Di schemi, tattica, forza di volontà, grinta, paura e molto altro si è scritto in abbondanza parlando della sfida tra Cantù e Roma. Ogni volta si spendono parole che suonano come una chiamata alle armi, discorsi che vogliono trasmettere fiducia, che parlano a chi scende in campo così come a chi sta sugli spalti con il cuore in gola. Sabato al Pianella di Cucciago (fischio d’inizio alle 19) si giocherà Gara 2 di finale scudetto, con il Santa Lucia avanti 1-0 nella serie (vittoria in casa una settimana fa per 69-61). La gara sarà ripresa dalle telecamere di Rai Sport 1 e trasmessa in differita domenica 22 maggio alle 22.45.

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L’unico obiettivo plausibile è la vittoria: non ci sono uscite di sicurezza. Sul parquet non conteranno più i messaggi di incoraggiamento e di invito condivisi da migliaia di persone su Facebook durante tutta la settimana, dal capitano di Cantù Abass all’orgoglio Nba Danilo Gallinari, la bandiera nerazzura Javier Zanetti ed Antonio Cabrini, Dino Meneghin, Giusy Versace e Sasha Djordjevic, Gek Galanda e altri che arriveranno nelle prossime ore. Il tempo delle parole si chiude. Per lasciare spazio all’azione.
“Domani è il giorno a cui pensiamo da un anno – ha affermato il presidente Alfredo Marson -. La regina di tutte le partite, perché abbiamo deciso di giocarci due scudetti in un colpo solo. Innanzitutto sul campo con Roma, che un anno fa vinse strameritatamente a casa nostra, e quest’anno, con altrettanto merito, vogliamo ribaltare il risultato. Sono mesi che ci inseguiamo a vicenda, è arrivato il momento della nostra soddisfazione sportiva. Perché la vittoria è l’anima di qualsiasi sportivo: si compete per esserci, ma alla fine si compete per vincere. C’è però un altro motivo per cui la gara di domani ha qualcosa di speciale e di unico. Sarà un’altra partita al Pianella, un palazzetto glorioso: per riempirlo abbiamo lavorato duramente – tanto quanto i nostri giocatori in palestra – non solo nelle ultime settimane. Perché questa è la mission della Briantea84 negli ultimi 30 anni. Non solo fare sport con i disabili, ma pensare alla qualità dello sport.
“Per questo la gara di domani al Pianella vogliamo che sia speciale: per la nostra squadra, per tutta le Briantea84, per la nostra gente e per lo sport paralimpico in generale. Vogliamo che sia un altro piccolo mattone per la dignità che questa pratica merita all’interno della nostra società. Siamo presuntuosi? Può darsi. O forse siamo solo dei sognatori idealisti. A noi piace moltissimo sognare, come tutti i bambini: vogliamo sognare due volte in questo 21 maggio 2016. Prima e dopo la partita. Nel mezzo invece voglio vedere il carattere e gli attributi di tutti. Se poi Roma se lo meriterà, gli andremo a stringere ancora una volta la mano come altre volte in questi 4 anni”.

Il team dell’UnipolSai Briantea84 l’anno scorso al Pianella
“Sabato ci aspetta la sfida decisiva – ha commentato il coach della UnipolSai Marco Bergna -, conosciamo bene il nostro imperativo, ovvero vincere. Roma è una grande squadra ma io sono convinto delle nostre potenzialità: dobbiamo scendere in campo convinti di potercela fare. Lo scorso week end non abbiamo giocato una delle nostre partite migliori, ma nella negatività del risultato si leggono segnali importanti: sotto di 19, i ragazzi hanno dato grande dimostrazione di carattere spingendosi sul -4. Non è un dettaglio irrilevante. Risollevarsi quando il distacco è cosi ampio è un forte segnale di presenza. Sicuramente abbiamo pagato i primi due quarti, Roma ha saputo approfittare delle nostre lacune in difesa per costruire il suo vantaggio”.
UFFICIO STAMPA
ASD BRIANTEA84