Domenica da incubo per l’Unieuro, che al PalaTrieste incassa una severissima sconfitta per mano dei padroni di casa dell’Alma, in una gara in cui i biancorossi romagnoli non sono mai scesi in campo. Trieste, infatti, ha messo la parola ‘fine’ sulla contesa già nel corso del primo quarto di gioco, quando, dopo il canestro ‘rompi-ghiaccio’ di Rotondo, per l’Unieuro si è aperta una ‘voragine’ di 9 interminabili minuti in cui gli uomini di coach Garelli non sono riusciti a trovare la ‘retina’ in alcuna maniera. Proprio in questo frangente, dunque, Trieste ha piazzato il parziale decisivo che ha fatto pendere la bilancia del match dalla propria parte, un secco 25-0 che testimonia alla perfezione la totale supremazia dei giuliani sugli avversari, in quello che forse è il punto più basso della giovane ‘esistenza’ della Pallacanestro 2.015
Un ko davvero senza appello quello in terra giuliana per Ferri e compagni. L’Unieuro è infatti apparsa una squadra totalmente in balia dell’avversario, mai in grado di mostrare un minimo segnale di reazione alle ripetute sortite triestine quantomeno dal punto di vista emotivo, con gli uomini di coach Dalmasson che per tutto il corso della partita hanno avuto vita facilissima a costruire un successo mai in discussione. Il punto di ‘svolta’, nel corso della prima frazione, va sicuramente ricercato in una fase difensiva eccessivamente ‘morbida’, incapace di contenere le spettacolari incursioni a canestro dell’accoppiata Parks-Green (57 i punti messi a segno dai due soli americani). Dall’altra parte del campo, a onor del vero, anche la manovra offensiva è parsa totalmente priva di una chiara idea di gioco da opporre all’intensità triestina: le 8 palle perse dal solo Blackshear (ben 22 quelle totali) ne sono una chiarissima testimonianza.
Sconfitta, per l’Unieuro, arrivata con estrema puntualità in uno dei momenti più delicati della stagione, in un contesto di estrema emergenza dal punto di vista ‘fisico’ che coincide anche con la complicata trasferta in casa della Fortitudo. Oltre alla rabbia per il risultato ‘duro e puro’, resta senz’altro l’amaro in bocca per il buon numero di tifosi forlivesi giunti in clima ‘festoso’, i quali non si sarebbero certamente aspettati una prestazione del genere dai propri beniamini. Per tutto l’ambiente biancorosso, dunque, non rimane che buttarsi alle spalle la debacle del PalaTrieste, compattandosi come non mai in vista della trasferta a Bologna di domenica prossima. In gare del genere, del resto, le motivazioni non mancano mai.
Il coach di casa Eugenio Dalmasson analizza così la gara:
“Siamo stati bravi a mettere in pratica il tanto lavoro fatto in settimana e soprattutto a non alzare mai il piede dall’acceleratore anche quando, dopo il primo periodo, tutto andava per il verso giusto”.
Altrettanto lucida anche l’analisi d.s. ospite Mimmo Giroldi:
“Trieste ci ha soverchiato su ogni aspetto del gioco, è una sconfitta incommentabile. Teniamo a scusarci con quei tifosi che si sono sobbarcati quasi 800km per vedere questo tipo di partita. Le 3 vittorie nei primi 4 match iniziali forse hanno illuso l’ambiente circa il nostro valore, d’altro canto queste 3 sconfitte, inclusa questa, che fa decisamente male, non ci devono abbattere. Sappiamo che quella di domenica prossima è una gara sentita dalla città: non sarà certo facile ma dobbiamo lavorare sodo per far passare questo momentaccio”.
Pallacanestro 2004 Trieste – Unieuro Forlì 103-74
Parziali: 25-5; 55-31; 80-55
Pallacanestro 2004 Trieste: Pecile 10, Prandin 6, Parks 28, Green 29, Da Ros 12; Bossi 8, Baldasso 2, Coronica 6, Ferraro 2, Gobbato, Simioni, Pipitone. All.: Dalmasson.
Unieuro Forlì: Ferri, Vico 12, Blackshear 16, Crockett 24, Rotondo 5; Bonacini 5, Paolin 2, Infante 4, Thiam 6; Pierich ne, Del Zozzo ne. All.: Garelli.