Pesaro – La Consultinvest ritorna alla vittoria dopo quattro partite e lo in maniera del tutto meritata con una partita che, oltre ad essere importante per i due punti, ha messo in mostra doti fino ad ora nascoste della squadra e quei miglioramenti a livello di collettivo e di carattere che erano stati invocati in queste settimane.
La vittoria, in effetti, non è arrivata per mano dei soliti, ovvero Jones e Nnoko a fare la voce grossa sotto i tabelloni, ma degli esterni, con l’ex Ceron sugli scudi, e del tanto discusso Zavackas, finalmente grimaldello vincente nello scardinare le difesa avversarie con il suo tiro piazzato.
L’Umana ha rincorso per quasi tutta la partita e ha avuto anche la possibilità di portare a casa la partita con il suo maggiore tasso di esperienza e di classe ma ha pagato una prestazione molto altalenante in cui, ai più rari momenti di trance agonistica, si sono alternate lunghe pause, soprattutto quando non erano in campo Tonut e Peric.
La curiosità statistica viene dal fatto che la Consultinvest, per una volta, ha vinto la partita soccombendo a rimbalzo ma trovando un’inaspettata precisione al tiro da tre, laddove Venezia, prima in campionato in questo fondamentale, questa sera è stata piuttosto carente.
Come preannunciato Bucchi decide di lanciare Zavackas nel quintetto base al posto di Nnoko; la scelta, come si vedrà, si rivelerà vincente, anche se in avvio il lituano patisce la maggiore fisicità degli avversari e se, più in generale, la Consultivest soffrirà a rimbalzo per tutta la partita.
L’Umana lascia Tonut in panchina, alle prese con i postumi di una contrattura, e al suo posto nello starting five c’è Bramos.
Avvio piuttosto contratto: le due squadre faticano a segnare e, tolte le due triple iniziali di Fields e Bramos, dopo quasi tre minuti si è ancora sul 5-3 per i padroni di casa.
Pesaro fatica superare la pressione sul perimetro, ma anche Venezia accusa grosse difficoltà nella costruzione del gioco, giungendo spesso a palle perse o a conclusioni ad alto coefficiente di difficoltà.
Coach De Raffaele comincia la sua girandola di cambi ma non riesce a trovare il bandolo della matassa e così a metà frazione arriva il break per i padroni di casa; mentre l’Umana continua a litigare con il ferro, Harrow e Fields (13 punti suoi 17 totali del primo quarto per loro) riescono finalmente a rompere la difesa avversaria con le loro incursioni.
Dal 9-8 di metà frazione la Consultinvest si issa così sul 17-10 ma poi, nel finale, concede quattro punti evitabili e l’Umana si ritrova con un passivo accettabile (17-14).
Al ritorno in campo le squadre trovano finalmente il ritmo partita e lo spettacolo diventa più gradevole; De Raffaele sembra avere pescato il jolly con l’ingresso di Tonut che, per qualche minuto sembra letteralmente inarrestabile per la difesa avversaria, ma anche Bucchi troverà una validissima bocca di fuoco in Ceron, sempre molto “caldo” quando si tratta di segnare alla sua ex squadra.
La sfuriata di Tonut porta comunque gli ospiti sul -1 (24-23), ma poi la Consultinvest riesce ad evitare il sorpasso con una tripla di Zavackas che spegne subito i propositi di difesa a zona da parte degli avversari.
Sarà l’inizio di un parziale complessivo di 14-2 che porterà la Consultinvest al massimo vantaggio sul 38-25 e che vede appunto Ceron come ispiratissimo protagonista con i suoi 11 punti segnati nel secondo quarto; il pubblico di casa sembra esaltarsi ma poi, purtroppo per Pesaro, il finale di quarto ricalca quello precedente con la Consultinvest a regalare nel finale canestri evitabili e l’Umana, a dire il vero, a trovare anche una tabellata fortunosa che la fa chiudere ancora a distanza di sicurezza sul -5 (41-36).
Il ritorno in campo morbido della Consulnvest permette all’Umana di proseguire nel suo break che, a cavallo dei due tempi, recita un 11-0 che riporta gli ospiti in vantaggio sul 41-42, prima che una tripla di Zavackas riporti immediatamente in vantaggio i padroni di casa.
Ancora l’ala lituana tiene a galla i suoi con un’altra tripla, ma poi i padroni di casa accusano oltre misura la verve di Tonut, la cui presenza in campo sembra trasformare i veneziani; il figlio d’arte, ben spalleggiato da Peric, è i, protagonista del momento migliore dell’Umana, che si concretizza con un +5 poco oltre la metà del quarto.
Il momento per la Consultinvest è preoccupante ma poi, con il ritorno in panchina del figlio d’arte, i lagunari si spengono di nuovo e così, tra palle perse e difese a zona mai efficaci, la Consultinvest ritorna in gara; sono 5 punti in fila di Thornton a riportare la sfida in parità a quota 55 a 1 minuto dalla fine, dopodichè si va all’ultimo riposo in sostanziale equilibrio sul 57-58.
Al rientro in campo va in onda l’apoteosi dell’ex, con Ceron ad infiammare la platea con due incredibili triple che danno ai suoi il +5; la Consultinvest ed il suo pubblico si esaltano e volano fino al +8 (67-59) e poi, poco dopo la metà del tempo sono ancora sul + 7 (71-64), prima che McGee non decida di mettersi in proprio e di firmare la rimonta ospite con 10 punti in fila.
A 2.50 minuti dalla fine, quando Bucchi si vede costretto a chiamare time out, l’Umana è avanti 74-73, ma poi al ritorno in campo i ragazzi riescono a ribaltare l’inerzia buttando il cuore oltre all’ostacolo; un paio di difese alla morte impediscono ai veneziani di trovare la via del canestro e intanto, dall’altra parte, tre liberi di Zavackas ed Harrow ridanno un seppur minimo margine di vantaggio ai biancorossi.
Il momento cruciale arriva però con la tripla centrale di Zavackas che, 30 secondi dalla fine, dà il +5 ai suoi (79-74), manda il delirio il pubblico di casa e fa sciogliere anche il glaciale lituano con un gesto d’esultanza.
L’Umana non si dà ancora per vinta ma praticamente non riesce più a segnare dal campo, mentre dall’altra parte i liberi di Ceron ed Harrow mettono al sicuro la vittoria della Consultinvest.
Consultinvest Pesaro – Umana Venezia 84-78
Parziali (17-14; 24-22; 16-22; 27-20)
Progressione 17-14; 41-36; 57-58
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66733/consultinvest_pesaro-umana_reyer_venezia-84:78
Mvp: dispiace non poter coronare la grande prestazione di Ceron con questo platonico premio, ma non si può non celebrare la trasformazione da brutto anatroccolo in cigno di Zavackas, autore, oltre che di 16 punti con l’83% al tiro, di una partita di grande abnegazione in crescendo nel corso di tutta la partita
Wvp: Haynes è stato 32 minuti in campo, forse un po’ troppi, visto il 2/12 al tiro e praticamente nessun’altra voce statistica di rilievo
Spogliatoi
Bucchi: sono ovviamente contento perché i ragazzi si impegnano molto in allenamento e hanno sempre lottato in queste settimane, fatta eccezione per l’incidente di percorso di Sassari. Sono particolarmente contento del fatto che oggi abbiamo avuto cinque giocatori in doppia cifra e pur avendo avuto un Jones con soli 6 punti; è un dato importante perché vuole dire che stiamo riuscendo a distribuire meglio le responsabilità offensive e che i ragazzi stanno seguendo la strada giusta. E’ chiaramente una vittoria che ci dà molto morale e che ci deve dare la spinta per continuare a lavorare così.
De Raffaele: vanno fatti i doverosi complimenti a Pesaro, che ha giocato con rabbia ed agonismo, come d’altra parte ci aspettavamo dopo quattro partite perse. Noi, nonostante ci attendessimo questo atteggiamento, abbiamo ancora una volta giocato a sprazzi, iniziando in maniera soft, recuperando bene nel terzo quarto ma poi commettendo tante ingenuità che non sono ammissibili da giocatori di questo livello. Al di là degli innegabili meriti di Pesaro, ci sono stati anche degli evidenti demeriti nostri e questa è stata una cosa che mi ha fatto arrabbiare molto.
Giulio Pasolini