Pesaro – La Fiat Torino coglia la sua terza vittoria consecutiva espugnando l’Adriatic Arena al termine di una partita brutta e nervosa, ma condotta per larghi tratti contro una Consultinvest alle prese con un’evidente crisi di fiducia e di risultati.
Alla fine il risultato premia la squadra che è stata più continua sui quaranta minuti e che, pur senza elevarsi mai da una prestazione poco più che sufficiente, ha saputo approfittare di un’avversaria che praticamente non ha giocato per un tempo e poi stava ugualmente per spuntarla nonostante una clamorosa imprecisione nel tiro da fuori.
Difficile per i ragazzi di Bucchi riuscire a portare a casa le partite con queste ripetute partenze ad handicap ed un problema evidente di pericolosità offensiva dei suoi esterni che anche oggi, al di là di qualche penetrazione fulminea di Harrow, non hanno mai saputo rendersi pericolosi in alcuna maniera.
Adesso la classifica per i pesaresi piange miseramente, raggiunti da Varese a quota 10, mentre l’ultima piazza è solo a due punti; la Fiat invece vince una preziosa partita nella maniera a lei forse meno congeniale, ovvero segnando pochi punti ma subendone ancora meno, e per la prima volta nell’anno si trovano con tutti e due i piedi in piena zona play-offs.
Ancora una volta la Consultinvest inizia in maniera tremebonda; il piano partita di Bucchi è quello di rifornire costantemente i lunghi per mettere subito in difficoltà White & C. sotto canestro e così Nnoko e Jones ricevono continuamente palloni.
Tuttavia Nnoko si deve accomodare precocemente in panchina con due falli e Jones, al di là della buona presenza a rimbalzo, si dimostra un po’ troppo confusionario in attacco e così la Fiat, approfittando dell’imprecisione degli esterni di Pesaro, riesce ad allungare senza mettere in mostra nulla di trascendentale.
In casa Consultinvest si temeva l’asse play – pivot formata dall’ex Wright e da White, ma invece sono Washington e Harvey a propiziare il vantaggio della Fiat. Dopo poco più di tre minuti i torinesi sono già sul 4-8 e poi, mentre Harrow & C. continuano a spadellare da fuori, gli ospiti doppiano nuovamente gli avversari sull’8-16 con una tripla di Harvey a tre minuti dalla fine.
Nel frattempo coach Bucchi aveva provato a scuotere i suoi dall’apatia “cercandosi” un fallo tecnico, senza però ottenere grossi risultati; il primo quarto si conclude così sul 12-18 e se la Consultinvest è tutto sommato ancora a breve distanza è solo perché la Fiat ha tirato con il 33% complessivo ed ha Wright e White ancora non pervenuti.
Nel secondo quarto i padroni di casa sembrano finalmente scuotersi; sono gli italiani Ceron e Gazzotti a suonare la carica con delle belle giocate di energia e così Pesaro dopo 3 minuti è a -2(23-25) proprio grazie ad una tripla di Ceron.
Sembra che finalmente la partita possa prendere una piega diversa per i ragazzi di Bucchi ma poi, tra lo sbigottimento del pubblico, la Consultinvest ripiomba nel suo mediocre tran tran; Torino continua a mantenersi sul minimo sindacale, ma trova comunque qualche tripla e delle iniziative di Poeta che le consentono di raggiungere il massimo vantaggio (23-34) a 3 minuti dalla fine.
Tocca ancora a Ceron, l’unico dei suoi oltre la sufficienza nel primo tempo e autore di dieci punti nel solo secondo quarto, provare a ricucire lo strappo con 5 punti in fila, ma poi sulla sirena White trova un canestro su rimbalzo d’attacco che permette a suoi di chiudere sul 28-36, con la difesa pesarese a guardare ed il pubblico a fischiare impietosamente per la sconcertante apatia dei suoi giocatori.
Al ritorno in campo dopo la pausa lunga la Fiat sembra ancora poter mantenere il vantaggio in maniera piuttosto comoda; la Consultinvest riprova ad attaccare l’area dei tre secondi con i suoi lunghi ma il gioco va troppo a strappi e così gli ospiti a 4 minuti dall’ultima pausa sono ancora sul +7 (40-47) grazie ai soliti Wilson e Washington, nonostante Jones sia finalmente rientrato in partita e Nnoko faccia valere tutta la sua energia
Le cose cambiano, forse non a caso, con il quarto fallo di Wilson ed il conseguente ritorno in panchina dell’ala di Vitucci; la Consultinvest ritorna così subito a – 2 grazie alle iniziative di un Harrow finalmente concentrato e poi riesce a chiudere il quarto addirittura in vantaggio, con un cesto di Jones che manda tutti all’ultima pausa sul 51-49.
L’ultimo quarto si gioca tutto sul filo dei nervi; entrambe le squadre raggiungono il bonus prima della metà del tempo e la Fiat si ritrova con White e Washington, oltre a Wilson, con quattro penalità.
Su un fallo tecnico fischiato ad Harrow la Fiat ritorna a +4 (53-57) ma poi, complice il quarto fallo di Washington, la Consultinvest riesce a ricucire lo strappo e ad arrivare a sua volta sul + 4 (61-57) a 2:45 minuti dalla fine, con Jones letteralmente scatenato sotto il canestro avversario.
Subito una tripla di Wilson riporta gli ospiti sul -1 ma poi due canestri di Harrow e Thornton, inframezzati da due tiri liberi di Harvey, riportano la Consultinvest sul + 3 (65-62).
In particolare il canestro della guardia treccioluta di Bucchi a poco meno di un minuto dalla fine sembra poter essere decisivo, ma poi Chris Wrght trova i suoi primi punti con due tiri liberi a poco più di trenta secondi dalla fine e, poi sul tiro sbagliato da Harrow, è Wilson a suggellare la sua prestazione da MVP della gara con due tiri liberi decisivi a due secondi dalla fine.
Ci sarebbe ancora un attacco da organizzare dopo il time out chiamato da Bucchi, ma sulla rimessa offensiva la preghiera scagliata da Jones non trova neppure il ferro e così la Fiat può festeggiare la sua terza vittoria consecutiva, tutto sommato meritata.
Consultinvest Pesaro – Fiat Torino 65-66
Parziali (12-18; 16-18; 23-13; 14-17)
Progressione 12-18; 28-36; 51-19
Tabellini
http://web.legabasket.it/game/66823/
Mvp: in una giornata no di White e nera di Wright, il migliore in campo è risultato sicuramente l’ala Jamil Wilson, piuttosto continuo a livello offensivo per tutto il match e, ciliegina sulla torta, autore dei due tiri liberi che a due secondi dalla fine hanno assegnato la vittoria alla Fiat Torino
Wvp: in un reparto esterni che ha evidenti problemi ormai da troppo tempo, quello che sembra più in crisi di fiducia è sicuramente Brandon Fields, il quale da tempo non riesce più a fornire un contributo palpabile per le sorti della sua squadra; a questo punto sembra lui l’indiziato principale per un’eventuale taglio
Spogliatoi
Bucchi: non si può decidere una partita con un’intensità come quella di oggi con quel fallo che è stato fischiato a Jones nell’ultima azione di Torino; solo nella partita di oggi ci saranno stati almeno altri cinquanta contatti uguali non fischiati e lo stesso Jones non so quanti ne abbia subiti senza che venisse fischiato fallo su di lui. Per carità, tutti possono sbagliare, ma mi chiedo che senso abbia decidere una partita con un fischio del genere ed è dura mandare giù una sconfitta arrivata in questa maniera. Nonostante la battuta a vuoto di qualcuno dei miei giocatori, stavamo per compiere un mezzo miracolo; non penso che si tratti di un problema psicologico nell’affrontare le partite in casa, ma piuttosto di un’incapacità, da parte di qualcuno dei miei, ad adeguarsi al livello del campionato italiano che si è innalzato con il passare delle giornate.
Giulio Pasolini