Che partita! Bellissima a vedersi e come ha detto alla fine il coach dei padroni di casa, Michele Carrea “Merito di tutte e due le squadre quando si vede un basket così“. Vero ma l’Angelico Biella ha giocato meglio ed ha stravinto, 103-90, la sfida con la capolista capitolina, grazie ad una prestazione straordinaria di tutta la squadra, orchestrata da quel grande giocatore che è Jazz Ferguson.
Che già nel primo quarto ha fatto capire che serata avrebbe voluto passare: sette punti in un amen a rintuzzare i tentativi di corsa e di ritmo alto imposti come sempre da Roma. Un ritmo nel quale la formazione di coach Corbani, applauditissimo dal suo ex pubblico, si è trovata benissimo, senza eccellere ma andando via via a segno con tutti i suoi uomini, anche con Maresca entrato quasi subito per un Sandri non in tema.
Ma è in difesa che Roma ha sofferto il piano partita di Biella: le accelerazioni di Ferguson (35 punti alla fine per lui) ed i cambi sistematici di Roma, hanno spesso fatto trovare Brown proprio contro il velocissimo e talentuoso playmaker piemontese che una volta tirava per sè stesso, e tante volte ha trovato i compagni sotto canestro in clamorosi miss-match. Di questo nel primo e secondo quarto ha beneficiato soprattutto Tessitori che ha dominato i tabelloni con i suoi rimbalzi ed i tanti tiri liberi segnati.
Il primo allungo significativo di Biella si è registrato sul 39 a 33 con una tripla di De Vico, altro protagonista della serata, a circa quattro minuti dalla fine del secondo quarto. E sul più sei, 45-39, si è andati alla pausa lunga. Durante la quale coach Corbani ha individuato i problemi della sua squadra:”Non giochiamo al nostro ritmo e le spaziature di Biella in difesa ci mettono in difficoltà”.
In effetti la solida difesa biellese, una volta capita la necessità di un rientro lucido e veloce dopo la fase offensiva, ha imbavagliato l’attacco romano, costretto molto spesso ad una soluzione verso la fine dei 24″: una costrizione dunque non una scelta che ha prodotto poco. E così Biella si è issata sul più 11, 54-43, all’inizio del terzo periodo di gioco. Tessitori MVP tra i lunghi ma con la crescita di Hall, De Vico e Udom a far presagire la marea montante di Biella. Quasi raggiunta da Raffa, dopo un momentaneo rilassamento, sul 57 a 55, l’Angelico ha cambiato marcia ed ha chiuso il quarto in vantaggio di 9, 75-64.
Poi però ha iniziato gli ultimi dieci minuti con un parziale di 14 a 2, con quattro triple tra Ferguson, De Vico e Venuto che hanno letteralmente spezzato fiato e gambe di Roma. Un altro canestro di De Vico ha segnato il 92 a 68 a sette minuti dalla fine, che di fatto ha chiuso la contesa, almeno per quello che riguarda chi sarebbe stato il vincitore di serata. Rilassata a questo punto giustamente, Biella ha lasciato che la Virtus Roma cercasse di ridurre lo svantaggio con Sandri improvvisamente in partita ed il solito Brown che pur sfiancato dal lavoro difensivo sui piccoli avversari, si è dannato fino alla fine.
Angelico Biella – Unicusano Virtus Roma 103-90 (22-21; 45-39; 75-64)
Angelico Biella: Ferguson 35, Hall 12, Massone 2, Venuto 3, L. Pollone ne, De Vico 21, Udom 11, M. Pollone ne, Wheatle 6, Rattalino, Tessitori 13, Pasqualini ne.
Unicusano Virtus Roma: Brown 19, Raffa 15, Benetti 7, Piccolo ne, Maresca 15, Chessa 11, Sandri 12, Baldasso 1, Landi 8, Vedovato 2.