L’ennesima figuraccia, questa volta in campionato, ha aumenta non poco il malumore in casa Olimpia. É ormai chiaro a tutti come il problema milanese sia di carattere mentale più che fisico. Tante sono le lacune evidenziate anche ieri, dai mancati aiuti in difesa alle scellerate scelte offensive nella zona schierata da Max Menetti. Sicuramente contro una Reggio ridimensionata, complici le assenze di Della Valle e Gentile, era più che auspicabile una vittoria che avrebbe permesso ai meneghini di allungare in classifica. Per questo è necessaria una svolta, ed ecco l’opportunità in Euroleague contro lo Zalgiris. Nonostante la squadra lituana occupi momentaneamente una posizione più decorosa degli uomini di coach Repesa è chiaro come il roster milanese sia effettivamente superiore a quello baltico. Inoltre, ci si auspica, che il Forum torni a ruggire per spingere i suoi beniamini a una vittoria che permetterebbe di superare, parzialmente, un momento difficile anche in ambito europeo.
Da inizio stagione si parla di un Olimpia a due facce, una in Euroleague e una in Campionato. Ecco un’analisi, facile da comprendere, di questa doppia identità degli uomini di coach Repesa.
La tabella ci permette di confrontare i numeri forniti dall’Armani dall’inizio della stagione. È vero che il CSKA Mosca non è Pistoia (senza nulla togliere alla TheFlexx) e che quindi l’impegno europeo è molto più dispendioso, ma sono state troppe le partite buttate via quando il traguardo era molto vicino. Con lo Zalgiris, l’unico obiettivo sarà vincere e convicere.
I PRECEDENTI – Le due squadre si sono incontrate 9 volte con un bilancio di 5-4 per lo Zalgiris. L’ultimo confronto risale alla stagione 2013/14 con una vittoria per parte rispettando il fattore campo. Nella stagione 1985/86, lo Zalgiris di Arvydas Sabonis vinse 80-79 contro l’Olimpia a Kaunas, ma Milano si rifece in casa vincendo 95-66. La stagione successiva, quando l’Olimpia avrebbe vinto la prima delle due Coppe dei Campioni consecutive, si impose sullo Zalgiris due volte su due, 75-71 in casa, 100-85 a Kaunas. Lo Zalgiris si impose nella finale di Saporta Cup del 1998 (82-67).
Ecco le parole di coach Repesa: “Sono una squadra aggressiva e profonda, primi in tutta l’EuroLeague in falli commessi e secondi nei rimbalzi offensivi. Sono tratti caratteristici che dovremo tener ben presenti, ma quello che voglio vedere è un approccio mentale e un livello di attenzione molto alto. E’ una partita che in qualche modo dobbiamo vincere perché solo una vittoria può curare i nostri mali. Credo che il pubblico abbia capito il nostro momento: abbiamo bisogno di stare tutti insieme uniti e avere fiducia gli uni negli altri, non è il momento invece di puntare l’indice su questo o quello”.