L’ottava sconfitta consecutiva dell’EA7 Milano in Eurolega arriva contro lo Zalgiris Kaunas, al Mediolanum Forum, 70 a 78. Ma è diversa almeno sul piano dell’emotività dalle altre. Perché Milano ci ha provato, per dieci minuti ma forse anche per trenta, i primi della partita. Non tanto sul piano tecnico ma certamente sul piano della voglia.
Primo quarto. L’organizzazione semplice ma efficace dello Zalgiris mette subito in difficoltà Milano: i ragazzi di Jasikievicius giocano con pazienza, al limite dei 20 secondi cercando sempre l’uomo più libero per il tiro migliore. Approfittano della loro fisicità e velocità sui pick and roll e di una buona mano nel tiro da tre. dopo 6 minuti 4 a 12 con evidente fatica dell’EA7 anche nel trovare dei tiri buoni perché va a cercarseli, i tiri, al centro dell’area dove però la difesa lituana è ben concentrata. Insomma sembra la solita Milano di Eurolega ed invece non è così perchè a turno Fontecchio e Macvan riescono a tenere a contatto la squadra anche perché lo Zalgiris non è uno squadrone e segna poco. 18 a 23 dopo dieci minuti.
Secondo quarto. L’inizio è simile al primo con la circolazione del pallone dei lituani che libera bene i suoi tiratori e fa giocare la squadra anche in velocità. Con la tripla di Motum si arriva al massimo vantaggio degli ospiti sul 16 a 28. Ma qui si vede che la serata di Milano può essere diversa dal solito perché Hickamn, pressato a tutto campo dall’inizio della gara, trova un paio delle sue accelerazioni, Rakim Sanders sin qui estremamente disciplinato mette dentro una tripla e l’ex di turno, Mantas Kalnietis assicura una serie di canestri da fuori ed in penetrazione che rimettono Milano a contatto, 31 a 34 con poco più di due minuti da giocare. Anche perché in difesa c’è voglia di far bene: Sanders esegue delle cose, piccole ma utilissime, Dragic addirittura due stoppate che esaltano la squadra e ne lanciano la transizione offensiva. Ma lo specchio del momento della squadra lombarda è tra la fine del quarto e l’inizio del successivo: Hickamn penetra ed appoggia al tabellone la palla entra ed esce due/tre volte e finisce nelle mani dei lituani sulla sirena. 33 a 36
Ed all’inizio del terzo quarto, in un minuto e 50 secondi Milano va vicina a recuperare due volte la palla ma la stessa finisce nelle mani di Milaknis, tiratore micidiale da tre se c’è ne è uno (46% nella scorsa stagione) che ne mette due consecutive che riaffondano i meneghini a meno 9, 33 a 42. Repesa chiama time-out poi tocca agli arbitri fermare la partita perchè il sistema elettronico dell’Eurolega va in tilt e le squadre sono costrette a rifare il riscaldamento per almeno 15 minuti. Neanche il tempo di chiedersi a chi ha fatto bene la pausa che Milano torna in campo con la faccia giusta finalmente e recupera palloni in difesa e si proietta in attacco con tempi ed idee giuste. In meno di due minuti il parziale è di 7 a 0 con una schiacciata di Sanders da palla recuperata davvero esaltante, 40 a 42 con 6.06 e subito dopo Dragic firma il pari a quota 42. Poi Sanders fa una stoppata incredibile e Lekavicius commette un fallo antisportivo su McLean che però fa 0/2 ai liberi. Sulla rimessa però lo stesso McLean vede il taglio di Sander gli recapita la palla e l’ala inchioda la schiacciata del sorpasso 44-42. Il momento dei padroni di casa continua perché Dragic e Sanders lo alimentano fino al 13 a 0, 46 a 42 con lo Zalgiris totalmente in confusione. Accade però che Hickaman si prende una tripla un pò forzata e la sbaglia dando fiato alla ripresa dei lituani che piazzano un parzialino di 4 che con Kavaliauscas e Motum tornano a giocare la loro pallacanestro ordinata e puntuale al punto che il punteggio torna in parità fino al termine del terzo periodo che finisce 56 pari.
Quarto periodo. La prima brutta notizia è per Milano con un infortunio che toglie dal campo Sanders, sontuoso sin qui. La seconda brutta notizia sempre per l’EA7 è che lo Zalgirs ha messo definitivamente da parte la tempesta milanese e piazza a sua volta un parziale micidiale in 4 minuti: due triple di Milaknis una di Pangos ed un canestro di Ulanovas segnano il 56 a 67 col time-out di Repesa che sembra quasi disperato. E lo è perché al rientro, a parte due canestri di Macvan e Kalnietis, Ulanovas e Jankunas dilatano il divario fino al più 14, 60 a 74 con 4 minuti da giocare e le gambe di Milano davvero molli. Ed allora per i lituani è solo questione di far passare il tempo, di aspettare gli errori inveitabili ulteriori di Milano per chiudere con 8 punti di vantaggio.
Qui c’è il tabellino della partita
Eduardo Lubrano