Porto San Giorgio, 7 maggio 2016 – Il festival delle triple lo ha vinto Recanati che ha vinto, ed è la cosa più importante anche gara tre di questo primo turno dei Playou contro l’Acea Roma. 102 a 95 il punteggio, bugiardo nel raccontare una gara che dal secondo quarto è stata dominata dai marchigiani fino agli ultimi due minuti di gara grazie ad un fantastico 20 su 38 al tiro da tre (contro 12 su 28 di Roma), e ad un gioco pieno di buon senso.
Primo quarto equilibrato con le squadre che hanno ripreso da dove avevano lasciato gara due, cioè correndo e tirando molto: 13 a 12 al quinto prima che Roma con Olasewere in grande spolvero e Maresca ispiratissimo provasse un primo allungo per il 19 a 25. Isolato Voskuil la coppia romana sembrava aver trovato il bandolo della difesa di Recanati perché la classe del capitano ed il movimento verso il canestro del nigeriano non hanno rivali se messi in ritmo dai compagni. Però Recanati con pazienza ha ricucito lo strappo con due triple di Smith ed una di Lawson, letale da fuori quanto lo è da sotto, 28 a 30
Secondo quarto: Traini e Smith consumano il primo delitto perché dopo nemmeno tre minuti confezionano un 10-0 che porta i padroni di casa avanti di 8 e con quel che di inerzia che si capisce che è passata dalla parte dei ragazzi di coach Sacco. Mentre Caja tiene misteriosamente Olasewere in panchina, esplode Casini imitato da Procacci per il 49 a 40 dell’8° minuto. Qui gli arbitri prima fischiano un fallo in attacco a Recanati poi espellono il tecnico Sacco. Voskuil segna i tre tiri liberi ma sulla rimessa si fa rubare il pallone da Smith che vola per una schiacciata che rimette 8 punti di margine a favore dei gialloblu. E si va avanti così fino alla fine del quarto con botta e risposta, 56 a 50. Punteggi altissimi, difese inesistenti, Recanati ha 12 su 21 da 3, reggerà?
Terzo quarto: ecco la risposta. Eccome se regge, non passano tre minuti che Pierini, Traini e Smith portano la propria squadra sul più 13, 67-54, complice anche un ingenuo fallo di Maresca su Smith che stava tirando da tre, al momento della sirena dei 24 secondi. Ma per Roma non è serata perché se Meini segna da tre, nessuno piega le mani di Pierini ed ancora di Smith che producono il massimo vantaggio, +17 sul 76 a 59 a metà del quarto. Poi si sveglia Casagrande con due triple ma Benetti commette un altro fallo su azione di tiro da tre, di Casini questa volta, ed il punteggio si assesta, 81 a 68 all’ultimo intervallo.
Quarto periodo: si comincia con un tecnico a Callahan che Recanati non sfrutta subito ed allora Roma cerca di riportarsi sotto ma la sensazione, anzi la certezza è che mancino le forze e dunque le idee, sin qui ben sei tiri di giocatori romani non hanno nemmeno preso il ferro…
Recanati continua a metterla da tre ed ogni volta che Roma fa cenno di avvicinarsi, trova un canestro da Pierini (due volte), o da Traini che nel finale si erge a protagonista dalla lunetta e dall’arco con 8 punti consecutivi che stroncano ogni tentativo capitolino di rientrare. E quando proprio nemmeno un miracolo potrebbe far vincere l’Acea, allora quelli di casa mollano un po’ e Roma chiude sotto di 7 invece che di 17.
Insomma Recanati corre e Roma le arranca dietro. Recanati gioca di squadra e fa tutto con buon senso, logica e passandosi la palla, 21 assist, quelli di Roma giocano ognun per conto loro e non hanno neanche un canovaccio da seguire. Non si spiega come mai i tiratori di Recanati siano sempre liberi negli angoli, come mai in attacco quando c’è una cosa che funziona viene improvvisamente abbandonata, come mai abbiano ancora una volta giocato tanti minuti i soliti quando lunedì c’è gara 4 che sarebbe importante vincere. A meno che non si stia già pensando al secondo turno di Playout. Delitto del pensiero di gravità inaudita se così fosse, meritevole della serie C altro che della B.
USB Recanati – ACEA Virtus Roma 102-95
Eduardo Lubrano