Trento parte bene e mette paura a Milano nel primo quarto, poi la difesa biancorossa sale di tono nel secondo quarto e nel quarto periodo arriva il break decisivo che regala la vittoria ai biancorossi per 86-74
Repesa lascia fuori per turnover Jamel McLean e parte con un quintetto inedito con Sanders in marcatura su Wright e Batista su Pascolo, usando Simon da sesto uomo.
Sanders produce subito quattro punti, ma sono due triple di Forray e due punti di Pascolo in contropiede a sancire il primo parziale trentino, che sul 14-6 obbliga Repesa al timeout. E’ ancora Sanders a suonare la carica con una tripla e a 3.22’ dalla fine fa il suo esordio nella serie Alessandro Gentile. Trento è avanti, ma paga le sei perse e le due triple subite nel finale da Kalnietis e Lafayette per il 17-20.
Dopo dodici minuti di gioco viene fischiato il primo fallo a Trento e poco dopo un positivo Macvan opera il sorpasso sul 26-24. La difesa milanese si alza di tono con Buscaglia obbligato a fermare la partita. Gli arbitri hanno cinque minuti di totale follia, fischiando un incredibile antisportivo a Forray e sanzionando infrazioni di passi completamente randomiche. Sanders fa +6 con la tripla, Cummings risponde dopo una serie di pasticci e Kalnietis chiude il tempo con una super penetrazione in controtempo per il 42-34 della pausa lunga.
Pascolo apre il secondo tempo indicando la via ai suoi con due canestri, ma a metà raggiunge già quota tre falli. E’ ancora Dada a fare -3 prima di una scarica di cinque punti da parte di Sanders che inchioda anche una gran schiacciata. Seghetti s’inventa un osceno tecnico a Gentile che si stava trattenendo dal non protestare per un fallo e con la girandola di liberi Trento torna a -4. Lafayette risponde con la tripla e all’ultima pausa Milano ha sei punti di dote.
In apertura di quarto periodo quattro punti di Kalnietis e due di Batista mettono un distacco di undici punti e Buscaglia deve parlarne con i suoi. Lo strappo decisivo arriva dalla grandissima intensità di Jenkins che recupera due palloni, stoppa Lockett e lancia Batista per il canestro in solitaria che fa da preludio all’appoggio di Sanders per il +16 (78-62) al giro di boa del quarto.
Il canestro della staffa arriva a due minuti dalla fine quando Macvan in contropiede schiaccia il nuovo +15 che regala gara 1 a Milano.
EA7 Emporio Armani Milano-Dolomiti Energia Trento 86-74 (17-20, 25-14, 23-25, 21-15)
Quotes:
Maurizio Buscaglia:
“Dobbiamo far capire ai ragazzi subito i primi cambiamenti che possiamo fare in vista di gara 2.
Non siamo partiti male e abbiamo preparato bene l’inizio togliendo loro qualcosa, mentre nel secondo quarto un calo nostro e qualche merito loro ha aperto il gap. Ci sono state troppe palle perse (13 su 16 finali) dal palleggio, maturate non per correre o andare in campo aperto, dove potremmo anche accettarle.
C’è mancato un pochino di adeguamento e abbiamo perso fiducia dopo quei momenti, perché dovremo essere pronti ad andare in campo cercando di aprirlo maggiormente.
Dobbiamo costruire meglio i tiri perché con le tante forzature ci siamo esposti a contropiedi e i cinque solitari che abbiamo concesso ci hanno penalizzato.
Non abbiamo recepito bene il fatto che alla fine del terzo quarto eravamo a -6 che era un po’ ciò che volevamo, perché in quel momento abbiamo preso il parziale decisivo.
Gli arbitri hanno fischiato un po’ troppo e vorrei solo un po’ più di attenzione su Pascolo che lavora molto su piede perno e tecnica. Non so cosa debba fare per andare in lunetta, ma non è quello che ci ha fatto perdere.
Jasmin Repesa:
“Nei playoffs la prima gara è sempre la più difficile e insidiosa, soprattutto se giochi davanti al tuo pubblico. Mi aspettavo un po’ di tensione perché negli ultimi giorni avevo visto tanta voglia di far bene. Per questo siam partiti con due point guard, ma nonostante questo non siam riusciti ad approcciare nel modo corretto. A seguito del primo timeout abbiamo ripreso ritmo con idee giuste e lucidità in attacco. Dobbiamo migliorare molto organizzazione a rimbalzo difensivo perché Trento ha lunghi dinamici e reattivi. Correggendo questo avremo più chances di andare in campo aperto e trovarli sbilanciati. E’ stata una decisione difficile, ma l’infortunio di Cincairini ha cambiato tutte le nostre idee per i playoffs. Jamel fatica a giocare con Batista perché è giocatore interno e apre meno campo. Era un rischio eventualmente togliere un esterno senza sapere cosa Ale potesse darci, quindi ho optato per togliere un lungo, ma vi assicuro che l’anno prossimo non ci sarà turnover. Ale ha fatto un allenamento con la seconda squadra dopo Sassari, ma il primo allenamento con contatto e con i compagni è arrivato il giorno dopo.Nonostante questo ha fatto partita molto intelligente aiutandoci molto. Chi lavora sbaglia. Gli arbitri hanno sbagliato qualcosa, come i giocatori. Tutti sbagliano.”
MVP: Rakim Sanders. Parte in quintetto con compiti difensivi su Wright ma prima tiene lì i suoi, poi scava il solco definitivo mettendo la sua solita fisicità sui due lati del campo.