Dopo la Grecia, anche gli Azzurri di Ettore Messina cominciano bene il Torneo Preolimpico di Torino, superando largamente la Tunisia grazie ad un terzo quarto totalmente dominato e terminato col punteggio emblematico di 22-2. Sono bastati quei dieci minuti alla Nazionale per portarsi a casa una partita che, in realtà non era cominciata nel migliore dei modi: squadra molto impacciata in attacco, con in particolare Gallinari e Datome fuori partita e un pallone che non ne voleva sapere di entrare. Errori anche puerili di tiro, percentuali da dietro all’arco salvate solo dalla verve di Belinelli, positivo in barba alla maschera, palle perse banali e, in generale, palla molto ferma in attacco, esattamente ciò che Messina non vuole. La difesa, però, non è mai calata, i nostri hanno sempre tenuto alta l’intensità fisica e mentale, sbattendosi su ogni rotazione, tuffandosi anche in terra quando necessario. Così, fino a quando il pallone non è entrato la Tunisia, volitiva ma niente più, è stata comunque controllata, senza mai perdere la testa dell’incontro. Poi, nel momento in cui si è abbattuta la tempesta perfetta nella terza frazione i titoli di coda sono scesi molto rapidamente.

L’inno italiano
(Foto by Giulio Ciamillo)
Andrea Bargnani è stato il protagonista del parziale decisivo. Dopo un primo tempo passato a sbattere contro i lunghi avversari nel cercare conclusioni ravvicinate, il lungo romano ha cominciato a trovare confidenza col tiro dalla media e ha messo molto del suo nello scavare il solco tra le due squadre. Idem dicasi per Belinelli, osservato speciale dopo la botta rimediata contro il Canada ha segnato dal primo tiro e, nel momento in cui la partita è apparsa decisa, saggiamente non è stato rischiato. A sprazzi Gentile, debilitato da problemi intestinali, che ha perso parecchi palloni, ma lui pure è stato importante nel lanciare lo sprint a inizio secondo tempo con canestri e assists. Doppia cifra per Aradori, che ha avuto serata felice al tiro pesante. Poche altre indicazioni, se non il fatto che, come per il collega Katsikaris, anche Messina ha potuto far ruotare tutti i suoi effettivi senza spremere nessuno. Domani con la Croazia serviranno tutti nelle migliori condizioni e, magari, gambe più leggere aiuteranno Gallinari (2/7) e Gigi Datome (0/4, unico a secco di punti tra gli Azzurri) ad avere una serata più felice, anche perché sopravvivere a un’altra serata così storta da parte loro sarà decisamente più complicata contro Hezonja e soci.
La Tunisia, invece, vede confermate le scarse chance di potersela giocare in un qualche modo in questo girone. Gli uomini di Tlatli hanno lottato bene nel primo tempo, mettendo grande intensità in campo e complicando la serata dell’Italia per 20’ buoni. Quando, però, la difesa ha scricchiolato tutto è crollato in un attimo e il secondo tempo è stato un vero e proprio martirio. L’assenza di Mejri ha tolto il punto di riferimento principale alla squadra che in attacco è sembrata davvero senza grandi risorse, se non qualche invenzione di El Mabrouk e i piazzati dei lunghi. Michael Roll non ha saputo portare la pericolosità offensiva richiesta. L’Italia sapevo di doverlo marcare a vista come maggior pericolo e così è avvenuto. Le cifre parlano più di ogni altra cosa: 3/16 complessivo al tiro, anche se attorno, va detto a sua discolpa, l’aiuto è stato davvero minimo. Domani per i tunisini giorno di riposo, poi altro match impossibile con la Croazia.

Bargnani ha giocato una buona partita offensiva
(Foto by Giulio Ciamillo)
Inizio decisamente col piglio giusto degli Azzurri che, dopo un paio di padelle iniziali, trovano sei punti in rapida successione con Belinelli, Bargnani e Gallinari. L’attacco fatica abbastanza a mettersi in ritmo, e forse per la tensione di giocare in casa davanti a un pubblico fantastico (9834 spettatori) arrivano parecchi errori su tiri ravvicinati. La Tunisia dal canto proprio gioca la sua partita e parte trovando caldissimo Ghyaza, a segno con quattro punti. Gli uomini di Messina non trovano fortuna al tiro ma, se non altro, si conquistano parecchi falli, costringendo gli avversari al bonus in poco più di quattro minuti: lucrano dalla lunetta allora Hackett e Cusin punti importanti per muovere il tabellone (15-9). El Mabrouk inventa due triple e ricuce a -3, ma quattro punti consecutivi di Gentile consentono all’Italia di andare al primo mini riposo avanti 19-12, con la difesa per ora salita di colpi in contumacia dell’attacco.
Finalmente è il momento di Andrea Bargnani, che si accende con un paio di buone giocate. Roll prova a caricarsi sulle spalle i suoi ma prende quasi esclusivamente ferri e allora sulla tripla di Belinelli arriva il +10 Italia sul 29-19, con un parziale di 6-0. Dura poco però, perché gli Azzurri continuano a faticare a trovare tiri puliti contro una difesa molto attiva e che non disdegna il contatto fisico. Chennoufi e Roll segnano da tre punti, gli arbitri prendono una cantonata e regalano due liberi a Ghyaza che ringrazia e li converte: 8-0 di contro parziale e di nuovo partita aperta con Messina costretto al time out per cercare di infondere un po’ di calma ai suoi, davvero troppo ansiosi in certi frangenti. Sullo scadere del primo tempo allora ci pensa ancora Belinelli, il più positivo fin qua, a segnare la sua terza tripla di partita e a mandare le squadre al riposo sul 32-27 Italia.

Nonostante la maschera buono l’impatto di Marco Belinelli
(Foto by Giulio Ciamillo)
Messina probabilmente negli spogliatoi si fa sentire, perché gli Azzurri entrano in campo e azzannano la partita alla giugulare: adesso non c’è più solo la difesa, ma anche l’attacco, eccome. Il pick’n’roll Hackett-Bargnani funziona, col lungo romano che riesce a prendere con costanza il suo amato tiro dalla media, Gentile segna e serve assists, Aradori entra dalla panchina e mette un paio di bombe a contorno del tutto. La Tunisia per otto lunghissimi minuti non segna e lì l’Italia scava il solco con un parziale di 17-0 che la proietta al +22 sul 49-27. Flash dell’amichevole con le Filippine, superiorità totale dei nostri e parziale complessivo del terzo quarto che recita un impietoso 22-2, per un 54-29 che non lascia speranze di rimonta nell’ultimo parziale, che infatti sarà solo una formalità per le statistiche.
ITALIA-TUNISIA 68-41
Parziali: 19-12; 15-13; 22-2; 14-12.
Progressione: 19-12; 32-27; 54-29; 68-41.
MVP: Andrea Bargnani. Quando si sblocca lui in attacco tutta l’Italia ricomincia a girare. Sarà importante vederlo così anche contro una competizione di livello superiore.
WVP: Michael Roll. L’uomo che doveva cercare di tenere a galla la Tunisia sbatte decisamente contro il muro azzurro e finisce col 19% al tiro.
MIXED ZONE
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi