Partito domenica il campionato di Legadue, con una prima giornata che non ha lesinato emozioni, gare tirate e risultati a sorpresa. Andiamo a vedere quanto successo nel girone Est.
BOLOGNA PARTE CON IL PIEDE GIUSTO
L’asse bolognese Fortitudo-Virtus parte subito bene, incamerando i due punti in due gare però molto diverse fra loro. I biancoblù sbancano Chieti col fiatone ma anche la grande attenuante di tre assenze pesanti come quelle di Ruzzier (fuori almeno quindici giorni, al suo posto chiamato per gli allenamenti Gianluca Marchetti), Italiano e Mancinelli. Con le rotazioni cortissime gli uomini di Boniciolli hanno rischiato di pagare dazio nel finale dopo una gara interamente condotta, ma lì sono state una serie di giocate di grande spessore da parte di Leonardo Candi (9 punti, 3 rimbalzi e 2 assists) a consentire ai suoi di non partire con un brutto passo falso in una stagione dove, gioco forza, la F scudata dovrà recitare il ruolo della favorita. Ottimi i segnali dagli americani, in particolare Chris Roberts, già messo in dubbio nel corso del pre campionato. 24 punti e 6 rimbalzi per lui (ma anche 6 palle perse). 18 le marcature di Justin Knox. Esce sconfitta ma a testa alta Chieti che ha dimostrato di poter essere avversario davvero ostico, specie se i due USA, Golden e Davis, giocano come fatto domenica: 28 punti per il primo, 16 per il secondo.
Le V Nere, invece, bagnano il ritorno in seconda serie con una convincente vittoria casalinga su Piacenza, nonostante l’assenza di Klaudio Ndoja. La squadra di Ramagli gioca 40’ in controllo, mettendo in campo enorme pressione difensiva e scoprendo che i propri ragazzini possono contribuire eccome alla causa. Eccellente esordio di Lorenzo Penna (classe 1998), che sale dalla panchina per cambiare uno spento Spissu e dimostra faccia tosta e sicurezza davvero inaspettate. Doppia cifra e giocate pesanti per lui. Bene anche Petrovic (classe 1999), da subito in quintetto, minuti solidi anche di Pajola (1999) e Oxilia (1998), seppur apparsi più indietro. Il mattatore dell’incontro, però, è stato Kenny Lawson, veramente inarrestabile: 26 punti segnati in ogni maniera e 11 rimbalzi per lui. A fiammate Michael Umeh, comunque protagonista nel break che ha dato la fuga decisiva ai bolognesi e autore di 14 punti. Piacenza ha giocato una gara discreta per tre quarti, ma non ha mai dato l’impressione di poter vincere, soprattutto perché non ha trovato un’alternativa valida all’ottima serata di Kenny Hasbrouck, ex non rimpianto autore di 22 punti. In particolare molto male Bobby Jones, nonostante le statistiche.
TREVISO E ROSETO CORSARE, FORLI’ RITORNA COL BRIVIDO
La partita più interessante del primo turno, però, andava in scena, probabilmente, a Trieste, dove i padroni di casa hanno ceduto il passo alla De Longhi Treviso, che conferma di poter recitare ruolo da protagonista anche in questa stagione. Decisivo il finale di Davide Moretti (17 e 5 rimbalzi) e l’impatto sotto le plance della coppia Perry-Rinaldi (24 punti e 16 rimbalzi in due). Per Pillastrini, ora, il focus principale è riuscire a inserire nei giochi un Quenton DeCosey ancora corpo estraneo alla squadra (5 punti in 12’). Trieste cede nel finale dopo aver accarezzato i due punti, ma può ripartire con fiducia dall’ottima prestazione di Stefano Bossi, autore di 20 punti con 8/11 al tiro. Discreta anche la coppia di americani Parks-Green, autrice di 29 punti complessivi. Decisivo il divario sotto i tabelloni: 39-27 per i trevigiani.
Ritorna in Legadue col botto Forlì, che bagna l’esordio con una vittoria sul filo di lana in casa contro Ferrara. Decisivo un libero di Blakcshear (dominante come ci si attendeva: 30 punti e 8 rimbalzi) a 8” dalla fine, con l’ultimo tiro di Roderick (19 punti ma 7/21 dal campo) stoppato in extremis. I forlivesi hanno la coppia di USA che gira già a mille. Oltre a Blackshear molto positivo anche Crockett con 16 punti e 8 rimbalzi, mentre Ferrara si mangia le mani al termine di una partita passata ad inseguire dopo un primo quarto terminato sotto 31-14.
Il colpo esterno del giorno, allora, lo mette a segno Roseto, che vince con grande autorità sul campo di Verona, grazie a un primo tempo eccellente (49-26 al 20esimo per gli abruzzesi). Gli Sharks non si fanno problemi nonostante lo USA in meno in campo, anche perché Adam Smith gioca per due, segnando 30 punti con 12/19 dal campo, e Valerio Amoroso lo accompagna egregiamente, chiudendo la partita a quota 18 punti e 7 carambole catturate. Troppo brutta per essere vera la Tezenis, che sbatte contro rotazioni accorciate (Brkic in panchina per onor di firma) e che ancora deve digerire il cambio in corsa di Kareem Canty con Dawan Robinson, fermo a 4/10 dal campo per 9 punti. Ci si consola, allora, con la doppia doppia da 23+11 di Dane Diliegro.
PIERINI REGALA I DUE PUNTI E RECANATI, SQUILLI ESTERNI PER JESI E RAVENNA
Recanati e Imola danno vita a una partita a punteggio altissimo e molto divertente, decisa da un canestro di capitan Pierini a 2” dalla fine, con Travis Cohn che sulla sirena non riesce a segnare l’alley oop della vittoria. Gara di parziali, con Recanati inizialmente in fuga, poi ripresa e superata da Imola che, a sua volta, ha subito nuovamente il rientro dei marchigiani, poi più abili nel finale a trovare le giocate giuste per agguantare i due punti. Prestazioni sontuose di Federico Loschi, che firma 23 punti con 7 assists, e Gennaro Sorrentino (20, 8 assists, 4 rimbalzi accompagnati però da 7 perse e 6/15 dal campo) ma anche il nuovo arrivato Jarel Reynolds non è da meno con 22 punti, 11 rimbalzi e 5 stoppate. A quanto pare a Recanati c’è già un degnissimo sostituto di Kenny Lawson, anche se ora resta da risolvere la grana Billbury, fuori squadra e prossimo al taglio dopo che, da voci di corridoio, sembra abbia aggredito un proprio compagno di squadra. Per l’Andrea Costa non bastano i 20 di Prato, 19 di Cohn e i 17 di Ranuzzi. Pesa la giornataccia di Brandon Norfleet (2 punti e 1/6 al tiro).
Chiudono il quadro le vittorie esterne di Jesi (derby domenica prossima proprio contro Recanati) e Ravenna, rispettivamente a Mantova e Udine. I marchigiani giocano una gara davvero solida su un campo complicato come quello mantovano vincendo grazie al trio Davis-Bowers-Maganza che mette a segno 53 dei 70 punti complessivi, mentre alla Dinamica non basta l’ottimo esordio di DeAndre Daniels, autore di 17 punti, con 9 rimbalzi e 5 stoppate.
I romagnoli, invece, mettono in cassaforte la partita solo nell’ultimo quarto dopo aver rischiato di perdere il controllo della situazione nella terza frazione. Il duo USA Marks-Smith fa il proprio compito per bene (23 e 14 punti rispettivamente), mentre dalla panchina si alzano Chiumenti e Sabatini (22 punti equamente divisi) a dare ossigeno a una squadra che può recitare un ruolo interessante in questa stagione. Paga dazio, invece, Udine, unica squadra ad aver tagliato entrambi gli americani con cui ha svolto il precampionato. La prestazione dei friuliani ne ha risentito, in particolare in attacco, dove nel finale sono letteralmente mancate opzioni credibili. Spuntato Okoye (6/17 dal campo), doppia doppia per Cuccarolo (11+13, 9 rimbalzi offensivi, 19 di squadra) per una squadra ferma a 24/71 al tiro.
Nicolò Fiumi