco Gramenzi che dimostra come si possa allenare, e bene, in provincia nonostante sia quasi uno sconosciuto al grande pubblico.
WVP: Attilio Caja dovrebbe riassaporare il gusto dell’umiltà. Ancora due gare per confermare di essere quel gran allenatore che è (o che era?).
Fabrizio Noto/FRED