Cremona, 20 novembre 2016 – La Vanoli Cremona, con il nuovo arrivato Harris all’esordio in campo e Matt Carlino presentato in sala stampa prima dell’incontro, gioca una partita fatta di coraggio, intensità, voglia e grande intelligenza. Purtroppo tutto questo non basta a portare a casa il risultato contro gli imbattuti Campioni d’Italia di Milano ma è un segnale forte che la squadra ha dato, il segnale di essere sulla strada giusta per invertire la rotta. La cronaca: dopo un avvio equilibrato Milano prova a mettere la testa avanti ma la Vanoli, anche grazie al buon impatto di Paul Harris, resta a contatto e si porta per la prima volta in vantaggio a 1 minuto e 40 secondi dall’intervallo lungo (36-35).
Un canestro annullato sulla sirena a Holloway lascia Milano in vantaggio di un punto (38-39), punto subito recuperato con il tiro libero che da l’avvio alla ripresa, concesso per fallo tecnico fischiato all’allenatore ospite Cancellieri prima della pausa. Cremona continua a giocare con grande intensità, grazie anche ai suoi giovani italiani, Mian, Amato, Gaspardo e Biligha. Prova ad allungare al 34′ (61-54) ma un 8-0 di parziale degli ospiti ribalta l’inerzia. La Vanoli ha ancora la forza di recuperare sul 70 pari a 58 secondi dal termine ma gli ultimi possessi sorridono a Milano che la chiude 72-76.
I PROTAGONISTI – Per l’EA7 sono i lunghi che trascinano la squadra. McLean 11 punti e 4 rimbalzi, Macvan 14 punti e Pascolo 10 punti e 7 rimbalzi. Per Cremona ottimo l’esordio di Paul Harris che gioca 28 minuti entrando in partita fin da subito, dando fiducia ai compagni e mettendo a referto 15 punti, 7 rimbalzi e 8 falli subiti. Anche l’altro Paul, Biligha, si conferma in un buon momento con 14 punti, 8 rimbalzi e 8 falli subiti.
IL DATO – Milano tira da due 52 volte segnando dentro l’area 56 dei suoi 76 punti finali e recupera 44 rimbalzi contro i 36 di Cremona.
IL MOMENTO CHIAVE – L’ultimo minuto. Milano va da Hickman che segna da sotto, recupera palla con gentile e segna nuovamente con Dragic. E’ il doppio vantaggio che decide di fatto l’incontro.
Paolo Bassignani
Ufficio Stampa Vanoli Cremona