Mosca, 12 gennaio 2017 – A volte l’impossibile accade. A volte quello che sembrava imponderabile si verifica, anche per confermare la regola. Domani sera alle ore 18:00 italiane, (ore 20:00 locali), nella tana dei detentori del titolo europeo in carica e cioè al secolo i rossoblu del CSKA Moscow, la deludentissima EA7 Olimpia Milano versione Euroleague tenterà di dare corpo a ciò che tutti pensano sia impossibile, sbancare cioè la Megasport Arena della capitale russa con all’esterno non più -6°. In parole povere il più classico dei testa-coda in questa prima fase all’italiana (sempre meglio del round robin eh eh), con i russi primi con un attivo di 12-4 vs l’esatto contrario dei milanesi che dicono invece 4-12
Ci proveranno le Scarpette Rosse, certo, guidate da un Jasmin Repesa sempre più ieratico e che in questa stagione, a dir poco tribolata nel continente, ha già indossato e vestito diversi panni ed interpretato ruoli tra i più disparati per tirare fuori il meglio dai suoi: da quello di Gandalf nel ruolo di stregone bianco, colui cioè che tenta di risollevare umore e gioco dei suoi ragazzi con riti ed arti magiche a quello di un Sigmund Freud, sempre più perplesso nel non riuscire a comprendere alcuni atteggiamenti psicologici di un roster che fatica, eufemisticamente parlando, a tenere alta e desta la concentrazione per tutti i 40 minuti di gioco.
Milano dunque che procede a fiammate, condizionata da un rendimento scadente in difesa che vanifica anche quel poco di buono che si produce quando si punta al canestro avversario: sempre troppi i punti presi e da chiunque per affermare che sia un caso.
E domani eccola, con la sua organizzazione difensiva densa di buchi mentali e di dimenticanze imperdonabili, al cospetto della macchina da canestri per antonomasia, quel CSKA Moscow di Dimitris Itoudis che macina punti su punti, con due tra i primi 5 migliori realizzatori della manifestazione come Nando De Colo (19,0 p.ti/gara e secondo solo a Mr. Keith Langford che viaggia indisturbato con i suoi 23,8), rientrato da poco da un guaio fisico e Mister Assist, al secolo Milos Teodosic, che ne stampa 17,36 a gara oltre che a consegnare appunto ben 7,64 assist gara.
Ma la forza del CSKA non è solo in questi due meravigliosi giocatori, ci sono ad esempio i James Augustine che vanta una clamorosa percentuale da due (70,21%), e ci sono gli Andrey Vorontsevich secondo nella speciale classifica dei tiratori da tre solo all’ex-Milano Jonas Maciulis (59,57% per il russo, addirittura 61,76 per il lituano del Real Madrid), per non parlare poi dei Viktor Khryapa, Aaron Jackson e Vitaly Fridzon…Kyle Hines, insomma, una squadra che dopo il trionfo a maggio 2016 in finale vs il Fenerbahce, ha definitivamente preso consapevolezza della propria forza togliendosi di dosso il nomignolo di “perdente di successo”.
Attenzione però, perchè questa gare così “squilibrate” nel loro pronostico iniziale e stante la logica infallibile dei numeri e degli Dei del basket, nascondono comunque delle insidie, in particolar modo per i favoriti.
La prima. I moscoviti perdono da ben 3 gare di fila tra campionato ed Euroleague. Hanno l’attacco più prolifico della manifestazione con i 1.411 punti messi a segno nei canestri avversari ma di recente hanno perso quello smalto che li ha contraddistinti. E’ un normale calo momentaneo, fisiologico nell’arco di una stagione così intensa come per tutte le altre squadre impegnate in questo nuovo format o è solo la parte iniziale di una crisi che potrebbe perdurare ancora per qualche gara?
La seconda. Milano non ha realmente nulla da perdere domani vs il CSKA. Già lo scorso turno ad Istanbul ha fatto vedere che, libera dalla pressione del dover vincere a tutti i costi, l’EA7 ha disputato seppur sconfitta una delle migliori gare in trasferta della sua stagione ad oggi. Intendiamoci, la qualificazione ai Playoffs è ancora una chimera ma considerando ancora quasi tutto il girone di ritorno da disputare ed il calo di rendimento del CSKA…
La terza. La cabala a volte aiuta. E’ mai possibile che il roster milanese sia così malmesso o male in arnese da non dover, prima o poi, infilare qualche gara imperiosa, vincente anche in Euroleague? E perchè allora non iniziare da domani contro un avversario che sa bene di voler interrompere il trend negativo ma che se perdesse la 4 gara di fila non soffrirebbe più di tanto questa situazione potendosi poi rifare nel corso della stagione, dall’altro della sua cifra tecnica spaventosa?
La quarta. La più tecnica. Il CSKA Moscow non ha apparenti punti deboli ma…Ad oggi raccoglie sotto le plance lo stesso numero di rimbalzi che raccoglie Milano. Strano, vero? Eppure è così. Sono 33,19 rimbalzi di squadra a gara per ambedue le contendenti di domani, collocate insieme al 10° posto in questa speciale graduatoria statistica. Si pensi ad esempio che l’altra Cenerentola dell’Euroleague al pari di Milano in classifica generale, il Galatasaray, è ultima anche in questa classifica dei rimbalzi con 31,94. Pertanto, facile a scrivere ma molto più complesso a farsi, se Milano riuscisse a controllare maggiormente questi palloni, garantendo quindi ritmo in attacco e magari anche secondi, preziosissimi possessi, la gara potrebbe considerarsi tutt’altro che scontata.
Per concludere, le dichiarazioni rilasciate stamane da Jasmin Repesa e Simone Fontecchio
Jasmin Repesa
“Veniamo da due partite giocate abbastanza bene, non come vorremmo ma migliori delle precedenti. In EuroLeague ci mancano le vittorie ma vogliamo far vedere di essere sulla strada giusta anche il CSKA ha perso le ultime tre gare, gioca in casa, e vorrà rifarsi. Decisiva a questi livelli è la continuità. Ad esempio a Istanbul abbiamo avuto un piccolo calo di tensione alla fine del terzo quarto ed è stato fatale. È quello che dovremo evitare a Mosca, restare sempre dentro la partita e non perdere mai contatto”.
Simone Fontecchio
“Ho lavorato tanto in allenamento per cercare di farmi trovare pronto. Più che i progressi sul piano tecnico sono stati importanti quelli mentali. Non giocare per 4 o 5 partite è duro ma nelle grandi squadre può succedere e devi essere pronto con la testa. A Istanbul abbiamo dimostrato di potercela giocare anche con le migliori, anche in trasferta. A Mosca sarà dura, loro hanno un roster lungo e giocatori fantastici. Ma siamo tranquilli e andiamo lì decisi a giocarcela fino in fondo”.
Fabrizio Noto/FRED