Caserta, 25 ottobre 2016 – Una Juve Caserta ordinata e ben disposta sul campo riesce ad avere la meglio, senza nemmeno troppo sforzo, di una The Flexx Pistoia troppo brutta per essere vera.
La squadra toscana sostanzialmente non difende, non riesce a tenere l’avversario nemmeno sul primo palleggio, viene continuamente maltrattata in tutti i punti del campo, subisce un back-door via l’altro senza dare segni di vivacità ed intensità difensiva. Petteway ed Hawkins, le presunte bocche da fuoco di Esposito, assieme mettono in saccoccia la miseria di 7 punti, davvero troppo poco per due Usa da quintetto base. The Flexx, più in generale, si distingue per una percentuale ridicola da fuori, pari al 26,3%, per il numero pazzo di palle perse, pari a 17, segno inequivocabile della confusione che regna sovrana nell’attacco biancorosso, ed infine per i problemi derivanti dall’assenza di un lungo di ruolo che sostituisca degnamente il povero Thornton.
Caserta, dal canto suo, gioca una buona partita e porta a casa altri due punti per una classifica che fa sognare ad occhi aperti. Sosa sugli scudi, autentico folletto imprendibile sia per Moore che per Cournooh, ottimi anche Czyz e Cinciarini in uscita dalla panchina, ma per avere la meglio di questa The Flexx non sono stati necessari particolari effetti speciali
SALA STAMPA
Esposito:
“Anche stasera torno su un aspetto che speravo fosse chiaro a tutti; giochiamo a sprazzi e questo nel campionato italiano non si può fare. Le guardie devono dare di più a 360 gradi, altrimenti lo sforzo dei lunghi è inutile.
Dobbiamo lavorare per trovare continuità e sicurezza, viste l’inesperienza di alcuni giocatori nei ruoli chiave. Non bisogna fare drammi, ma darci una mossa perchè il campionato è lungo, ma neanche eterno e non aspetta nessuno”.
Juve Caserta – The Flexx Pistoia: 74-65
Parziali (22-13; 19-18; 13-19; 20-15)
Progressione (22-13; 41-31; 54-50; 74-65)
MVP: Edgar Sosa, 15 punti in 33 minuti con 4 rimbazi, 4 recuperate e 6 assist, per un sontuoso 23 di valutazione