Pesaro – Bastano due quarti, gli ultimi due, alla Sidigas per avere ragione di una Consultinvest forse alla prima vera “stecca”stagionale.
Certo l’avversario di turno non era certo dei più agevoli per una squadra ancora in fase di svezzamento come quella di Bucchi, ma l’impressione è che, di fronte ad un Avellino a tre cilindri come quella odierna, si potesse fare qualcosa di più, se non addirittura provare a portare a casa i due punti.
Ci si aspettava una partita dai ritmi alti ed una Consultinvest che andasse all’arrembaggio per tutti i quaranta minuti, come auspicato da coach Bucchi nei giorni antecedenti il match, invece ha prevalso la scelta di Avellino di giocare in maniera ragionata.
Ma soprattutto la squadra di Sacripanti sembra averla vinta di pura esperienza, ovvero forse da grande squadra, riuscendo a non perdere la bussola quando nei primi due quarti sembrava non essere la giornata giusta, per poi dare la spallata decisiva ad inizio secondo quarto, quando la Consultinvest si trovava avanti di un solo punto ed invece avrebbe meritato qualcosa di più.
I pesaresi pagano un’evidente giornata storta al tiro ma, nello specifico, dei suoi lunghi, con Nnoko ancora alle prese con problemi di falli e Jones ben imbrigliato da Leunen e co. sotto i tabelloni.
La Sidigas ringrazia invece una giornata scintillante di Ragland e lo stesso Leunen, che forse è stato l’ago della bilancia, dal momento che oltre ad avere messo in mostra la solita sagacia cestistica, ha spaccato in due la partita con la sua precisione nelle triple.
L’avvio è piuttosto caotico. Le squadre non segnano per i primi due minuti e non paiono pienamente concentrate; la partita la sblocca Nnoko su rimbalzo offensivo, dopo che lo stesso pivot camerunense si era fatto sentire con le sue stoppate
Una volte sbloccata la carestia di punti, la partita si ravviva anche se le squadre non brillano per la brillantezza del loro gioco; la Consultinvest si fa preferire e infatti va immediatamente sul 5-0 con una tripla di Fields, cui la Sidigas risponde con Ragland e Leunen e poi, sull’11-7, con i canestri di Harrow e Jones.
Sacripanti prova a rendere la partita più tattica mettendo in campo il suo totem Fesenko, ma la mossa non dà grandi risultati, visto che l’Ucraino commette subito due falli, se non quella di fare uscire provvisoriamente dal match Nnoko, anch’egli con due falli.
La partita si fa quindi più nervosa, con la Consultinvest che fa più fatica ad attaccare il ferro ma con Avellino che non riesce ad approfittarne, vista la luna storta di parecchi dei suoi giocatori.
Il primo quarto si conclude in sostanziale equilibrio sul 15-14, con gli avellinesi a rintuzzare ogni tentativo di allungo dei padroni di casa.
La Consultinvest prova un nuovo break in apertura di seconda frazione, approfittando di una Sidigas che non riesce a segnare per i primi quattro minuti; con due triple di Harrow e Thornton i biancorossi arrivano sul +8 (22-14) dopo poco più di tre minuti, il che costringe Sacripanti a chiamare time out.
Al ritorno in campo la Sidigas, pur senza fare nulla di trascendentale, riesce lentamente a rimontare, anche perché la Consultinvest mostra improvvisamente paura di attaccare il ferro e non riesce a trovare conclusioni pulite; grazie ai soliti Ragland e Leunen, autori di 18 dei 27 punti totali egli ospiti alla fine del primo tempo, la Sidigas ritorna a -1 (24-23).
Il primo tempo si conclude con lo stesso vantaggio interno (28-27), il che lascia un po’ di amaro in bocca ai padroni di casa, anche se Avellino sarebbe potuta anche stare davanti, se non fosse stato per i tanti tiri liberi sbagliati.
Al ritorno in campo Sacripanti propone un quintetto dalle intenzioni bellicose, con Fesenko nuovamente sotto i tabelloni, Thomas e la coppia di play Green – Ragland; sembra una formazione che possa far male ai padroni di casa e così è, anche perché sale anche l’intensità difensiva degli ospiti.
Finalmente il pivot ucraino fa la voce grossa sotto i tabelloni, ma poi sono tue triple mortifere di Ragland a propiziare il break ospite; con un parziale di 10-2, nel quale anche lo stesso Fesenko si fa sentire a livello offensivo, la Sidigas si ritrova così sul 39-30 il che, in una partita a così basso punteggio, è sicuramente un buon vantaggio.
In effetti la zampata avellinese si rivelerà decisiva perché la Consultinvest, pur non dandosi mai per vinta e ritornando anche a breve distanza, non darà più l’impressione di poter ribaltare il risultato.
Dopo avere toccato il massimo vantaggio gli ospiti tirano un po’ il fiato, complice anche il terzo fallo di Fesenko, consentendo alla Consultinvest di tornare sotto di tre (38-41) a 1:42 dalla fine; tuttavia il quarto si conclude ancora con gli ospiti con un buon margine (38-45), grazie due canestri di Randolph e Cusin.
Si arriva così all’ultimo quarto con le squadre in piena bagarre; si segna con il contagocce per tutta la prima metà del quarto, ma poi è una tripla di Jasaitis a portare nuovamente i padroni di casa sul -3 (44-47) dopo poco più di quattro minuti.
Arriva poi anche la quarta penalità di Fesenko, ma Avellino non si scompone e, anzi, trova una tripla letale di Leunen, cui fanno seguito due tiri liberi di Ragland che riportano il vantaggio a +8; dopo l’immediata risposta di Harrow, che a 3:30 minuti dalla fine tiene ancora vive le speranze dei biancorossi, arriva però una nuova tripla di Leunen che di fatto chiude la contesa.
Infatti negli ultimi due minuti gli ospiti trovano anche il massimo vantaggio sul 50-60, prima che poi Jones trovi alcuni canestri che gli consentiranno di rimpinguare il suo bottino ed alla Consultinvest di evitare che la sconfitta assuma proporzioni immeritate.
Consultinvest Pesaro – Sidigas Avellino 55-60
Parziali (15-14; 13-13; 10-18; 17-15)
Progressione 15-14; 28-27; 38-45
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66717/
Mvp: menzione speciale per la partita di grande concretezza di Leunen, ma la palma del migliore in campo non può non andare ad un chirurgico Ragland, non solo autore di 21 punti sempre fondamentali nel corso della partita, ma capace anche di recuperare 6 palloni e di sfornare 5 assist
Wvp: partita sotto tono di molti giocatori in casa pesarese, i lituani Jasaitis e Zavackas hanno palesato una grande difficoltà offensiva ma forse quello che più è saltato agli occhi è stato un Thornton assai confusionario e che, non a caso, era alla guida della squadra quando la Sidigas ha operato il break decisivo.
Spogliatoi
Bucchi: abbiamo tenuto Avellino sessanta punti nonostante il suo potenziale, quindi direi che abbiamo disputato una buona partita; tuttavia se tiri 4/20 da tre è difficile portare a casa una vittoria. Abbiamo azzeccato quasi tutte le scelte, ma “purtroppo” bisogna fare canestro. Oggi sarebbe bastato poco di più ma ci è mancata la zampata. Dobbiamo trovare un’alternativa a Jones e riuscire a giocare con più fiducia, perché difensivamente la squadra ha giocato una buona partita e costruendo dei buoni giochi, ma quello che ci manca è l’esperienza.
Sacripanti: abbiamo cercato di allargare il campo più possibile cambiando la posizione di Leunen, il che ci ha permesso, con Fesenko in campo, di fargli avere tanto spazio. Lui ci ha ripagato con le sue triple oltre alle tante altre cose di cui è capace. Sono un allenatore che ama ancora il classico asse play – pivot; Fesenko, come lo era Willams, è uno che sa cosa fare quando gli arriva la palla sotto canestro. Certo, con lui paghiamo qualcosa in difesa, ma lavoriamo tutte le settimane per migliorare di squadra sotto questo aspetto e comunque oggi si è disimpegnato bene nel secondo tempo, quando ha dovuto marcare Jones da cinque.
Giulio Pasolini