VIRTUS ROMA E ORSI TORTONA: LA VETTA E’ VOSTRA
Prosegue il gran momento di forma della Virtus Roma. La squadra della Capitale dimostra di non essere un fuoco di paglia e vince una partita estremamente complicata, soprattutto per come si era messa, in casa contro la Viola Reggio Calabria. Sotto addirittura 30-12, a seguito di un tramortente 16-0 di parziale nella seconda metà del primo quarto, gli uomini di Corbani hanno avuto l’enorme forza di riordinare le idee e andare a riprendersi il match, vincendo ancora grazie alla straordinaria freddezza di Anthony Raffa nel finale (cosa che sta cominciando a diventare una costante) e a tante giocate importanti di Daniele Sandri, ragazzo spesso sottovalutato, ma che con la sua difesa e la sua fisicità rappresenta un plus notevole per la Virtus. Raffa chiuderà il match con 19 punti, la metà dei quali decisamente più pesante degli altri, Sandri con 12 e 3 recuperi. Sempre tanta solidità per John Brown con 20 punti e 8 rimbalzi, da richiamare all’ordine invece Massimo Chessa: ok la partita di particolare ispirazione balistica una settimana fa a Casale, ma 2/14 da tre punti è un dato che non può essere accettabile e va limato a partita in corso, selezionando meglio le proprie conclusioni e avendo miglior coscienza del proprio ritmo al tiro. Al di là di queste considerazioni, continua a fare grande piacere vedere una squadra importante per nome e piazza riuscire finalmente a vincere convincendo, tornando a fare appassionare un pubblico che non aspetta altro che una squadra pronta a lottare su ogni pallone, per continuare a popolare le tribune del PalaTiziano. Ora arriva un nuovo esame in trasferta, a Biella. La difficoltà sale ulteriormente, ma questa Virtus sembra essere pronta per cimentarsi. Resta invece con un pugno di mosche Reggio, che si ferma troppo presto, non riuscendo a condurre in porto il cospicuo margine accumulato dopo 10’. Un peccato per una squadra che ha evidenti punti di forza: Fabi, Legion e Radic sono giocatori di assoluto valore per categoria, e lo hanno nuovamente mostrato segnando 55 dei 79 punti complessivi, ma forse ancora fatica ad avere un organico che funziona in maniera totale, con gli altri giocatori del roster che, talvolta, sono sembrati abbastanza avulsi dalla manovra. C’è da trovare un po’ di serenità e di tranquillità e, sicuramente, il prossimo turno contro Siena in casa può essere una buona occasione. Sicuramente c’è un ottimo clima in casa Orsi Tortona, che vince ancora, contro l’altra metà della Capitale, l’Eurobasket di Davide Bonora, e si issa al comando della classifica in compagnia della Virtus. I piemontesi, in verità, rischiano di fare la partita opposta a quella dei compagni di graduatoria: andati avanti di 18 grazie a una grandinata di triple (addirittura 16/41 alla fine), si sono fatti recuperare, con gli ospiti arrivati fino al -1. Lì però, un po’ la maggior freddezza, un po’ la stanchezza dell’Eurobasket, sono arrivati i canestri che hanno messo al sicuro una vittoria che, a un certo punto, non sembrava più tanto scontata. Green e Cosey sono stati, al solito, i due fari offensivi (17 il primo, 16 e 9 assists il secondo), ma anche Alviti (13), Garri (11) e Cucci hanno dato una mano sostanziosa nella metà campo offensiva. Rimpianti in casa Eurobasket per un’altra vittoria esterna sfuggita solo nelle ultime curve. La classifica oggi dice una vittoria e due sconfitte, ma bastava davvero poco per essere in vetta a fare compagnia ai rivali cittadini. I segnali, comunque, sono estremamente positivi per una neopromossa. Michael Deloach continua a non deludere e mette a referto 25 punti conditi di 9 rimbalzi, spalleggiato da un Alex Righetti che vive una seconda gioventù, firmando 20 punti con 8 rimbalzi.
LEGNANO LE SUONA A TRAPANI E DUCARELLO SE NE VA, SIENA COL FIATONE, TUTTO FACILE PER FERENTINO
Grandissima affermazione esterna per Legnano, che va a Trapani, gioca un secondo tempo straripante (padroni di casa doppiati 24-48) e si prende due punti assolutamente non scontati. Una prestazione di grande autorità per la squadra di Mattia Ferrari e che ha ancora una volta messo in mostra il talento di Matteo Martini (24 punti con 3/4 da tre), ragazzo classe 1992, che in questo inizio di campionato è letteralmente esploso e, uscendo dalla panchina, al momento viaggia a 21 punti di media col 67% da dietro l’arco. Lui è il segreto di Pulcinella in una squadra che ha avuto ancora un solidissimo Nik Raivio (20+9) e 14 punti di Will Mosley. Brutto tonfo, invece, per Trapani, che si conferma squadra in un momento di forma non buono. Dopo il successo stentato all’esordio e la sconfitta a Roma di domenica scorsa, è arrivata una batosta che non ha atteso a far sentire le proprie conseguenze. A fine incontro, infatti, sono arrivate le dimissioni di coach Ducarello, a testimonianza di tutte le difficoltà che ci sono state per squadra e società fino a questo momento. L’allenamento di ieri è stato diretto dagli assistenti Jemoli e Parente, ma la società vorrebbe cercare di ricucire lo strappo per riportare sulla panchina il capo allenatore. Per ora resta una squadra che in campo ha davvero mostrato un pessimo atteggiamento e che, non casualmente, è la peggior difesa del girone. Sospiro di sollievo, invece, per Siena, che suda sette camice ma alla fine riesce a superare Casale, ancora sul fondo della classifica. E ha di che mangiarsi le mani. Blizzard e compagni, infatti, hanno comandato per lunghissimi tratti, arrivando a +8 quando mancavano 5’ da giocare e i padroni di casa avevano appena perso bomber Harrell (non in gran serata, 11 punti con 4/9), espulso per doppio antisportivo. Lì, invece di chiudere la pratica, la squadra di Ramondino ha smesso di giocare, subendo la rimonta interamente firmata Cappelletti (16 punti) e Myers (17+9), autore del canestro del sorpasso. Ci sarebbe stata anche la possibilità di vincere la partita sulla sirena, ma la tripla di Nicola Natali si è spenta sul ferro, lasciando così la gioia ai senesi, giunti al Pala Estra con la maglia in ricordo degli otto scudetti, deturpati da infamie extra cestistiche, e un altro boccone amaro da mandar giù a una squadra che deve trovare un modo per mettere punti in classifica. L’attacco continua ad essere un problema (Blizzard miglior realizzatore con 13 punti in una squadra ferma a 26/68 dal campo), ma se anche in una partita dove la difesa regge bene l’urto avversario, si subiscono questi crolli finali, allora la salvezza comincia a diventare un obiettivo complicato. Niente di difficile, invece, per Ferentino nel derby laziale con Rieti, già sostanzialmente risolto al 20°, con i padroni di casa avanti 45-24. Partita mai in discussione in cui ci sono stati ben sei uomini in doppia cifra, capeggiati dai 22 punti e 8 rimbalzi di Marcus Gilbert. Cinque, a dire il vero, in doppia cifra anche per Rieti (17 Sims e Pepper), che però ha davvero concesso troppo in difesa per avere una chance di vittoria su di un campo difficilissimo.
LATINA FA INCIAMPARE ANCORA SCAFATI, TREVIGLIO E BIELLA VANNO
Come nel girone Est, anche in quello Ovest c’è una grande attesa che non riesce a ingranare. Se di là è Verona che singhiozza, di qua è Scafati che non ne vuole sapere di mettersi moto. La squadra di Markovski cade ancora, stavolta in casa, contro Latina, bloccandosi in un terzo quarto in cui tocca un -9 dal quale più volte proverà a risalire senza, però, aver mai la forza di completare il recupero. Ne approfitta così la Benacquista, ordinata e rapace nel cogliere l’occasione che le si è parata di fronte. Jonathan Arledge fa per due sotto canestro (19+12 rimbalzi), mentre Pastore (14 punti) e Uglietti (16, 8 rimbalzi e 3 assists) rimediano alla giornata storta di DeShields. Per Scafati toppano in troppi: Santiangeli tira 1/6, Fischer 3/9, Baldassare 2/11. A nulla, così, servono i 21 con 7 assists di Naimi e i 15 di Tommy Fantoni. Bella partita a Treviglio, tra i padroni di casa e Agropoli. E’ la Remer a spuntarla, grazie a un allungo piazzato nei quarti centrali e sufficiente per condurre in porto la gara, nonostante i lodevoli tentativi di rientro campani, arrivati soprattutto dalle mani di Taylor e Langford (39 punti in coppia, più 14 rimbalzi e 7 assists). Maggiore solidità, però, per i padroni di casa, che hanno avuto un ispirato Adam Sollazzo, autore di 20 punti con 8/13 al tiro, la coppia Sorokas-Rossi a tirar giù 20 palloni sotto le plance e quella Marino-Marini a far quadrare i conti con 24 punti complessivi. Buon successo anche per Biella, che controlla per 40’ l’incontro con Agrigento, toccando il +16 a inizio ultimo quarto, quando, in pratica, finisce l’incontro. I piemontesi si confermano squadra solida, che magari non dà spettacolo, ma che nemmeno lesina una stilla di impegno in campo. Contro i siciliani la parte del mattatore in attacco la fa Jazzmarr Ferguson, che chiude con 17 punti, mentre si ferma 15 con 6 rimbalzi Mattia Udom. Da segnalare le 17 carambole di Mike Hall e i 23 ottimi minuti di campo per il classe 1998 Carl Wheatle: 6 punti, 5 rimbalzi e 2 assists per lui. Partita abbastanza abulica per la Moncada, rimandata al prossimo turno (in casa con Latina) per mostrare un volto migliore. Per le cifre, 15 i punti di Buford, 14+12 di Bell-Holter.
RISULTATI
CLASSIFICA
Nicolò Fiumi