TRIESTE FA DOPPIETTA E VOLA, TREVISO INCIAMPA A UDINE MA SI RISCATTA SUBITO, VIRTUS A SEGNO A ROSETO
Nel doppio turno giocato sotto le feste natalizie gioisce l’Alma Trieste, squadra in crescita ormai da diverso tempo e che, in questa chiusura di girone d’andata ha toccato il punto di maggior forma con una doppia vittoria prima in casa contro Jesi e poi in trasferta sul campo dell’Andrea Costa Imola. Due successi netti e senza discussione per la squadra di Dalmasson (fresco di rinnovo fino al 2020), maturati con un totale di 47 punti di scarto. Nel 14° turno poco scampo per l’Aurora Jesi, che regge un tempo all’urto dei triestini (avanti di 16 dopo il primo quarto, ma rimontati fino al -6 all’intervallo), andati in fuga dilagando letteralmente nel secondo tempo, trascinati da un Javonte Green incontenibile autore di 30 punti con 12/16 al tiro per 37 di valutazione. Scatenato tutto l’attacco giuliano, con altri quattro giocatori in doppia cifra: 18 punti Parks, 16 in 15’ Cittadini, 15 Pecile e 11 Prandin. Inutile l’apporto del solito trio Bowers-Davis-Maganza (53 punti complessivi) per i marchigiani. Poca storia anche sei giorni dopo, sul parquet del Pala Ruggi, dove l’Alma ha dominato da subito la partita, senza toccare i larghi vantaggi della gara con Jesi, ma nemmeno senza mai mettere in discussione l’esito dell’incontro, comandando praticamente sempre in doppia cifra di vantaggio. Spazio praticamente a tutti i giocatori a referto e protagonista assoluto ancora Green con 18 punti, 13 rimbalzi e 5 recuperi. 12 a testa per Da Ros e Bossi, 11 di Coronica. Losing effort da 20 punti per Alex Ranuzzi nelle fila imolesi. Con queste due vittorie Trieste si inerpica fino al terzo posto in classifica, in un gruppo di quattro squadre a quota 18 punti, ma con una partita giocata in meno rispetto alle altre compagne di graduatoria.
Una sola partita disputata dalla Virtus Bologna, che recupererà il giorno dell’Epifania il derby con la Fortitudo, ma comunque ottime notizie in casa bianconera. La Segafredo, infatti, nonostante diciotto giorni di inattività (era stata rinviata anche la partita del tredicesimo turno contro Chieti) passati allenandosi a ranghi ridotti per l’assenza dei propri under 18, in Turchia per gli Europei di categoria, ha proseguito la propria striscia di vittorie allungandola a quota otto con il successo sul campo di Roseto. Vittoria pesante e importante per gli uomini di Ramagli contro un avversario grandemente ispirato in attacco per tre quarti (81 punti e 14/24 da tre punti), che però Bologna ha saputo far sfogare, rimanendo sotto nel punteggio ma sempre a contatto. Stringendo la difesa nel secondo tempo e piazzando il pugno da KO nel momento in cui gli avversari si sono trovati a corto di soluzioni offensive nel finale. Questo grazie anche a un attacco che, ancora una volta, ha fatto faville: alla prestazione dei padroni di casa le V Nere hanno risposto con 90 punti e 13 triple a segno, guidati dai soliti Lawson (25 e 6 rimbalzi), Umeh (16 e 8 rimbalzi) e Rosselli (17 punti), con il prezioso contributo di Spissu e Spizzichini nel finale, dove un 15-4 di parziale ha indirizzato l’incontro. Per Roseto, Smith ha punto solo nel terzo quarto con cinque triple in fila, mancando però nel resto dell’incontro (comunque 24 punti alla fine), 19+7 per Sherrod, ottimo il giovane Todor Radonijc con 13 punti. Bologna sempre in vetta con due partite da recuperare e che ora punta dritta verso il big match del 6 gennaio.
Stecca in parte, invece, la De Longhi Treviso, che cade malamente nel giorno dell’antivigilia di Natale sul campo di Udine. 21 i punti di scarto che la GSA impone ai trevigiani, maturati, quasi per intero, in un primo tempo da incubo per la squadra di Stefano Pillastrini, tanto è vero che dopo 20’ il tabellone segnava un eloquente 52-26 per i friuliani, che da li in poi si sono potuti limitare a gestire il vantaggio per portare a casa due punti preziosissimi. Ray e Okoye protagonisti attesi con 27 punti il primo e 23 con 13 rimbalzi il secondo, mentre per la De Longhi da salvare il solo Fantinelli, autore di 15 punti. Il riscatto, però, è stato pronto, peraltro contro un avversario tutt’altro che semplice come Piacenza, che arrivava da quattro vittorie filate. Treviso ha subito messo in chiaro di voler dimenticare la notte udinese con un primo quarto perfetto, in cui la difesa ha stritolato gli avversari e l’attacco ha fatto il suo dovere, segnando già un pesante 18-5 alla prima sirena. Da lì gli uomini di Andreazza hanno provato a rispondere, ma non hanno mai davvero spaventato Treviso, che è andata a incamerare i due punti che le consentono di rimanere in testa assieme alla Virtus, anche se con una partita giocata in più rispetto ai felsinei. Doppie doppie per Perry (15+12) e Ancellotti (10+14), 13 punti di Moretti, 12 di DeCosey per Treviso. 18 Infante e 16 Raspino per l’Assigeco.
RAVENNA, MANTOVA E PIACENZA, UNA BENE E UNA MALE, FORTITUDO CHE SUCCEDE?
In compagnia di Trieste in terza piazza c’è il trio composto da OraSì Ravenna, Dinamica Generale Mantova e la stessa Assigeco Piacenza, tutte reduci da un 1/2. I piacentini, prima della sconfitta con Treviso, avevano surclassato Roseto, durata solo un quarto (il primo, chiuso avanti 18-10) e poi colata a picco contro un’Assigeco cresciuta in maniera esponenziale in attacco e sempre pungente in difesa, dove ha tenuto gli ospiti a soli 45 punti nei seguenti 30’. Decisivo il terzo periodo, terminato con il parziale di 33-16 e che ha chiuso i giochi in anticipo, con i padroni di casa che hanno beneficiato delle giocate di un ispiratissimo Bobby Jones autore di una partita delle sue, da 27 punti, 9 rimbalzi e 6 assists. Benissimo anche Raspino dalla panchina con 17 punti, 11 rimbalzi e 5 assists, 16 di Hasbrouck, 10+11 di Infante, 13 di De Nicolao. Inutili i 18 di Smith e i 17 di Amoroso per Roseto, in parabola calante e tradita da un Brandon Sherrod fermo a 2 punti in soli 13’ di gioco.
Ravenna, invece, ha faticato non poco per prendersi i due punti in casa contro una combattiva Chieti, per poi perdere lo scontro diretto in casa di Mantova. Contro la Proger gli uomini di Antimo Martino hanno avuto vita molto meno facile del previsto, anche quando sembravano aver preso le distanze in maniera definitiva nel terzo quarto, toccando il +11. Gli abruzzesi, però, non hanno mai mollato, continuando a lottare grazie ai canestri del solito trio Davis (17 e 5 assists), Golden (19 punti) e Mortellaro (16+10) a cui si sono aggiunti i muscoli di Luigi Sergio, autore di una partita da 15 punti. Così, a due minuti dal termine Ravenna si è trovata con soli due punti di vantaggio da gestire e sono stati decisivi un paio di canestri di un ottimo Derrick Marks (27 con 11/18) e la precisione ai liberi di Tambone (11 punti) per riuscire a portare a casa a i due punti. Bene anche Raschi in uscita dalla panchina con 15 punti e 5/6 al tiro. Come detto, poi, è arrivata la sconfitta sul campo di Mantova in quello che, a tutti gli effetti, era una scontro diretto in vista playoff ma anche delle Finali di Coppa Italia. E i romagnoli hanno di che mangiarsi le mani per aver sprecato un secondo quarto da urlo dove, con una della proprie sfuriate offensive, avevano mandato al manicomio i padroni di casa piazzando un parziale di 32-13 e arrivando all’intervallo lungo avanti di 10 lunghezze. Ma al rientro in campo c’è stata, sostanzialmente, solo la Dinamica Generale, che ha debordato in attacco, segnando 55 punti nei secondi 20’, ribaltando il disavanzo e finendo anche per vincere in carrozza trascinata da una gran partita di Alessandro Amici, a segno con 25 punti, 8 rimbalzi e 6 assists, ben coadiuvato da DeAndre Daniels (15+9). Ravenna ha pagato 21 palle perse di squadra (7 del solo Taylor Smith, autore comunque di 15 punti con altrettanti rimbalzi). Bene Chiumenti dalla panchina con 17 punti in 21’, disastroso invece Marks, fermo a 12 punti con 3/16 dal campo (1/13 da due).
Mantova a sua volta era reduce da una pessima sconfitta, pochi giorni prima, sul campo di Recanati (che sostituirà Travis Bader con Erik Rush alla riapertura del mercato), finalmente capace di interrompere un’eterna striscia di dodici sconfitte consecutive. Partita davvero negativa per la Dinamica, incappata, e non è la prima volta lontano dalle mura amiche, in una pessima giornata offensiva (35% al tiro) e sconfitta solo all’ultimo centesimo di secondo da un tap in schiacciato di un incontenibile Jalen Reynolds (25 punti, 22 rimbalzi e 3 stoppate) su errore in lay up di Riccardo Bolpin, pochi secondi dopo che, dall’altra parte, sul 64 pari, LaMarshall Corbett (14 punti, 5 rimbalzi e 3 assists) aveva sbagliato un tiro similare e DeAndre Daniels (16+7) mancato il tap in schiacciato vincente. Ossigeno puro per l’Ambalt, pur sempre invischiata in una situazione di classifica difficilissima, sconfitta dolorosa invece per Mantova, che deve imparare a limitare questi cali per poter continuare a fare strada, anche se un girone d’andata da nove vittorie e sei sconfitte è tutt’altro che da buttare.
Non proprio quello che si può dire per la Fortitudo Bologna, che si è cacciata con le sue stesse mani in un tunnel piuttosto pericoloso, reso ancora più lungo dall’inatteso tonfo casalingo di giovedì scorso contro Udine. La GSA è andata fare un inatteso bottino pieno nel doppio turno natalizio sfruttando una partita sciagurata, per essere gentili, dei bolognesi in attacco: 22/67 e 32% al tiro, con i soli Montano (21 punti e 3 recuperi) e Campogrande a provare a suonare la carica nel finale, quando ormai, gli ospiti, trascinati da un Okoye in formato superstar (28 con 4/4 da tre) e da un buon Allan Ray (16, 5 rimbalzi e 4 assists), avevano toccato la doppia cifra di vantaggio a ridosso degli ultimi cinque minuti di gioco. Troppo poco e troppo tardi per una F Scudata che non arriva certo nel migliore dei modi a questo 2017 e che prima del Derby di venerdì dovrà andare a far visita a Chieti con la certezza che alla riapertura del mercato, il 23 gennaio, ci saranno un paio di interventi di mercato (Nikolic sembra ormai sicuro del taglio, al suo posto probabile l’arrivo di Alex Legion da Reggio Calabria). Manca una prima punta, coach Boniciolli lo ha gridato ai quattro venti più volte. Ma prima di andare a prenderla sul mercato ci sono ancora diverse partite da non sbagliare.
IMOLA CERTIFICA LA CRISI DI FORLI’, CHIETI, VERONA, FERRARA E JESI PRENDONO DUE PUNTI PREZIOSI
L’Unieuro Forlì aveva una ghiotta occasione per chiudere, o quantomeno tamponare, il proprio lunghissimo periodo nero subito prima di Natale con la partita casalinga con Imola. L’esito del campo, però, è stato nefasto, con una bruttissima sconfitta, arrivata giocando molto male in attacco, dove sono stati prodotti la miseria di 57 punti con 2/28 da tre punti, pagando anche i problemi fisici di Wayne Blackshear (che potrebbe essere sostituito a breve), limitato a 13’ di impiego con soli due punti a segno. Imola, così, ha fatto corsa di testa, trovandosi avanti di 12 già all’intervallo, reggendo l’urto del tentativo di rimonta forlivese e poi andando a controllare l’ultimo quarto per mettere in cassaforte due punti d’oro grazie a cinque uomini in doppia cifra (19 Prato, 11 Hubalek, 10 a testa per Cohn, Ranuzzi e Maggioli). Inutili i 18 con 13 rimbalzi per Jeff Crockett in casa Unieuro, che poi ha avuto la chance per redimersi sul campo della Proger Chieti, mancando però nuovamente l’obiettivo e inanellando la decima sconfitta nelle ultime undici partite, con le conseguenti dimissioni di Gigi Garelli (che resterà comunque in società come GM) sostituito dall’ex Virtus Bologna Giorgio Valli. L’attacco ancora una volta ha punito Forlì, che ha provato in maniera generosa a fare la sua partita. Pierich dalla panchina ha dato impatto con 18 punti, Reati e Vico hanno fatto il loro con 13 punti, ma la giornata no di Crockett (solo 21’ con 8 punti a segno) è stata troppo, se sommata all’assenza di Blackshear. Chieti ha preso in mano la partita nel terzo quarto grazie ai canestri di Golden (26 con 11/16) e Mortellaro (17+7), per poi condurre in porto il successo da lì in avanti, contenendo il rientro ospite. Bene anche Cade Davis, autore di 15 punti, anche se in soli 18’ per problemi di falli.
Vittoria importante per Verona, che in una gara rocambolesca, fatta di continui ribaltamenti e parziali, batte al supplementare la Bondi Ferrara, riuscendo ad agguantare l’overtime grazie a un libero di Brkic (18 punti e 5 rimbalzi, confermato fino a fine stagione), per poi dominare i cinque minuti extra e prendersi la vittoria grazie ai 21 con 6 assists di Frazier, ai 15 di Portannese e ai 14 di Boscagin. 17 con 7/7 di Pellegrino per Ferrara, 16 di Bowers. La stessa Verona, però, cade poi sul campo di Jesi, non riuscendo a trovare quella continuità che, in effetti, fino a qui, non si è mai vista in casa Scaligera. L’Aurora, come suo solito, diventa davvero pericolosa quando, al di fuori dei soliti noti, in attacco trova qualche protagonista inatteso. E’ il caso di un Andrea Benevelli da 21 punti e 6 rimbalzi e di un Filippo Alessandri da 13 punti e 3 assists dalla panchina, che danno quella linfa extra da aggiungere ai soliti 21 di Dwayne Davis, anche se con 6/17 al tiro, e alla partita scentrata al tiro (11 punti con 3/10) ma totale di Tim Bowers, che ha condito il tutto con 8 rimbalzi e 10 assists. Per la Tezenis bene ancora la coppia, in uscita dalla panchina, Boscagin-Brkic, autrice di 34 punti equamente divisi e 16 con 7 rimbalzi per il rientrante Dane Diliegro. Troppo penalizzanti però le prestazioni deficitarie di Robinson (10 con 5/13 e 4 palle perse) e Michael Frazier (solo due punti e 1/5 dal campo).
Ferrara, invece, si è ripresa, andando a vincere in volata contro Recanati. Quando si dice che il destino si diverte a fare scherzi: nel turno precedente l’Ambalt aveva vinto con un canestro sulla sirena e Ferrara perso al supplementare. Questa volta sono i ferraresi che festeggiano grazie a un canestro in penetrazione di Terrence Roderick a due secondi dal termine, dopo che Federico Loschi aveva impattato la partita a quota 85 a 15” dal termine. Altra sconfitta bruciante per Recanati, che continua ad avere un Reynolds giganteggiante (23+17) e con un buon Travis Bader (22 con 9/17 dal campo), mentre l’assenza di capitan Pierini, fuori ancora un mesetto per un’operazione a un tendine, di certo non aiuta. Per la Bondi protagonisti gli americani, con 22 punti per Bowers e 21 di Roderick, ma positivi anche Cortese (15) e Mastellari (14).
RISULTATI
14^ GIORNATA
OraSì Ravenna – Proger Chieti 79 – 74
Alma Trieste – Aurora Basket Jesi 108 – 77
Tezenis Verona – Bondi Ferrara 92 – 81
US Basket Recanati – Dinamica Generale Mantova 66 – 64
Assigeco Piacenza – Visitroseto.it Roseto 88 – 63
G.S.A. Udine – De Longhi Treviso 78 – 57
Unieuro Forlì – Andrea Costa Imola 57 – 70
Segafredo Virtus Bologna – Kontatto Fortitudo Bologna 06/01/2017 20:45
15^ GIORNATA
Bondi Ferrara – US Basket Recanati 87 – 85
Andrea Costa Imola – Alma Trieste 69 – 85
Dinamica Generale Mantova – OraSì Ravenna 89 – 79
De Longhi Treviso – Assigeco Piacenza 73 – 58
Kontatto Fortitudo Bologna – G.S.A. Udine 66 – 72
Aurora Basket Jesi – Tezenis Verona 80 – 75
Visitroseto.it Roseto – Segafredo Virtus Bologna 81 – 90
Proger Chieti – Unieuro Forlì 80 – 73
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 22 (Due partite in meno)
De Longhi Treviso 22 (Una partita in meno)
Alma Trieste 18 (Una partita in meno)
Assigeco Piacenza 18
OraSì Ravenna 18
Dinamica Generale Mantova 18
Kontatto Fortitudo Bologna 16 (Una partita in meno)
Visitroseto.it Roseto 16
Aurora Basket Jesi 14
G.S.A. Udine 14
Tezenis Verona 12 (Una partita in meno)
Andrea Costa Imola 12
Proger Chieti 10 (Una partita in meno)
Bondi Ferrara 10 (Una partita in meno)
Unieuro Forlì 8
US Basket Recanati 4
Nicolò Fiumi