MANTOVA FA LO SGAMBETTO A ROSETO, TREVISO E VIRTUS RINGRAZIANO
La vittoria della settimana è di Mantova che tra la mura amiche continua ad essere cliente difficilissimo per tutti e dopo aver dato un dispiacere, qualche settimana fa, alla Fortitudo Bologna, in quest’occasione ferma Roseto e lo fa senza praticamente lasciare iniziare la partita. La Dinamica Generale, infatti, salta subito alla giugulare degli avversari con un devastante primo quarto in cui l’attacco degli Sharks è stato tenuto alla miseria di tre punti segnati, contro i 16 degli uomini di Martelossi, che poi hanno raggiunto anche il 20-3 in apertura di secondo quarto. La partita, sostanzialmente, si è decisa lì, perché gli abruzzesi non hanno avuto la forza di rimontare, impattando il resto dell’incontro ma rimanendo sempre distanti nel punteggio. Una caduta che ci può stare per una squadra che fin qui ha sorpreso più di tutti e ha dovuto fare a meno anche di Robert Fultz. 14 i punti di Valerio Amoroso e 12 di Mei per una Roseto tradita per una volta da Adam Smith, fermo a 11 punti con 4/16 dal campo. Mantova, invece, ha una grande prova da parte di Francesco Candussi, in doppia doppia con 16 punti e 10 rimbalzi, 16 punti da LaMarshall Corbett e 15 da Amici, non soffrendo eccessivamente, in questo modo, la giornata no di DeAndre Daniels, fermo a 9 punti con 3/9 dal campo.
Le vetta della classifica, così, resta un discorso a due tra Virtus Bologna e De Lognhi Treviso. I bolognesi vincono, non senza fatica, tra le mura della Unipol Arena contro Verona. Una partita che gli uomini di Ramagli hanno dovuto vincere due volte, dominando il primo tempo e toccando anche il +16 (39-23 in apertura di secondo tempo) salvo farsi rimontare fino al pareggio, arrivato a inizio ultimo quarto, e rischiare veramente di vedere Verona portarsi a casa i due punti. Bologna è stata salvata un po’ da un Kenny Lawson (18 punti e 13 rimbalzi) partito lento e finito fortissimo e un po’ dalle padelle tirate dalla Tezenis da dietro l’arco (4/31), statistica che ha vanificato le prove di Frazier (25 punti) e Robinson (20 ma 1/9 da tre punti) e i 19 rimbalzi offensivi catturati. Per la Segafredo, sempre senza Ndoja, vittoria comunque importante soprattutto per lo spirito e la voglia, ancora una volta, mostrati in campo, che le hanno permesso, di squadra, di sopravvivere a una partita che si era davvero messa male. Altra partita totale per Guido Rosselli (17 punti, 5 rimbalzi e 5 assits) e cose discrete anche da Michael Umeh, non decisivo come in altre occasioni ma comunque positivo con 16 punti e 7 rimbalzi. Verona ha praticamente il nulla dietro Frazier e Robinson, ma l’atteggiamento mostrato è sicuramente positivo e può fare ben sperare per il futuro al neo coach Luca Dalmonte.
Treviso, invece, passeggia sul campo di Chieti. Vittoria senza alcun problema per gli uomini di Pillastrini che hanno comandato la gara a piacimento sin dall’inizio, trovando una Proger troppo morbida per poter essere un ostacolo credibile sul proprio cammino. Treviso da subito in vantaggio ha rapidamente aumentato il proprio vantaggio raggiungendo vantaggi in doppia cifra abbondante già nel primo tempo, con tutto l’attacco che ha prodotto numeri apprezzabili (52% da due punti, 57% da tre, 41-26 il vantaggio a rimbalzo). 16 i punti di Andrea Saccaggi, il miglior realizzatore dei suoi uscendo dalla panchina, 13 e 11 rimbalzi in 28 minuti per Jesse Perry, 12 DeCosey, 12 e 10 rimbalzi Ancellotti. Poco o nulla, invece, per Chieti che crolla senza tante attenuanti, pur sapendo che le partite su cui dovrà contare per mettere assieme i punti salvezza siano altre. 16 dalla panchina per Cade Davis e 15 i punti di Trae Golden, ma sono cifre che oggi contano poco.
LA FORTITUDO SPORAVVIVE A FERRARA, TRIESTE ORMAI E’ UNA REALTA’, RAVENNA ALLUNGA IL MOMENTO NO DI JESI
Arriva a tre la striscia di vittorie consecutive della Fortitudo Kontatto Bologna che vince il derby emiliano con Ferrara negli ultimi secondi, grazie a un canestro di Mancinelli su una rimessa dal fondo ottimamente disegnata da Matteo Boniciolli. Continua la crescita della F che viola un campo tutt’altro che semplice giocando una partita solida soprattutto offensivamente, mentre nella propria metà campo sono state un po’ troppe le sofferenze, soprattutto dovute alle sfuriate dell’ex di turno Riccardo Cortese, esploso nel secondo tempo (18 dei suoi 21 punti nella seconda frazione) e che, quasi da solo, ha riportato Ferrara a contatto, dopo che Bologna aveva guidato per la prima parte di gara. Bowers (20 e 8 rimbalzi) e Roderick (16 e 6 rimbalzi) e le triple di Mastellari, altro ex autore di 11 punti con tre canestri pesanti, hanno reso l’ultimo quarto bellissimo, con gli attacchi che hanno preso il sopravvento e le squadre che si sono scambiati sorpassi. Ma nel finale la Kontatto ha avuto più freddezza, trovando gli stop difensivi necessari e la lucidità offensiva per segnare i punti vincenti. Certo, tutti questi discorsi sarebbero diversi se, sull’ultima azione, lo stesso Cortese non avesse sbagliato il piazzato aperto per il sorpasso. Solo ferro per lui. Vendetta dell’ex rimandata e vittoria ospite, per la gioia dei soliti tantissimi tifosi al seguito. Partita sontuosa per Justin Knox, 22 punti e 7/8 al tiro. 16 e 6 asssits per Mancinelli, 14 di un Nikolic sempre solido per la F scudata.
Quattro in fila, invece, per Trieste, che dopo una partenza lenta ora è una delle squadre più calde del girone Est. Lo score dei ragazzi di Dalmasson nelle ultime quattro recita una vittoria casalinga contro l’allora lanciatissima Ravenna, un -29 rifilato a Forlì, una vittoria con miracolosa rimonta sul campo di Recanati e ora un -25 imposto a Piacenza, travolta 81-56 sulle tavole del Pala Rubini. I triestini hanno approcciato la partita con enorme aggressività mandando subito fuori giri l’Assigeco, trovatasi sotto 9-24 dopo 10’, con il duo Parks (20, 9 rimbalzi e 4 assists)-Green (14 in 27’) a impazzare e anche con l’esordio dell’ultimo arrivato, Alessandro Cittadini, positivo con 9 punti in 15’. Da lì in poi è stata una cavalcata di Trieste che ha straripato grazie a un attacco molto ispirato (62% da due, 12/31 da tre), mentre Piacenza, al secondo stop in fila, ha alzato bandiera bianca, incappando nella più classica delle giornate storte, che Hasbrouck (15 punti) e Bobby Jones (13+11 rimbalzi) non hanno potuto addrizzare.
Non accenna a fermarsi la crisi di Jesi invece, che dopo le tre vittorie iniziali infila il sesto stop consecutivo, cadendo a Ravenna nel posticipo del martedì. La squadra di Cagnazzo sta mostrando sempre più un difetto strutturale che, in effetti, appariva evidente anche a inizio stagione, ossia delle rotazioni davvero accorciate al minimo, dove dietro a Bowers, Davis e Maganza, di una costanza ammirevole nel portare sempre e comunque il loro contributo (anche in quest’occasione 51 punti in tre, 14 rimbalzi per Maganza, 7 assists Davis, miglior realizzatore Bowers con 19), c’è praticamente il vuoto, anche se l’impegno di tutti non manca mai. Come domenica scorsa con la Virtus Bologna, e prima ancora in diverse altre partite, i marchigiani giocano alla grande per due quarti (44-38 Aurora all’intervallo) per poi cedere di schianto nel secondo tempo, dove i romagnoli hanno rapidamente ribaltato le sorti dell’incontro con un parziale di 18-4. Dominatore assoluto è stato Taylor Smith, miglior realizzatore di squadra con 18 punti, ma anche muro invalicabile nel pitturato con 14 rimbalzi e ben 7 stoppate. Buona partita anche per Derrick Marks con 17 punti. Seconda vittoria consecutiva per l’Orasì che resta nel gruppo delle seconde a quota 12 punti e si prepara alla difficile trasferta di Treviso in programma domenica.
IMOLA SBANCA UDINE, RECANATI SI ILLUDE MA POI CADE A FORLI’
Grande vittoria per l’Andrea Costa Imola, che conquista la seconda vittoria esterna consecutiva violando il campo di Cividale e interrompendo il buon momento della GSA che veniva dalla vittoria di Verona. Bella affermazione della squadra di Ticchi, che continua, anche se a intermittenza, a dare segnali incoraggianti per la sua corsa salvezza. Gli imolesi hanno giocato una partita autoritaria, partendo a razzo (subito a +12), per poi non scomporsi nel momento del rientro dei padroni di casa nel secondo quarto, giocando con grande presenza il secondo tempo e riprendendo in mano le redini dell’incontro, alla fine vinto anche abbastanza largamente a testimonianza di una prestazione davvero solida da parte di tutto il collettivo (14 punti Prato dalla panchina, 13 Hassan, 11 Maggioli, 10 Borra). Collettivo che in settimana si arricchirà del contributo di Jiri Hubalek, ingaggiato per porre rimedio al pessimo rendimento di Brandon Norfleet (8 punti in 32’) che ormai è prossimo al taglio. Scivolone non preventivato per Udine, che resta ancora intrappolata da un attacco troppo balbettante, aggrappato alle lune di Allan Ray (16 punti ma al solito parecchio nervosismo) e che non ha praticamente avuto contirbuto da Stan Okoye, fermo a 4 punti segnati con 2/6 dal campo e 3 palle perse. Inutili così i 14 di Vanuzzo. Un preludio non certo esaltante in vista del derby di domenica con Trieste lanciatissima.
Ottava sconfitta filata, invece, per Recanati che non riesce a uscire dal tunnel in cui si è infilata. In attesa del sostituto di Marco Calvani, i marchigiani sono nuovamente caduti sul campo di Forlì, dopo aver però fatto gara di testa per 20’, con l’Unieuro che se l’era davvero vista brutta. A cavallo tra primo e secondo periodo, infatti, l’Ambalt, con i canestri di Maspero (11 e 6 rimbalzi) e Bader (15 punti) aveva piazzato un parziale di 20-3 che l’aveva fatta schizzare sino al +19. Per una Forlì sotto shock sembrava un colpo da ko, ma gli uomini di Gigi Garelli hanno trovato un eroe inatteso in Davide Bonacini che a suon di canestri prima ha riportato lo svantaggio a dimensioni accettabili al 20esimo (34-40 all’intervallo lungo), e poi ha lanciato il sorpasso completato dai canestri di Crockett (19+10), Rotondo (15 punti) e Vico (13 punti, 5 rimbalzi e 4 assists). A quel punto Recanati si è totalmente sfaldata, finendo per essere travolta e perdendo addirittura malamente, peggiorando ulteriormente una situazione già a questo punto complicatissima. Inutili i 18 punti con altrettanti rimbalzi di Jalen Reynolds.
RISULTATI
Bondi Ferrara – Kontatto Fortitudo Bologna 85 – 87
Proger Chieti – De Longhi Treviso 54 – 79
Segafredo Virtus Bologna – Tezenis Verona 70 – 63
Dinamica Generale Mantova – Roseto Sharks 73 – 56
Unieuro Forlì – Ambalt Recanati 80 – 68
G.S.A. Udine – Andrea Costa Imola 62 – 74
Alma Trieste – Assigeco Piacenza 81 – 56
OraSì Ravenna – Aurora Basket Jesi 82 – 71
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 14
De Longhi Treviso 14
OraSì Ravenna 12
Roseto Sharks 12
Kontatto Fortitudo Bologna 12
Alma Trieste 10
Dinamica Generale Mantova 10
Assigeco Piacenza 10
G.S.A. Udine 8
Bondi Ferrara 8
Unieuro Forlì 8
Andrea Costa Imola 6
Aurora Basket Jesi 6
Tezenis Verona 6
Proger Chieti 6
Ambalt Recanati 2
Nicolò Fiumi