ROSETO VA IN FUGA, PIACENZA E FERRARA FANNO POKER
Non smette di sorprendere Roseto, che macina un’altra vittoria, infliggendo la prima delusione interna stagionale alla Unieuro Forlì. Gli Sharks continuano a volare sulle ali di quello che, per ora, è senza ombra di dubbio il miglior giocatore del campionato, non a caso nominato MVP del mese di ottobre per il girone Est. Parliamo ovviamente di Adam Smith che cuce 29 punti pur in una giornata piuttosto storta al tiro (9/23) trascinando nuovamente la squadra di Emanuele Paolantonio, giunta alla quinta vittoria in sei giornate che equivale al primo posto in solitaria, anche in conseguenza del rinvio della partita tra Virtus Bologna e De Longhi Treviso. Gli abruzzesi si mettono in tasca la partita nel terzo quarto. Dopo essere andati all’intervallo sotto di cinque lunghezze (36-31), al rientro in campo praticamente non c’è gara con Forlì che smarrisce la via del canestro mentre Smith e il resto delle truppa prendono fuoco, registrando un parziale di 24-8 che risulterà vincente. Roseto vince imponendo la propria stazza sotto canestro (46-32 a rimbalzo con 16 palloni catturati sotto i ferri avversari), forte anche della prima presenza nello starting five di Brandon Sherrod autore di un discreto esordio con 12 punti e 7 rimbalzi. La cosa che sorprende di più degli Sharks è che finora hanno giocato senza un americano e, nonostante tutto, le prestazioni sono rimaste di altissimo livello. Ora che il roster è definitivamente al completo non si vede quale possa essere il limite per questa squadra. Perde la chance di rimanere nel gruppo delle seconde Forlì, invece, a cui è fatale l’astinenza di punti nella terza frazione, dovuta anche a un attacco che al di fuori di Blackshear (25+6) e Vico (18 punti) non ha avuto grandi alternative, se non qualche fiammata di Crockett (12 e 8 rimbalzi).
L’altra squadra del momento è sicuramente Piacenza. Gli emiliani, dopo un inizio di stagione che aveva fatto preoccupare più d’uno ora sono in una striscia positiva che non sembra volersi arrestare. Sabato, nell’anticipo casalingo, è arrivata la quarta vittoria consecutiva conquistata su Jesi al termine di una partita pazza, vissuta di parziali continui, con l’Assigeco a scappare nel primo e nel terzo quarto, salvo subire i recuperi degli ospiti abili a rientrare in partita sempre. Poi le triple di Borsato sembravano chiudere i conti a qualche manciata di minuti dal termine, spingendo i suoi al +10, ma un mix di ingenuità e la voglia di non mollare di Jesi riapriva incredibilmente i giochi negli ultimi secondi, con l’Aurora che addirittura prima sbagliava la tripla del sorpasso con Benevelli e poi finiva per mangiarsi le mani per l’1/2 di Battisti dalla lunetta praticamente sulla sirena che condannava la squadra di Damiano Cagnazzo a una sconfitta di un solo punto davvero amara. Per l’Assigeco la svolta continuano a segnalarla le prestazioni del duo Hasbrouck-Jones, che ora stanno giocando all’altezza di quanto sperato dalla dirigenza: 25 punti, 7 assists e 6 recuperi il primo, 13, 7 rimbalzi, 3 stoppate e altrettanti assists e recuperi il secondo. Bene anche Raspino con 16 punti e 5 assists, mentre si conferma pedina fondamentale Stefano Borsato, che dalla panchina con le sue triple ha già lasciato il segno più volte. Non a caso il suo contratto a gettone è stato rinnovato fino a fine campionato, nonostante il rientro di Matteo Formenti, che proprio sabato ha esordito (11’, 3 punti). Terzo stop consecutivo per Jesi, che vede spegnersi definitivamente l’entusiasmo dei primi venti giorni costellati solo di vittorie. Certo, il cammino della squadra marchigiana resta assai positivo fino ad ora e certamente in linea con le aspettative migliori, ma per come è maturata questa sconfitta resta l’amaro in bocca. La doppia chance nel finale di portarsi a casa, o quanto meno al supplementare, una partita giocata quasi sempre di rincorsa rischia di lasciare scorie negative a livello psicologico a una squadra che non ha avuto paura di giocarsela a viso aperto su un campo tutt’altro che semplice. Andrea Benevelli è stato il grande protagonista, chiudendo con 29 punti e 6 rimbalzi la sua gara, con Bowers e Davis che hanno portato il solito sostanzioso contributo (42 punti, 10 rimbalzi, 14 assists in coppia). Non è bastato e ora il doppio turno casalingo, non semplice, con il duo bolognese Fortitudo-Virtus deve essere un’opportunità di ripartenza da sfruttare.
Dice quattro in fila anche Ferrara, corsara al Pala Ruggi di Imola grazie a una tripla sulla sirena di Matias Ibarra che mette fine a un derby combattuto a avvincente. L’Andrea Costa, dopo aver trovato il primo successo stagionale contro Verona, si ferma sul più bello: a 13” dal termine un finalmente decisivo Travis Cohn (30 punti e 12/18 al tiro) sembrava aver piazzato la zampata decisiva per gli imolesi che però hanno dovuto alzare bandiera bianca proprio quando ormai sembrava fatta. La Bondi ha avuto una grande partita da Francesco Pellegrino, MVP dei suoi con 16 punti, 4 rimbalzi, 3 stoppate e una partita di grandissima solidità, affiancata dal solito Terrence Roderick (20, 8 rimbalzi, 4 recuperi, 5 assists) e da un discreto Bowers (16 punti). Dopo la vittoria rocambolesca con la Virtus Bologna di domenica scorsa, altri due punti pesantissimi in classifica per Tony Trullo e il suo staff. Ancora una delusione per Imola, invece, che, in effetti, fuori dai numeri di Cohn, ha avuto poco dagli altri (doppia cifra solo per Ranuzzi con 10 punti).
TRIESTE FERMA LA CORSA DI RAVENNA, MANTOVA A VALANGA SULLA FORTITUDO
Grande vittoria per l’Alma Trieste, che riesce a fermare Ravenna, una delle squadra più in forma delle ultime settimane. I ragazzi di Dalmasson sono riusciti nell’impresa, non solo di vincere, ma anche di farlo forzando i romagnoli a giocare ai loro ritmi, imponendo la difesa e togliendo agli avversari quella vena offensiva che li aveva resi ingiocabili nelle ultime settimane. E dire che la partita, in avvio, si era messa anche molto male per i padroni di casa triestini finiti subito sotto 9-20. Una partenza che sembrava ricalcare in pieno l’andazzo delle ultime vittorie dell’Orasì. Trieste, però, a quel punto si è ricomposta, ha serrato i ranghi in difesa e in attacco si è fatta trascinare dal duo Green-Parks (39 punti sui 74 di squadra), rimontando a portandosi in vantaggio. Ravenna ovviamente non è stata a guardare e a 10’ dalla fine sembrava aver ripreso in mano l’inerzia della partita, chiudendo il terzo quarto avanti 58-52. Ma l’ultimo quarto si è rivelato una battaglia punto a punto chiusa da un’azione confusionaria e anche fortunata di Trieste, che prima ha rischiato di perdere palla, salvo recuperarla, trovando la difesa avversaria sbilanciata. L’air ball di Prandin, così, è stato trasformato in un alley-oop schiacciato da Green a 8” dalla sirena e sull’ultima azione Marks, francobollato, non è riuscito a mandare la gara al supplementare. Per la squadra di Antimo Martino (miglior allenatore del mese di ottobre per il girone Est) non è bastata la grande prestazione di Taylor Smith, autore di 20 con 9 rimbalzi e 32 di valutazione, contro una difesa che ha forzato 22 palle perse e tolto letteralmente il tiro pesante ai giallorossi: solo 9 tentativi in tutto l’incontro, contro i 17 presi in media e segnati col 41%.
Non ha avuto problemi, invece, l’attacco di Mantova, che ha dilagato contro la Fortitudo Bologna in particolare nel primo tempo, dove LaMarshall Corbett ha fatto il bello e il cattivo tempo: 26 alla fine i punti per la guardia USA, con cinque triple a segno, in una giornata dove la Dinamica Generale, di squadra, ha tirato 13/27 da dietro l’arco. La Kontatto è stata letteralmente tramortita nei primi 20’ in cui gli avversari hanno toccato vantaggi anche oltre i 20 punti. Gli uomini di Bonciolli (senza Mancinelli) sono apparsi molli in difesa e svagati in attacco, dove il solo Leonardo Candi ha mostrato, invano, la via: 31 punti e 11/16 al tiro per il ragazzo di casa F. Con il punteggio sul 60-44 all’intervallo Bologna, nella ripresa, ha provato qualche tentativo di rimonta, scendendo anche sotto la doppia cifra di scarto, ma senza mai dare l’impressione di poter riaprire davvero la gara. Per Mantova 15 punti di Amici, 14 Daniels, 13 Casella e 12 Candussi, mentre per Bologna (che dalla prossima partita dovrebbe inserire lo sloveno Nikolic al posto di Roberts), al di fuori di Candi, si salva Knox con 17 punti e 8 rimbalzi.
VERONA RISCHIA MA SUPERA RECANATI IN EXTREMIS, TUTTO FACILE PER UDINE CON CHIETI
Rischia il suicidio la Tezenis Verona, in casa contro Recanati. I veneti prima sembrano poter controllare agevolmente la gara (partenza 20-7, +12 ancora all’intervallo), salvo subire il rientro dei marchigiani e ricadere in un odi quei vortici che hanno contraddistinto l’inizio negativo di campionato per i gialloblù. Con l’attacco completamente inceppato (42 punti nel primo tempo, 25 nel secondo) i ragazzi di Frates si sono visti mangiare tutto il proprio vantaggio nella terza frazione da una Ambalt in fiducia, che nell’ultimo quarto ha anche provato a mettere la freccia per andare a vincere. Loschi (16 punti), Reyndols e Sorrentino (14 a testa) hanno spinto l’attacco, ma sul più bello, dopo che capitan Pierini con una tripla aveva dato il vantaggio ai suoi a un minuto dal termine, una palla persa sanguinosa proprio di Sorrentino ha lanciato il contropiede di Frazier (12 punti, 13 a testa per Portannese e Robinson), che ha appoggiato il canestro decisivo. Sull’ultima azione, infatti, ne lo stesso Pierini, ne Bader sul rimbalzo offensivo sono riusciti a ribaltare nuovamente la situazione, condannando l’Ambalt alla sconfitta e all’ultimo posto in compagnia di Imola.
Decisamente migliori le quotazioni di Udine, invece, che vince con autorità la partita casalinga con Chieti. Dopo un primo quarto di studio, gli uomini di Lino Lardo hanno preso in mano la partita senza mai perderne il controllo e vincendo con largo scarto. Allan Ray, pur senza mira da tre (1/8), ha dimostrato di aver già preso in mano la squadra con 22 punti in 27’, e buona è stata anche la prestazione di Riccardo Castelli, al season high con 18 punti e 5 rimbalzi. Seconda sconfitta consecutiva, invece, per Chieti, che domenica prossima, tra l’altro, avrà un match chiave contro una diretta concorrente per la salvezza come Imola. Per gli abruzzesi buca la partita Trae Golden, fermo a 5 punti con 2/11 al tiro, e tutto l’attacco si ferma (24/60 dal campo). Doppia cifra solo per Cade Davis con 15 punti e Chris Mortellaro con 13.
RISULTATI
Assigeco Piacenza Aurora Basket Jesi 89 – 88
A. Costa Imola Bondi Ferrara 80 – 82
Alma Trieste OraSì Ravenna 74 – 72
Dinamica Generale Mantova Kontatto Bologna 93 – 84
Unieuro Forlì Roseto Sharks 69 – 78
G.S.A. Udine Proger Chieti 79 – 64
Tezenis Verona Ambalt Recanati 67 – 66
Segafredo Bologna – De Longhi Treviso [Sarà recuperata il 16/11/2016]
CLASSIFICA
Roseto Sharks 10
OraSì Ravenna 8
Bondi Ferrara 8
Assigeco Piacenza 8
De Longhi Treviso 8 (1 partita in meno)
G.S.A. Udine 6
Aurora Basket Jesi 6
Kontatto Bologna 6
Tezenis Verona 6
Unieuro Forlì 6
Segafredo Bologna 6 (1 partita in meno)
Alma Trieste 4
Dinamica Generale Mantova 4
Proger Chieti 4
A. Costa Imola 2
Ambalt Recanati 2
Nicolò Fiumi