Pesaro – Il collettivo solido ed organizzato della Dolomiti Energia prevale sul talento anarchico ed incostante della Consultinvest e così la formazione di coach Buscaglia riesce finalmente ad interrompere la striscia negativa di quattro sconfitte consecutive ed a ritornare in linea di galleggiamento; i pesaresi restano invece tristemente ancorati in fondo alla classifica, raggiunti anche da Cremona ed ora in piena crisi.
La Dolomiti Energia ha strappato i due punti, ampiamente meritati, imponendo quelle che erano le armi da giocare contro la formazione di Bucchi, ovvero con una maggiore fisicità che ha portato ad un dominio a rimbalzo nonché un collettivo che, se probabilmente in quanto a talento assoluto è inferiore a quello degli avversari, ha dato una lezione di organizzazione e solidità agli avversari.
Alla fine gli ospiti sono stati in vantaggio per quasi tutta la partita e se Pesaro è stata in gioco fino all’ultimo è solo stato per qualche lampo dei suoi giocatori, cui però non si è mai riusciti a dare una minima continuità.
La prestazione della Consultinvest ha lasciato sconcertati perché ha significato almeno due passi indietro dopo quello che si era visto nella trasferta di Reggio Emilia ed alla fine ha spazientito anche il pubblico, fin qui sempre vicino ai suoi giocatori, che alla fine non ha risparmiato fischi ed il più classico dei “andate a lavorare” a tutta la truppa.
Come previsto alla vigilia, Bucchi non ha Jasaitis e Buscaglia non può contare su Lechthaler; sicuramente si rivelerà più grave l’assenza del lituano che, pur non avendo entusiasmato in avvio dei stagione, sarebbe stato utile con la sua esperienza e con la sua stazza contro la fisicità avversaria.
Primo quarto di studio; inizialmente la Consultinvest riesce rispondere ai colpi di un Baldi Rossi scatenato e, a sua volta con le triple dei suoi esterni, a poco più della metà del tempo è in vantaggio sull’11-10.
I problemi arrivano quando la squadra non riesce più a raccapezzarsi con un aumento dell’intensità difensiva dei trentini ed i tiri che arrivano sono spesso conclusioni “impiccate” dall’arco allo scadere dei 24 secondi.
Coach Buscaglia fa ruotare vorticosamente i suoi uomini e, dopo la sfuriata di Baldi Rossi, trova punti importanti da tutti i suoi giocatori, fatta eccezione per un Hogue che in avvio era stato poco positivo ma poi si rivelerà uno dei migliori.
La Dolomiti Energia arriva così sul +5 (14-19) a circa tre minuti dalla fine, quando anche Forray e Lighty si iscrivono al tabellino; la reazione dei padroni di casa, però, è immediata e nel finale riescono anche a rimetter il naso avanti sul 22-20 con una tripla di Gazzotti, prima che una tripla di Craft sulla sirena non dia alla Dolomiti Energia il minimo vantaggio al primo intervallo.
Al ritorno in campo la Consultinvest improvvisamente si addormenta e Trento ne approfitta per allungare e per mantenersi al comando per tutti i dieci minuti.
Due triple quasi immediate di Forray e Gomes portano gli ospiti sul +7 (22-29) e così Bucchi è costretto a chiamare time out; al ritorno in campo il coach di casa ordina la zona ma subito un gioco da tre punti di Moraschini porta la Dolomiti energia alla doppia cifra di vantaggio (22-32).
La difesa a zona sembra però dare i suoi frutti, con un mini break dei padroni di casa di 5 punti firmato da Fields e Jones, ma poi la Consultinvest ripiomba in un’apatia difficilmente spiegabile, se non dando qualche merito ad una difesa avversaria piuttosto aggressiva che riesce a spegnere sul nascere ogni barlume di idea offensiva degli avversari.
La squadra di Buscaglia è però anche l’emblema del collettivo e, senza farsi spaventare dalla zona e dalla mini rimonta avversaria, ritorna a macinare il suo gioco concreto ed efficiente; i trentini arrivano così al massimo vantaggio (27-40) a 2:15 minuti dalla fine con un Baldi Rossi che arriva in doppia cifra ed Hogue a portare il suo mattoncino.
Il pubblico di casa si spazientisce a comincia a fischiare sonoramente i giocatori in biancorossi che, forse punti nell’orgoglio, riescono nel finale a scuotersi ed a chiudere il primo tempo sul passivo più che accettabile di -5 (37-42), con grande merito che va dato a Ceron ed anche ad Harrow.
Al ritorno in campo, dopo un gioco da tre punti di Lighty che fa temere il peggio, la Consultinvest comincia la sua lenta rimonta che la porterà in parità alla fine del quarto; Gazzotti e Jones riportano i biancorossi a -4 (41-45) e poi, dopo un controbreak avversario firmato Hogue, anche Nnoko fa la sua parte e, con quattro punti in fila, costringe Buscaglia a chiamare timeout sul 45-48 esattamente a metà tempo.
Si torna in campo e ancora Hogue, con un gioco da tre punti, riporta i suoi a +6 ma poi arriva una raffica di triple di Ceron e Thornton che incendiano l’arena e danno il primo significativo vantaggio alla Consultinvest a poco meno di due minuti dalla fine (54-51); la frazione si chiude sulla perfetta parità a quota 56, con Thornton che risponde ancora al ritorno trentino firmato da Lighty e Mosrachini.
Nell’ultima frazione si viaggia in avvio sui binari dell’equilibrio; dopo un altro cesto di Moraschini arriva lo sprazzo di Harrow che dà nuovamente il +3 ai suoi (61-58) e così il pubblico di casa comincia a crederci.
In realtà la Dolomiti Energia non è formazione da sciogliersi alle prime difficoltà e così si ritorna in equilibrio grazie ad un Craft che poi sarà il mattatore degli ultimi dieci minuti con 11 punti; a poco più di sei minuti dalla fine la Consultinvest è ancora davanti con un gioco da tre punti di Jones (66-64) ma di lì in poi, complice forse anche un po’ di stanchezza, per gli uomini di Bucchi si spegne la luce.
Craft è in trance agonistica e subito pareggia e poi, dopo un paio di attacchi considerati di Pesaro, Lighty impone la sua forza fisica e porta i suoi sul +5 (66-71); la Consultinvest è sempre meno lucida ma ha comunque il merito di non arrendersi e così risale nuovamente sul -2 (69-71) ma poi non riesce a difendere il suo canestro dai rimbalzi offensivi e così è ancora Lighty a portare i suoi sul 69-73 di pura prepotenza quando manca 1:30 minuti alla fine.
Ci sarebbe ancora margine per provare una rimonta ma la Consultinvest è svuotata e così lascia via libera agli ospiti con un finale che comunque non rende merito all’impegno che comunque aveva messo nei primi trentotto minuti; i liberi di Craft e Forray mettono la parola fine sulla partita ed il finale recita un 73-78 per la Dolomiti Energia che, tutto sommato, è giusto.
Consultinvest Pesaro – Dolomiti Energia Trento 73-78
Parziali (22-23; 15-19; 19-14; 17-22)
Progressione 22-23; 37-42; 56-56
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66758/consultinvest_pesaro-dolomiti_energia_trentino-73:78
Mvp: difficile trovare un migliore nel perfetto meccanismo diretto da coach Buscaglia, ma alla fine quello che è rimasto negli occhi è l’ultimo quarto eccellente di Craft, fin lì poco più che un ordinato organizzatore di gioco, che ha prodotto 11 punti che, con
Wvp: mancava un lituano a coach Bucchi, ma in realtà anche Zavackas è come se non fosse stato del match, accusando oltremodo la fisicità degli avversari sotto i tabelloni e non sbagliando platealmente un paio di triple che sarebbero la specialità della casa
Spogliatoi
Bucchi: come temevo alla vigilia, è stato evidente il maggior atletismo e l’intensità difensiva degli avversari; a questo proposito la voce dei rimbalzi è stata emblematica ma, in ogni caso, la nostra minor prestanza fisica è stata decisiva, perché ci ha fatto spendere tante energie per stare a contatto e questo si è visto nel finale. Spiace perché a cinque minuti dalla fine eravamo addirittura avanti sul 66-64, ma poi abbiamo pagato alcune scelte sbagliate e della palle perse un po’ clamorosamente; però noi siamo questi e quindi nel finale abbiamo sicuramente pagato un po’ di stanchezza e anche l’assenza di Jasaitis. Dal 66-64, quando stavamo ancora difendendo alla grande, abbiamo sprecato tre contropiedi quasi consecutivi e l’abbiamo pagata caramente.
Buscaglia: siamo contentissimi perché siamo consci del fatto che abbiamo fatto una grande fatica contro un avversario che aveva grandi motivazioni per vincere. Anche noi però avevamo una grande carica perché, nonostante le sconfitte, in questo periodo abbiamo continuato sempre a lavorare bene in palestra. Oggi non siamo sicuramente stati perfetti per quaranta minuti, perché in ogni caso le sconfitte ti lasciano delle scorie a livello mentale, ma per 20-25 minuti siamo riusciti a fare le cose che volevamo fare. Nel secondo tempo non siamo stati belli, ma dovevamo assolutamente vincere e così ci siamo limitati a difendere forte e a fare quelle cose che servivano in attacco per tenere sempre unc erto margine di vantaggio.
Giulio Pasolini