L’Imperial Town Tournament va al Canada, che supera l’Italia dopo un supplementare in una partita che ha stentato a decollare per 35 minuti salvo essere poi decisamente godibile nel finale. Italia rimandata non solo dal risultato del campo stasera, ma anche da una prestazione abbastanza opaca, soprattutto in fase offensiva. Da registrare la terza assenza su quattro partite ufficiali di Andrea Bargnani, la cui posizione, a questo punto, non può che essere quanto meno in dubbio. Contro l’atletismo dei canadesi gli uomini di Messina sono andati pesantemente in difficoltà a rimbalzo. Khem Birch ha fatto una signora partita, facendo malissimo anche sul pick’n’roll giocato in coppia con Tyler Ennis, a cui né Cusin, né tanto meno Cervi hanno mai saputo porre un freno. A fine primo tempo si è fermato anche Belinelli, vittima di una gomitata fortuita che però ha causato un pesante ematoma a uno zigomo da rivalutare al più presto. Anche in attacco i problemi non sono mancati: il Canada ha opposto una solida difesa che gli azzurri hanno faticato non poco a fronteggiare, finendo spesso per girare a vuoto, collezionando diverse infrazioni di 24” secondi. Percentuali scarse, sia al ferro che da tre punti (4/26), circolazione di palla difficoltosa. Certamente hanno influito anche le rotazioni di coach Messina che, per sua stessa ammissione, ha voluto provare alcuni esperimenti a livello di quintetti. Minuti da playmaker, ad esempio, per Della Valle. Tanto campo anche per Abbass. Melli come centro tattico, affiancato da un quintetto piccolo. Gentile, a parte un passaggio a vuoto nel terzo quarto, ha risposto bene, presente sia in attacco che in difesa nel primo tempo e pronto a trovare il canestro nel finale. Gallinari (ancora abbastanza nervoso) ha faticato al tiro, ma nuovamente nel finale ha mostrato tutta la sua classe con un paio di canestri pesanti. Resta il dubbio sull’ultimo possesso del supplementare, con l’Italia sotto di uno tutto sembrava scritto affinchè il pallone andasse a lui. Se l’è giocata, invece, con una penetrazione un po’ forzata Gentile. Il ferro ha sputato il tiro, il Canada si è preso la partita e la mente di molti è tornata a quell’ultimo possesso dei regolamentari contro la Lituania dello scorso settembre.
Partenza nel segno di Belinelli, nel bene e nel male: in attacco guida gli azzurri con punti e assist per tutti i primi tre canestri di squadra, in difesa perde colpevolmente Thomas Schrubb in un paio di situazioni. Discorso simile per Hackett, che in attacco va forte, ma dall’altra parte del campo fatica a prendere la targa al dirimpettaio, Ennis, abile a fuggire in campo aperto e trovare conclusioni al ferro. Cervi non impatta bene la partita e Messina immediatamente lo rimette a sedere, ma l’attacco gira anche grazie all’ingresso di Gentile, che fa male in penetrazione. L’atipicità di Ejim e la stazza di Birch, però, continuano a mettere in difficoltà gli Azzurri, che anche in attacco perdono qualche pallone di troppo. Heslip segna da tre, Birch da sotto e al primo mini intervallo, con un parziale di 8-1, gli ospiti sono avanti 19-16.
Messina sperimenta coi quintetti e dà fiducia ad Abbass e Poeta, oltre a reinserire Cervi, che però continua a non dare copertura sotto le plance. Italia imprecisa in attacco, con diverse palle perse banali e mira decisamente poco felice. Abbass è il più intraprendente, ma la palla non ne vuole sapere di entrare. La difesa, se non altro, sale di colpi, così per cinque minuti si segna quasi solo dalla lunetta, anche qui con percentuali rivedibili. Dentro di nuovo i pezzi da novanta e la differenza si comincia a vedere: Melli segna al ferro, Belinelli in penetrazione costruisce per Gallinari che la mette da tre, contro parziale di 9-1 Italia e 25-20 sul tabellone. L’inerzia italiana, però, viene presto fermata dal secondo fallo di Gallinari. Esce anche Belinelli, dentro Cinciarini per Poeta. Il pick’n’roll centrale dei canadesi continua ad essere un problema e il maggiore beneficiario è Khem Birch che gioca un signor primo tempo. Cinciarini in extremis trova l’assist per Cusin e così l’Italia al 20° chiude sotto di due lunghezze, 31-33.
Al rientro in campo, senza Belinelli, out per una botta a un occhio, l’impatto dell’Italia non è dei migliori: attacco fermo e Bennett che, con una schiacciata da paura, firma il +7 Canada (31-38). Cusin è in difficoltà contro i lunghi rapidi avversari e Messina riprova Cervi. La fortuna non assiste l’Italia che perde per strada anche Daniel Hackett. Cervi si fa sentire a rimbalzo offensivo, Gallinari pesca una tripla da otto metri provando a caricarsi i suoi sulle spalle, ma in attacco ci sono effettive difficoltà, dovute anche a rotazioni un po’ improvvisate. Della Valle non sfrutta i minuti a disposizione, facendosi trovare impreparato anche in difesa in più di un’occasione. Esce anche Gallinari, al suo posto Gentile. L’Italia aspetta lui come leader, ma il capitano dell’Olimpia fatica a mettersi in ritmo, riuscendo a sbloccarsi solo con un canestro e fallo in contropiede. Agli ospiti, però, nella metà campo offensiva non va tanto meglio, un po’ per meriti della difesa azzurra, un po’ per demeriti propri. All’alba degli ultimi dieci minuti il tabellone vede avanti ancora il Canada 47-44, dopo un terzo periodo, obiettivamente, di qualità abbastanza scadente.
Al rientro in campo gli azzurri ritrovano Hackett: un paio di minuti in campo per lui per testare le condizioni fisiche e poi di nuovo a sedere in via precauzionale. Abbass con una bella schiacciata in contropiede rompe finalmente il digiuno, ma Birch sotto canestro continua a dar noie alla front line di Messina. Melli da sotto fa -1, Bennett in lunetta solo 1/2. Gli Azzurri bruciano il bonus in fretta e a 5’ dalla fine il Canada può guadagnare viaggi gratis in lunetta, sfruttati però solo in parte. Per la legge del contrappasso, Datome segna il suo primo canestro dal campo in penetrazione con fallo e sul rimbalzo dell’aggiuntivo Ejim commette fallo antisportivo su Gallinari, che dalla lunetta firma il sorpasso (55-53). La partita improvvisamente prende quota: tripla di Bennett, numero di Datome in penetrazione, risposta di Ennis, lay up di Della Valle in contropiede su cattiva copertura del rimbalzo canadese dopo un errore da tre punti. Italia ancora avanti 59-58 a 1’13” dal termine. Time out Canada. Al rientro Ennis guadagna due liberi molto dubbi e ne segna uno solo. Gallinari risponde da campione con il piazzato dai cinque metri, ma ancora Ennis, con una giravolta in penetrazione pareggia a quota 61. Ultimo possesso Italia. Palla a Gallinari, che però perde la maniglia e deve scaricare a Abbass. Il neo milanese arriva al ferro ma non segna. Ultima chance per il Canada che però, sulla sirena, con Thomas Schrubb non va. Overtime.
L’inizio supplementare è tutto di Philip Scrubb che segna sei punti in fila e, mentre l’Italia torva solo ferri da tre con Gallinari, fa 67-61 Canada. Della Valle e Gentile danno ossigeno all’Italia, respinta, però, da una gran schiacciata in alley oop di Birch. Gentile non ci sta e dalla lunetta va a prendersi la parità con quattro centri consecutivi. Ennis sbaglia in penetrazione, ma l’Italia concede l’ennesimo rimbalzo offensivo della serata e poi si perde Philip Scrubb che, in totale solitudine, mette il suo nono punto del supplementare, ma soprattutto il +3 Canada a 40” dal termine. Gallinari risponde subito da due e poi Ennis sfonda. Ultimo possesso Italia, sotto di con 21”. Gentile decide di fare da: penetrazione contestata, buon tiro, ma il ferro lo beffa. Heslip dai liberi chiude i conti, non prima però che il ferro sputi beffardamente anche l’ultima preghiera del Gallo da metà campo.
ITALIA – CANADA 71-74 (16 Gallinari e Gentile, 10 Hackett; 18 Philip Scrubb, 13 Birch, 11 Bennett e Ennis)
Parziali: 16-19; 15-14; 13-14; 17-14; 10-13.
Progressione: 16-19; 31-33; 44-47; 61-61; 71-74.
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi