SASSARI – La Sidigas Avellino sbanca il PalaSerradimigni con il punteggio di 70-75, al termine di una partita decisa negli ultimi minuti con le giocate di Thomas e Randolph. Per la squadra di coach Sacripanti la vittoria arriva a cancellare la sconfitta casalinga di domenica scorsa contro Reggio Emilia. Gli irpini hanno messo a nudo tutti problemi attuali del roster costruito in estate da Federico Pasquini e dal presidente Stefano Sardara. Preoccupa molto in casa sassarese la difficoltà nella gestione del gioco nei momenti topici del match oltre alla ormai imbarazzante inferiorità a rimbalzo. Lascia inoltre qualche dubbio la gestione delle rotazioni dei giocatori, con Federico Pasquini che ha tenuto in campo Rok Stipcevic per oltre trentuno minuti. Il croato è arrivato a gestire le ultime azioni in chiara difficoltà fisica, oltre a non essere riuscito, per tutto l’arco del match, a mettere in ritmo i compagni. Splendida la coreografia organizzata prima della palla a due dal gruppo “Orgoglio Biancoblu” con migliaia di bandiere con i quattro mori e la partecipazione dei Tenores di Bitti “Mialinu Pira”.
LA PARTITA
Pasquini presenta in quintetto Gabriel Olaseni al posto di Tau Lydeka con l’obiettivo di contrastare la fisicità di Kyrylo Fesenko. Chiavi del gioco in mano a Johnson-Odom con l’obiettivo di mettere subito in ritmo Carter, Savanovic e Lacey. Sacripanti non cambia e presenta Joe Ragland in cabina di regia con il supporto di Levi Randolph. Sotto le plance il totem Fesenko con l’esperienza di Leunen e la freschezza di Adonis Thomas. Avellino parte con il botto e dopo tre minuti Pasquini è costretto al time out sul punteggio di 0-10. I primi due punti sassaresi arrivano con due liberi di Johnson-Odom. A metà periodo Avellino conduce ancora sul 6-12 con sacripanti che inizia le rotazioni con l’ingresso di Severini. Quest’ultimo risponde alla tripla di Johnson-Odom (9-15). L’ingresso di Cusin al posto di Fesenko porta Sassari a cercare di servire più sotto canestro i propri lunghi. Avellino chiude avanti il primo quarto sul punteggio di 16-24.
Nel secondo quarto Sassari esce dai blocchi fortissima, piazza un parziale di 9-0 e per la prima volta si porta a condurre il match (25-24). Il PalaSerradimigni è una bolgia e gli irpini non trovano più il canestro. Sassari non riesce nell’immediatezza ad approfittare e a metà quarto si è in perfetta parità a quota 27. I padroni di casa piazzano un altro break di 8-0 (35-27) e Avellino accusa qualche difficoltà. Si vola verso l’intervallo lungo con Sassari che riesce a tenere sei punti di vantaggio (41-35) subendo il canestro da sotto di Joe Ragland allo scadere.
Al rientro dall’intervallo lungo i biancoblu toccano ancora il +8 (43-25) con un canestro di un Lacey notevolmente sotto tono. Fesenko continua a essere padrone incontrastato del pitturato e a metà periodo Avellino ha già ricucito lo strappo (45-44). Sassari continua ad affidarsi alle conclusioni estemporanee di Rok Stipcevic che con molto orgoglio riesce a trovare il canestro, ma non riesce a sviluppare trame di gioco che coinvolgano i propri compagni. Si va allo sprint dell’ultimo quarto con la Dinamo avanti di due sole lunghezze (55-53).
Le paure di Pasquini della vigilia, che chiedeva ai suoi di non portare Avellino al finale punto a punto, iniziano subito a concretizzarsi. Time out e Avellino che impatta a quota 58 con la schiacciata di Randolph. Thomas e Randolph sembrano immarcabili e Sassari fa una fatica immane per cercare di restare agganciata nel punteggio. A poco più di due minuti dalla sirena, Rok Stipcevic sbaglia una conclusione da oltre l’arco presa completamente fuori ritmo e subisce, nell’azione successiva, la stoppata di Randolph. Time out necessario per Pasquini e Avellino in possesso dell’inerzia del match. Thomas mette la firma sulla vittoria con il canestro da tre che porta i suoi sul +6 (65-71). Nell’ultimo minuto l’ex Marco Cusin mette anche il suo mattoncino con una fortunosa conclusione e i due tiri liberi finali. Si chiude sul punteggio di 70-75 con il pubblico del PalaSerradimigni molto deluso e lo spicchio della tifoseria irpina in festa.
SALA STAMPA
Pino Sacripanti
Sono particolarmente contento perché siamo riusciti a vincere questa partita dopo la sconfitta contro Reggio Emilia. I ragazzi hanno fornito una prestazione di sostanza, anche se sinceramente abbiamo rischiato di compromettere la partita nel secondo quarto. Malgrado fossimo andati sotto, non li abbiamo mai fatti scappare e questo ci ha permesso di giocarci il match. La quantità e la qualità del gioco nel terzo e quarto periodo ci hanno dato la possibilità di riprendere bene in mano la gara. Stipcevic ci stava mettendo in difficoltà, ma la scelta di mettere dentro due lunghi, cosa che in genere non facciamo, per impedirgli di tirare da tre, ci ha permesso di contenerlo. Vincere a Sassari è sempre importante perché è una squadra solida e pericolosa, ma per noi questa partita aveva un significato particolare dopo la sconfitta contro Reggio Emilia, per ritrovare fiducia e per rimanere agganciati alla testa della classifica.
Federico Pasquini
Nell’approccio iniziale non eravamo pronti e senz’altro avevamo ancora scorie dalla gara contro il Besiktas. Non abbiamo ancora la capacità di ripartire, non siamo abbastanza forti mentalmente. Abbiamo fatto buone esecuzioni offensive, ma con cattive conclusioni. A livello difensivo abbiamo fatto bene ma con tanti errori. La bravura di Avellino e la precisione al tiro ci hanno fatto perdere la fiducia nelle fasi decisive del match. Ci manca ancora qualcosa, dobbiamo riuscire a tenere e a essere più forti mentalmente nel momento in cui si decide la partita. Quando non facciamo canestro, tendiamo a deprimerci un po’ mentalmente, e questa è secondo me una scimmia che ci trasciniamo dai finali punto a punto. Oggi nel momento decisivo è bastata una giocata un po’ fortunata per scoraggiare i ragazzi. Questo non va bene, una squadra come la nostra non se lo può permettere. Il fatto che giochiamo tra 48 ore ci farà bene e sono convinto che, al di là delle analisi e delle strategie, tornare in campo sia la cura migliore per ritrovare durezza mentale.
Jack Devecchi
Siamo partiti contratti e abbiamo concesso un parziale importante. Siamo stati bravi a rientrare e a prendere il controllo. Forse avevamo ancora un po’ in mente la sconfitta dolorosa di martedì. Quello che in questo momento ci sta facendo più male è che forse non viviamo con abbastanza fiducia i finali punto a punto. Dobbiamo cercare di mantenere la concentrazione per tutti i 40 minuti ed evitare i black out che poi paghiamo sempre molto cari. Da domani saremo di nuovo in palestra, cancelleremo tutto e continueremo a lavorare per prepararci alle prossime gare con un obiettivo su tutti, cioè essere più costanti nell’arco della partita.
Dinamo Banco di Sardegna Sassari – Scandone Sidigas Avellino 70-75
Parziali: 16-24; 25-11; 14-18; 15-22.
Progressione: 16-24; 41-35; 55-53; 70-75.
MVP: Adonis Thomas. Fisicamente incontenibile. A tratti domina letteralmente su entrambi i lati del campo. Nei momenti decisivi del match è sempre presente nel quintetto. Chiude con 21 punti e annulla Carter. Nota anche per Levi Randolph autore della stoppata su Stipcevic che ha deciso definitivamente il match.
MARCO PORTAS