Coach Luciano Nunzi analizza la battuta d’arresto in casa subita dalla sua NPC Rieti per mano della Lighthouse Trapani:
“Abbiamo approcciato male alla partita e abbiamo regalato un tempo a Trapani, una squadra alla quale non si possono regalare 20 minuti. Loro hanno trovato Scott in grande giornata che ci ha punito da ogni posizione, però, fondamentalmente mancava qualcosa a noi, a livello di energia, cosa che invece abbiamo ritrovato nel secondo tempo, ribaltando completamene la partita, riuscendo andare avanti ancora cinque minuti dalla fine. Poi la partita, sul punto a punto, si è persa un po’ per mancanza di giocatori di riferimento e un po’ per episodi. Coach Ducarello ha ricordato un rimbalzo in attacco di Ganeto, ma io ne ricordo anche uno di Meys, purtroppo son due episodi che in una partita punto a punto hanno segnato il finale della gara.
La partita è stata decisa dai tiri liberi. E’ allucinante che in casa tiriamo noi 16 tiri liberi contro 31. Lo sbilanciamento dei falli c’è, però dobbiamo analizzare prima di tutto i nostri demeriti che sono stati quelli di non essere stati bravi ad affrontare la partita, lasciando giocare una squadra che a livello di qualità ci è superiore. Se si gioca allo stesso ritmo, loro in quel tipo di pallacanestro sono avvantaggiati, ma questa era una cosa che sapevamo, su cui avevamo fatto video e riunione.
Nel finale i time out erano terminati, Marcos mi si è avvicinato e io gli ho detto di cercare di prendere vantaggio tramite un pick and roll, lì hanno fatto un cambio e probabilmente lui pensava di battere uno contro uno Renzi, così è andato dentro, non è riuscito a batterlo e si è trovato con un giocatore di due metri e otto sopra che gli ha sporcato il tiro.
Matteo (Chillo) è stato fermo più di quaranta giorni e quindi era normale aspettarsi che oggi non potesse fare una partita di alto livello. Ci ha dato un po’ di qualità, a livello offensivo, soprattutto nel secondo tempo. Comunque si vedeva che non era sicuro, ha rifiutato un paio di tiri aperti che all’inizio del campionato si prendeva.
Dalton (Pepper) ha avuto un problema a ridosso di capodanno, si è riallenato con un po’ di fatica. È un po’ alterno quest’anno, non riesce a trovare continuità, però il vantaggio di questa squadra che per una prestazione non al suo livello abbiamo trovato Marcos dalla panchina che ci ha tenuto in partita bene.
Alessandro (Zanelli) credo che stia soffrendo il fatto di non riuscire a portare a livello offensivo quello che è nella sua testa, lui si aspetta di darci di più a livello offensivo e questa cosa lo condiziona parecchio.
Credo che siano tre situazioni recuperabili, è chiaro che bisogna darsi una svegliata perché poi il tempo passa, e partite come questa che riesci a riprendere, andare avanti e che sarebbe anche giusto vincere non so quante volte possano ritornare.
Della Rosa è andato bene a livello difensivo, ci ha dato una scintilla importante che ci ha riacceso. E’ stato molto bravo perché ha alzato il ritmo della difesa sulla palla. Credo che sia il giocatore che ci ha dato la scintilla.
I tifosi hanno diritto di fare quello che vogliono, quando una squadra perde, soprattutto perde quattro partite di seguito, è normale che ci sia amarezza, c’è voglia di trovare il colpevole, qualche volta può essere il presidente, qualche volta l’allenatore, qualche volta il giocatore. Io sarei stato preoccupato se il primo tempo si fosse replicato nel secondo, allora lì bisognava farsi qualche domanda, invece credo che la squadra abbia avuto da questa partita la consapevolezza che può giocare alla pari anche con squadre costruite per certi obiettivi. E’ chiaro che anche loro non stanno al completo, hanno delle difficoltà, però questa è una squadra che per stazza fisica, per tonnellaggio, per qualità tecniche, sicuramente alla fine del campionato la troveremo davanti a giocarsi obiettivi importanti.
Dobbiamo calarci nella realtà di questo momento, dobbiamo capire che il nostro standard devono essere i secondi venti minuti e non i primi venti e anche con le squadre meno attrezzate rispetto a Trapani quello che dovrà fare la differenza è l’energia che mettiamo nel fare le cose perché poi non siamo un squadra con una stazza fisica così importante da poter giocare una pallacanestro statica. Dobbiamo essere assolutamente capaci di giocare una pallacanestro dinamica, cosa che abbiamo fatto nel secondo tempo”