La Croazia è la prima finalista del Torneo Pre Olimpico di Torino. Gli uomini di Petrovic hanno disputato una grande partita, eliminando una Grecia che alla vigilia sembrava avere i favori del pronostico. I croati hanno costruito il proprio successo su un primo quarto strepitoso, in cui hanno totalmente annichilito gli avversari, toccando l’incredibile parziale di 31-13 dopo 10’, aprendo con un parziale di 20-3. Area piena e esterni greci sfidati al tiro da fuori, scommessa che ha pagato dividendi altissimi, tanto da tenere gli ellenici a 4/18 al tiro con 1/7 da tre e, soprattutto, non facendo entrare in partita lo spauracchio Antetokounmpo, incapace poi di riprendersi sui 40’ chiusi con 3/14 al tiro e 6 palle perse. Insieme alla difesa, poi, ha fatto scintille anche l’attacco, con un Kruno Simon che, dopo un girone di qualificazione decisamente sotto tono, è stato colui che ha lanciato i suoi compagni, segnando 11 punti nei primi 13’ di gioco. Dietro lui è andata tutta la squadra, con i soliti Bogdanovic (20 punti) e Saric (16+8 rimbalzi) protagonisti, ma trovando anche canestri preziosi da un gregario come Miro Bilan.
Certo non sono mancati i brividi, perché la Grecia, nonostante tutti i problemi (Calathes messo fuori partita dai falli, Koufos ininfluente e in campo soli 14 minuti), ha lottato per rientrare in partita, riuscendoci nei due quarti centrali, vinti col parziale di 36-21. Perperoglu e Bourousis sono stati l’anima della rimonta, tanto che nel terzo periodo sembrava che la partita si fosse totalmente ribaltata, con un parziale di 13-2 a favore della Grecia, la Croazia improvvisamente incapace di trovare il canestro (4/13 al tiro) e addirittura il sorpasso sul 48-46. Poi, anche per via delle rotazioni accorciate al minimo da Katiskaris, l’energia greca è finita, e gli avversari hanno ripreso in mano l’incontro.

Giannis Antetokounmpo ha toppato la partita
L’incostanza dell’attacco ellenico si è di nuovo presentata, marcando solo 4 punti nei primi 6’ abbondanti di ultima frazione. A quel punto la Croazia, pur senza incantare, ha fatto sua la gara grazie al trio Bogdanovic, Saric, Hezonja, unici uomini di Petrovic a segnare nell’ultimo quarto.
Croazia che parte subito fortissimo, con Kruno Simon a guidare l’attacco: punti e assists per Bilan. Bogdanovic segna subito da tre e in un attimo è 14-3 per gli uomini di Petrovic. In difesa la scelta croata è semplice, sfidare gli esterni avversari al tiro e non concedere l’area alle penetrazioni di Antetokounmpo. Greci totalmente irretiti e foglio delle statistiche che dice 1/8 al tiro. Tutt’altra musica nella metà campo offensiva della Croazia. Ancora Bogdanovic e Simon a segno da tre punti: 7/8 al tiro e 4/5 da tre punti mentre il tabellone segna un incredibile 20-3. Katsikaris va a pescare in panchina per provare a cambiare inerzia alla partita: fuori Giannis, Koufos e Calathes, dentro Thanasis, Bourousis e Mantzaris. Papapetrou pesca due triple che muovono il punteggio, ma l’attacco continua a non girare, anche perché in area non ci si va. Saric punisce due volte col piazzato in uscita dai blocchi, Bourousis dal post basso non trova sbocchi e dopo 10’ è addirittura 31-13 Croazia.
Tutto quello che può andare storto alla Grecia va anche peggio. Giannis è nel tunnel più totale e sbaglia pure gli appoggi da un metro dopo essersi visto fischiare un fallo in attacco assai dubbio, in più arriva il quinto fallo di squadra in due minuti con bonus bruciato in un amen. Simon tocca la doppia cifra, mentre la Grecia in attacco si affida agli isolamenti continuativi per Antetokounmpo, con risultati alterni. Tripla di Agravanis e lo svantaggio torna sotto i venti, anche se è sempre 39-22. La difesa greca ora, però, sembra cominciare a funzionare e in più arriva l’aiuto del solito Aza Petrovic che, con i suoi a +17 decide di prendere un tecnico totalmente inutile: tre punti dalla lunetta di Giannis e tripla di Perperoglu, ellenici al -11 (41-30). Inerzia totalmente girata e area che ora si apre alle penetrazioni greche. Segnano Perperoglu e Koufos, anche se continua ad arrivare qualche palla perse di troppo, e Calathes in panchina con tre falli non aiuta. Ora comunque c’è una partita. Planinic segna dalla media e ristabilisce il +10 Croazia. Proprio con questo divario si va all’intervallo lungo, 44-34.

Hezonja, invisibile per tre quarti, ha fatto bene nel finale
La partita è veramente cambiata e Perperoglu lo sentenzia con cinque punti che riportano i suoi veramente a contatto. Le cose sembrano essere diametralmente ribaltate: per la Croazia il canestro è diventato microscopico (0/8 per aprire il secondo tempo), mentre i greci ci credono. Bourousis segna piazzato da due e da tre e Perperoglu dalla lunetta firma l’incredibile soprasso, fatto da un parziale di 13-2. Simon aumenta il disastro con un altro fallo tecnico, ma Bogdanovic e Saric mettono una pezza con due canestri di talento tenendo il punteggio a favore della Croazia (50-49). Per Katsikaris la palla continua a transitare con costanza dal post basso di Bourousis e Perperoglu, gli uomini più in palla, situazione che però rende abbastanza statico l’attacco, a secco per gli ultimi due minuti di quarto. Saric allora fa bottino dalla lunetta e così, all’alba degli ultimi 10’, è 52-49 Croazia.
L’attacco greco non si smuove, nonostante la difesa sia salita di colpi. Giannis pianta una gran stoppata a Saric, ma poi perde banalmente palla e concede al fantasma di Hezonja a primi due punti della partita. Calathes esce dalla partita col quinto fallo e stessa sorte tocca a un discreto Agravanis, nel frattempo è Dario Saric a guidare i suoi, che allargano di nuovo la forbice del vantaggio a +9 (60-51) e vedono gli avversari nuovamente in grande difficoltà, mancando anche del contributo di Antetokounmpo in attacco. Bogdanovic segna un gran canestro in penetrazione e ridà la doppia cifra di vantaggio alla Croazia che sa tanto di sentenza. Bourousis è l’ultimo dei greci a mollare ma quando il ferro sputa beffardamente la tripla del -6 a Papapetrou è chiaro che ormai i giochi sono fatti. Petrovic e i suoi ragazzi vanno in finale.
GRECIA – CROAZIA 61-66
Parziali: 13-31; 21-13; 15-8; 12-14.
Progressione: 13-31; 34-44; 49-52; 61-66.
MVP: Dario Saric, partita di grandissima maturità. Segna tanti punti nei momenti decisivi, ma ci mette anche grande intensità in difesa e a rimbalzo. Stravince il confronto con Giannis Antetokounmpo.
WVP: Nick Calathes, nella partita più difficile toppa alla grande, lasciando la squadra senza una guida d’esperienza, fatto che influenzerà tutta la partita greca. Tra falli e scelte sbagliate non ne azzecca una. Chiude con 1/7, 2 palle perse e soli 3 assists.
MIXED ZONE (Kruno Simon, Azo Petrovic)
https://www.youtube.com/watch?v=NCz2zXvFhQM
SALA STAMPA
Nicolò Fiumi