Sarà dunque, come da previsioni, il Messico l’avversario dell’Italia nelle semifinali del Torneo Pre Olimpico di Torino. La Grecia ha battuto i centramericani giocando, in sostanza, solo il terzo quarto, quanto è bastato per prendere un vantaggio in doppia cifra conservato senza troppi patemi nell’ultima frazione. Ha brillato nuovamente la stella di un Giannis Antetokounmpo che ha disputato una partita pazzesca per completezza: ha segnato in tutti i modi possibili, in penetrazione e al tiro (3/5 da tre, gran brutto segno per gli avversari), ha giocato minuti da playmaker, difeso senza problemi su Cruz, più piccolo di lui di oltre venti centimetri e tolto dalla partita dopo che nel primo tempo aveva, invece, seminato il panico, e allentato stoppate pallavolistiche a destra e manca. Obiettivamente è un giocatore che a livello FIBA, a maggior ragione ora che ha una squadra cucita attorno a lui, si avvicina molto al concetto di illegalità.

Ioannis Bourousis, 16 punti per lui
Ancora lampi molto interessanti dal fratello maggiore Thanasis, che per tre quarti si è limitato al lavoro sporco in difesa per poi esplodere negli ultimi 10’ con 11 punti, la maggior parte dei quali arrivati ben sopra il livello del ferro. Anche lui è un’aggiunta davvero interessante per il roster di Katsikaris, che difensivamente sa che può tranquillamente contare su di lui per togliere dalla partita il miglior attaccante avversario. Benissimo Calathes, che ha diretto l’orchestra coinvolgendo tutti (vedi qua) e segnando solo quando necessario, positivo anche Bourousis, un po’ falloso al tiro (5/13), ma comunque molto solido con 16 punti e 9 rimbalzi. Secondo tempo da 16/28 al tiro per gli ellenici dopo un primo 11/29 e dominio nel pitturato con 38 punti segnati a fronte dei soli 16 da parte degli avversari.
Il Messico ha fatto la sua partita e ha poco da rimproverarsi. Forse nel primo tempo avrebbe potuto approfittare meglio di una Grecia abbastanza letargica, ma la differenza di caratura atletica e qualitativa è, in fin dei conti, abbastanza marcata. Gli uomini di Valdeomillos hanno messo in mostra i propri pregi e i propri difetti: grande durezza nei pressi del ferro senza avere a disposizione, però, mani particolarmente fatate (quanto manca Gustavo Ayon), e pericolosità assoluta sugli esterni che oggi hanno prodotto una gara da 12/29 al tiro pesante, che non è comunque bastato a compensare il 12/35 da due. Rovescio della medaglia, lucidità che va e viene e che, anche oggi come contro l’Iran, ha fatto cambiare totalmente volto all’incontro in un amen.
Cruz ha guidato i suoi nel primo quarto, ma ha visto spegnersi la luce quando Katsikaris gli ha messo in marcatura Giannis Antetokounmpo, tornando poi a far bottino quando la partita era decisa. Continuo e solido Hector Hernandez, giocatore che porta in dote una doppia dimensione interna-esterna decisamente interessante, mentre hanno toppato Stoll e Jorge Gutierrez, 6/21 combinato al tiro, che sono gli uomini da cui il coach si aspetta maggior contributo per trascinare la squadra.

Francisco Cruz, top scorer del Messico
E’ un avversario decisamente malleabile per gli Azzurri di Messina, ma con dei pregi da non sottovalutare. Il Messico lotterà sicuramente fino alla fine. Bisogna evitare di far accendere i tre piccoletti terribili Stoll-Cruz-Gutierrez difendendo con la cattiveria vista fin qua e in attacco evitare di fermare troppo il pallone, perché la fisicità che i sudamericani possono imporre rischia di creare non pochi problemi.
Antetokounmpo apre i giochi con una tripla, ma il Messico è decisamente più aggressivo, sospinto da un Cruz che mette tutti i primi sei punti dei suoi. Sia Valdeomillos che Katsikaris allungano da subito la propria difesa per creare problemi ai portatori di palla avversari, ma la tattica non sortisce grandi effetti e in particolare i greci la sfruttano a proprio favore, trovando punti rapidi con Koufos e il solito Antetokounmpo. Il Messico è tutto nella verve di Cruz, abile a sfruttare ogni miss match in proprio favore segnando a ripetizione (11 punti nel quarto), mentre gli uomini di Katsikaris vedono accendersi il tutto fare di Milwaukee con un paio di penetrazione e una stoppata da urlo sul malcapitato Israel Gutierrez. Bourousis e Papapetrou sulla sirena non riescono a segnare e così i sudamericani comandano dopo 10’ per 16-15.
Fuori Antetokounmpo e Koufos nella Grecia, dentro Bourousis e Thanasis, gli ellenici vanno subito ad appoggiarsi al lungo di Vitoria. Il gioco statico su di lui, però, non porta frutti. Meglio va quando è coinvolto in maniera dinamica o quando si apre il campo aperto per le gambe fresche dei giovani. Hector Hernandez segna da tre per un Messico abbastanza fluido in attacco e con 7’ da giocare è 19 pari. Bourousis è la boa della Grecia ora e con il 2+1 firma il sorpasso sul 22-20. I messicani però giocano davvero bene in un attacco fondato sul penetra e scarica, eseguito con grande puntualità, la quale permette di avere tiri da tre punti aperti in abbondanza. Sfruttano le opportunità Mendez due volte e Hector Hernandez ed è sempre vantaggio Messico sul 33-29. Sono sempre Bourousis (10 punti nel secondo quarto) e Antetokounmpo a tenere accesa la luce per la Grecia, quattro loro punti permettono agli uomini di Katsikaris di andare al riposo sotto di sole due lunghezze (35-33), un risultato che appare un affare dopo aver tirato il 38% dal campo e aver concesso troppo agli esterni avversari.
Calathes apre il secondo tempo con la tripla del sorpasso e poi illumina con un dietro la schiena per Antetokounmpo che mette a tabellone il +3 Grecia (37-40). Il Messico risponde ancora da dietro l’arco con l’ottimo Hernandez, ma gli ellenici ora sembrano in controllo della partita. Coi recuperi difensivi parte la transizione e ancora una volta la coppia Calathes-Giannis chiude in maniera spettacolare per il 48-42. Se poi il numero 34 inizia anche a segnare da tre è notte fonda. Calathes, sempre lui, in penetrazione chiude un parziale di 11-2 che apre la prima forbice di divario significativa nell’incontro. Insieme ad Antetokounmpo è il playmaker del Pana il grande protagonista della frazione. Ancora lui va a segno con un bell’arresto da centro area, poi è il turno di Papapetrou segnare da tre su scarico di Bourousis per il +14 (18-4 il parziale dal 42 pari a 6’44” dal termine). Sulla sirena Ramos lima lo scarto, ma al 30esimo è comunque 60-48 Grecia, con il parziale del terzo quarto che dice 27-13.
Alla fiera degli Antetokounmpo si iscrive anche Thanasis, che continua a portare la sua intensità alla causa e ora trova anche cinque punti distribuiti tra liberi e canestri da rimbalzo offensivo. Stoll e Hernandez proseguono la buona serata di tiro da tre punti messicana con tre centri, ma il divario non scende sotto la doppia cifra, anche perché Thanasis ora ha decisamente preso in mano la partita e gli uomini di Valdeomillos non sembrano sapere come fermare la sua energia. Arriva anche il tecnico al coach
MESSICO – GRECIA 70-86
Parziali: 16-15; 19-18; 13-27; 22-26.
Progressione: 16-15; 35-33; 48-60; 70-86.
MVP: Giannis Antetokounmpo, partita davvero impressionante al sua. E se comincia a segnare con questa continuità da tre punti sono davvero guai seri per tutti. Anche dall’altra parte dell’Oceano.
WVP: Jorge Gutierrez, serataccia per l’uomo NBA del Messico. Non trova mai la misura in attacco e la sua serataccia pesa moltissimo sulle sorti dei suoi.
MIXED ZONE (Ioannis Bourousis)
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi