Ci sono tante lezioni che la Roma Gas&Power avrà imparato dopo la vittoria casalinga sulla Givova Scafati, 73 a 65, e dall’andamento della partita.
La prima è che non può rinunciare mai a Tony Easley che magari ci avrà messo un pò a capire come organizzarsi ma che adesso sta vivendo un crescendo di forma e sapienza quasi illegali in A2. La seconda – banale ai limiti dell’irripetibile – è che nella pallacanestro neanche sul +17 (56 a 39 a 3’30” dalla fine del terzo periodo) si può tirare il fiato. La terza è che in partite così tirate nel punteggio e nello sforzo, è necessario avere un playmaker di sostanza. Non che Stanic non sia bravo, ma forse la categoria ancora non riesce ad interpretarla come servirebbe.
E pensare che nel primo quarto con due triple, proprio il play italo-argentino sembrava aver spazzato via tutte le insidie mentali di quel terribile 2 su 18 col quale l’Eurobasket aveva giocato – pur vincendolo – il derby solo sette giorni prima. Un primo quarto fatto di assoluta parità perché alle grandi giocate di Stanic, Bonessio ed Easley, Scafati ha opposto la qualità e la quantità dei suoi lunghi che hanno in un modo o nell’altro sopperito alla partenza sprint – finalmente – della squadra di casa. Allora chiuso sul 21 a 18 il primo parziale, un pò di buone iniziative e di circolazione di palla fluida, la Roma Gas&Power ha provato, all’inizio dei secondi dieci minuti, a sorprendere la difesa campana col primo vantaggio interessante, 29 a 23 siglato da una tripla dell’intramontabile Righetti.
Di qua però, dalla parte di Scafati cioè, ha iniziato a sciogliersi la vena offensiva di Fisher e la grande bravura dentro l’area di Baldassarre che anche senza agganciare mai nel punteggio i romani, hanno tenuto in linea di galleggiamento la squadra ospite. Fino a quando però quello dell’Eurobasket non è diventato un coro con Petrucci, Deloach, Easley e Stanic a segno di seguito e con la tripla di Righetti a dieci secondi dalla sirena dell’intervallo lungo che ha messo il primo mattone della vittoria mandando tutti al riposo sul 44 a 36.
Nulla di scontato ma per cinque minuti la difesa di Roma nel terzo quarto ha impedito agli avversari di far canestro, se si eccettua un appoggio di Fantoni, mentre l’attacco – ovviamente innescato da questa difesa – è stato perfetto e non ha avuto neanche bisogno del fallo tecnico di Ammannato a 4’44” dall’ultimo riposo , per costruirsi un vantaggio importante. Che si è materializzato, e non poteva essere diversamente, da un canestro da tre del suo capitano: in angolo su uno scarico di Stanic, Bonessio ha sistemato il mirino ed al primo tentativo in stagione ha fatto centro, 56 a 39. Su questo vantaggio ha preso corpo l’attacco di Scafati che nonostante un impresentabile 2 su 16 da tre, ha messo in ritmo Fisher che ha fatto canestro in tutti i modi ed ha, da solo, issato la sua squadra sul 58 a 52 del 30’minuto.
E poi ancora Fisher e Santiangeli hanno messo le cose quasi a posto per Scafati dopo nemmeno due minuti di quarto periodo col meno uno, 58 a 57. Segnale importante il parziale della squadra ospite: 2 a 18 che ha evidenziato un pò troppo rilassamento di Stanic e compagni, un pò di confidenza eccessiva di Deloach e soci con la partita e poca continuità nel dare la palla ad un magnifico Easley che molti dei suoi 21 punti finali li ha cavati fuori da situazioni personali e da 8 tiri liberi, con 7 centri.
Ma soprattutto l’importanza del centro americano di coach Bonora si è vista nei momenti decisivi anche in difesa dove ha “parato” diversi palloni destinati ai suoi avversari sotto canestro, dove ha cementato diversi aiuti ed è stato una presenza, come dicono in America, molto ingombrante per la Givova. Che una volta arrivata quasi al pareggio, come accade molto spesso, non ha avuto la forza di andare oltre, anche perché una tripla di Deloach e due liberi proprio di Easley l’hanno ricacciata subito indietro a meno 7 ed hanno riconsegnato l’inerzia nelle mani della Roma Gas&Power.
Che questa volta l’ha tenuta, anche quando per un paio di minuti da una parte e dall’altra c’è stato il caos offensivo col punteggio inchiodato sul 68 a 61. Poi ancora due ottime cose di Easley: prima due liberi mandati a segno ed a 30″ dal termine una stoppata decisiva su Santiangeli quando il tabellone riportava 70 a 65. A quel punto è partita la legittima festa dei romani che hanno bagnato con la terza vittoria consecutiva l’esordio di Andrea Iannilli e messo per adesso a posto la classifica.
Così il coach dell’Eurobasket, Davide Bonora a fine gara: “E’ la terza vittoria consecutiva e un pò mi dispiace che rischi di passare quasi per “normale”, per tutte le insidie che poteva nascondere, contro una squadra tutt’altro che depressa dal suo momento di classifica, venuta qui per cercare la vittoria. Abbiamo si commesso qualche errore e giocato alle volte con un pò di frenesia, ma ho visto la squadra molto concentrata fin dal riscaldamento nonostante qualche prevedibile rischio di appagamento, ma ha saputo reagire alla rimonte di Scafati soprattutto dal punto di vista difensivo. Da lunedì torneremo in palestra, sperando di recuperare le tante energie fisiche e mentali spese, per prepararci ad andare su un campo complicato come Siena“.