Brescia, 5 Novembre 2016 – Quella che era da molti considerata una vera e propria sfida salvezza se la aggiudica Capo d’Orlando. La squadra di Di Carlo, seppure in emergenza estrema, gioca con il cuore, mettendo in campo tutto quello che ha e nonostante 45 minuti dove a scendere in campo sono solo 6 giocatori (più 5 minuti del giovane Galipò), i ragazzi della Betaland sono più forti degli infortuni, della stanchezza, di 5.000 tifosi che tifano solo per gli avversari, e tornano in Sicilia con i 2 punti posti in palio. Una vittoria che spinge l’Orlandina verso i piani nobili della classifica e che condanna Brescia a restare all’ultimo posto in classifica (aspettando domani i risultati di Cremona e Pesaro per capire se in solitaria o in coabitazione con qualcuno). C’è grande delusione in casa Germani alla quarta sconfitta consecutiva, e ora la classifica con cinque sconfitte su sei partite inizia a farsi davvero preoccupante. Tra le poche cose da salvare per la Leonessa è il buon esordio di Christian Burns, che seppur buttato nella mischia appena arrivato, con ancora il jet lag da smaltire e senza allenamenti nelle gambe, si è reso autore di una buona prova con 13 punti all’attivo vantando buone percentuali al tiro e dando in generale una dimostrazione del suo talento e un assaggio del contributo che potrà dare non appena sarà entrato in sintonia con i compagni di squadra e con gli schemi di coach Diana.
Un Pala George pieno in ogni ordine di posto dà il suo personale benvenuto al nuovo arrivato Burns sfoderando uno striscione che recita: “Smithers, libera i cani” riprendendo una celebre frase dell’omonimo personaggio dei Simpson’s Montgomery Burns. Si presentano al via decimate le due squadre, con la Germani Brescia costretta a rinunciare a Davide Bruttini e la Betaland Capo d’Orlando messa anche peggio che oltre ai lungodegenti Perl e Berzins deve rinunciare anche a Nicevic e a Drake Diener, che deve quindi rinviare il suo appuntamento con i 4.000 punti in serie A.
La Germani lascia il nuovo acquisto Burns in panchina e schiera Luca Vitali, Moore, Moss, Landry e Berggren. Capo d’Orlando risponde con Fitipaldo, Laquintana, Stojanovic, Archie e Delas.
Parte forte l’Orlandina che con due triple in sequenza si porta subito sul 4-8, e grazie a buone percentuali al tiro da fuori si ritrova ancora avanti 14-22 a un minuto dal termine. Solo la tripla di Landry a un paio di secondi dalla sirena impedisce alla Leonessa di chiudere con la doppia cifra di svantaggio, andando a riposo sul 18-25. Nel secondo quarto la Leonessa torna in campo col sangue agli occhi e con un parziale di 5-0 si riporta a contatto sul 23-25. Il secondo quintetto della Germani ricuce lo strappo e pareggia i conti con i siciliani a quota 30. Non molla però la Betaland, che nonostante le rotazioni ridotte all’osso conduce ancora 32-39. Il quintetto titolare di coach Diana si riporta a contatto, ma la rimonta non è comunque sufficiente per andare al riposo lungo in vantaggio, il risultato a fine secondo quarto infatti premia ancora l’Orlandina 42-43. Uno stellare Fitipaldo entra negli spogliatoi a metà partita con 17 punti all’attivo, 5 assist, 4/4 al tiro da tre e 25 di valutazione. Il terzo quarto si snocciola sul filo dell’equilibrio con la Leonessa che passa a condurre 52-49 e a metà del parziale sono ancora i padroni di casa avanti 55-54. Brescia tenta la fuga sul 61-56 ma l’Orlandina ricuce fino al 61-59. A due secondi dal termine del quarto, sull’attacco finale di Brescia, alla Betaland vengano fischiati contro in rapida sequenza un fallo antisportivo e un fallo tecnico per proteste ma Brescia non capitalizza né i tiri liberi con Bushati né l’extra-possesso e Capo d’Orlando limita così i danni andando a riposo con uno svantaggio minimo di 62-59. L’ultimo parziale prosegue sul filo dell’equilibrio e a 6 minuti dal termine è sempre Brescia a condurre 69-67. Le squadre si rispondono colpo su colpo e a due minuti dalla fine del match il divario nel vantaggio bresciano è immutato sul 74-72. Sul massimo vantaggio bresciano 77-72 un antisportivo fischiato a Michele Vitali nel minuto finale permette alla Betaland di restare in scia alla Germani 78-76. A 22 secondi dal termine Laquintana in lunetta impatta a quota 78. Con 22 secondi da giocare, l’ultimo possesso è nelle mani della Leonessa. La palla arriva nelle mani di Berggren che sbaglia l’appoggio al canestro e perde palla, con la partita che si trascina così all’over-time sul 78-78.
L’over-time si apre con due triple di Archie e Fitipaldo e con Capo d’Orlando che fugge sul 79-84. Le triple dei fratelli Vitali e il quinto fallo di Laquintana, costretto ad uscire, riportano la Germani avanti 85-84 ma è sempre un provvidenziale Fitipaldo dalla lunetta a riportare avanti l’Orlandina 85-86. A 40 secondi dal termine è ancora avanti la Betaland 87-88 finchè Burns non infila il 89-88 per Brescia. A 7 secondi dal termine l’Orlandina ha in mano la palla della vittoria che non sbaglia con Delas per il 89-90 in favore di Capo d’Orlando con una splendida e rapidissima rimessa in back-door per il centro croato. Con 6 secondi da giocare è ora Brescia ad avere l’occasione per chiudere i conti ma la Germani perde incredibilmente la palla e la partita 89-90.

Brescia-Capo d’Orlando, risultato finale
SALA STAMPA
ANDREA DIANA: “Siamo arrabbiati, delusi, mi dispiace per i nostri tifosi, per la squadra, e per i ragazzi che hanno dato tutto quello che potevano. Non siamo stati concreti nel chiudere la partita e nei finali punto a punto poi dipende dagli episodi. Non dovevamo arrivare a giocare punto a punto. C’è grande amarezza perché venivamo da tre sconfitte consecutive, giocavamo in casa nostra. Burns è arrivato da due giorni ed è stato spremuto anche troppo per la sua attuale condizione. Perdere una partita così fa arrabbiare tutti, ora abbiamo inserito un nuovo giocatore e cresceremo di livello e di intensità. Ora abbiamo due trasferte consecutive, noi dobbiamo continuare a lavorare duro e speriamo di avere tutti i ragazzi a disposizione ”.
GENNARO DI CARLO: “Prima della partita ho mandato un messaggio al nostro presidente e gli avevo detto che in caso di vittoria l’avrei dedicata a lui, e così voglio fare, dedicandola a Enzo Sindoni e a suo figlio, che mi hanno dato questa grande opportunità di allenare in serie A1. Questa vittoria è arrivata in un momento di grande difficoltà da parte nostra perché noi siamo venuti qui senza Diener, senza Nicevic, senza Perl e Berzins. Non mi rendo ancora conto di quello che siamo riusciti a fare. Abbiamo dato la dimostrazione di essere un grande gruppo, i ragazzi vanno ringraziati perché non mollano mai anche quando siamo in difficoltà. Siamo stati condizionati dai falli e dalla stanchezza. Il canestro decisivo nel supplementare dalla rimessa è la dimostrazione che abbiamo buoni giocatori. Da martedì dovremo ricominciare a sudare e a lavorare per preparare una partita difficile come sarà quella contro Cremona. Un applauso ai tifosi di Brescia che hanno sempre sostenuto e tifato con entusiasmo, vi seguo dall’anno scorso quando eravate in A2 ed avete creato un grande entusiasmo attorno alla squadra”.
ALESSANDRO CITTADINI: “E’ una partita che fa male perdere perché giocavamo in casa e perché loro erano non nelle condizioni migliori, con tanti giocatori fuori. Loro paradossalmente sono venuti qui senza pressione perché se avessero perso nessuno poteva dire nulla, sono arrivati liberi mentalmente, solo con la voglia di dare tutto in campo e provare a vincere. Noi ora dobbiamo allenarci forte e iniziare ad andare a vincere anche in trasferta”.
Germani Basket Brescia Leonessa – Betaland Capo d’Orlando 89-90
Parziali: (18-25; 24-18; 20-16; 16-19; 11-12);
Progressione (18-25; 42-43; 62-59; 78-78; 89-90)
Tabellini: http://web.legabasket.it/game/66736/germani_basket_brescia-betaland_capo_d_orlando-89:90
MVP: Bruno Fitipaldo, tiene a galla l’Orlandina nei momenti di sofferenza, mette le triple quando servono disperatamente i punti ai siciliani per restare a contatto con l’avversario che tenta la fuga. Mette in ritmo i compagni in maniera costante come testimoniano i 10 assist a referto che unitamente ai 33 punti con percentuali quasi perfette al tiro (4/6 da due, 6/8 da tre, 7/8 ai tiri liberi) gli frutta un pazzesco 44 di valutazione. Coach Diana ha provato a mettere chiunque a difendere su di lui, con il medesimo vano risultato. L’impressione è quella di avere di fronte un giocatore interessante da vedere anche a livelli più alti come ad esempio in Eurolega, in cui non sfigurerebbe di certo.
WVP: Jared Berggren, è l’uomo in più per Capo d’Orlando, riesce nell’impresa di perdere palla nel possesso decisivo del tempo regolamentare dopo aver sbagliato l’ennesimo canestro a due passi dal ferro e trascinando così la partita all’over-time che porta la sconfitta alla Germani. Degna ciliegina sulla torta dopo una partita in cui si è trascinato per il campo sbagliando tutto quello che poteva sbagliare: impreciso al tiro, molle a rimbalzo, incapace di ricevere anche i passaggi dai compagni di squadra.
Andrea Buffoli