Alla fine al Pala Fantozzi dopo 45 minuti il tabellone recita Betaland Orlandina Basket 90 Umana Reyer Venezia 82. Un supplementare – il quarto della stagione per Venezia perso – ha deciso una gara che è stata bella per aggressività, attenzione delle due squadre, intensità come si dice in questi casi.
Scrivono da Capo d’Orlando “Venezia è una squadra di ottimi tiratori e lo dimostra fin dalle prime battute con il 3/3 dall’arco firmato Bramos e Heynes. La Betaland risponde costruendo buoni tiri e, alla gara di esordio al PalaFantozzi, Ivanovic la impatta a quota 11 dopo 4′ di gioco. Diener mette la tripla, Peric risponde con un gran canestro, Ivanovic penetra e vola ad appoggiare due punti subendo il fallo di Hagins: la Betaland è +4 (17-13 dopo 5′). Non sbaglia la Reyer, che con Bramos e Peric è +1, ma con la tripla di Tepic e il tap-in di Archie Capo d’Orlando è di nuovo sul +4 (22-18). Cinque punti di fila di Heynes riportano la Reyer avanti 22-23 (a 1’30” dalla fine del primo quarto). Tepic dai 6.75 chiude il primo quarto sul 26-25.
L’appoggio di Viggiano apre il secondo quarto, Iannuzzi risponde dalla lunga distanza e la tripla di Perl vale il +4 biancoazzuro (31-27 dopo 12′). Quattro punti di fila di Ejim riportano Venezia in parità, ma arriva il break paladino: con cinque punti di fila di Diener e l’assist di Ivanovic per Delas in contropiede la Betaland è +5: 41-36 (dopo 17′). Al rientro dal time-out di De Raffaele Bramos realizza dalla media e il 2/2 di Archie dalla lunetta manda le squadre negli spogliatoi sul 44-40.
Al rientro dall’intervallo lungo la tripla di Stojanovic porta i suoi sul +7 (47-40). Il break ospite con Hagins e la bomba di Haynes riavvicina Venezia (49-47). Contro-break di Capo d’Orlando, che con le triple di Ivanovic e Delas è sul massimo vantaggio: +8 (55-47 dopo 24′). Peric e Hagins tengono Venezia a 4 lunghezze di distanza e Perl serve al bacio Delas (57-51 dopo 25′). La Betaland non riesce ad essere fluida in attacco in questo frangente e con quattro di fila di Peric e la tripla di Filloy l’Umana è +1 (57-58 dopo 27′). Perl appoggia al tabellone e il tap-in di Ejim chiude il terzo quarto in parità a quota 60.
Il fallo antisportivo di Filloy su Ivanovic costa 4 punti alla Reyer: con l’appoggio di Diener la Betaland è +4 (66-62 dopo 32′). Alla bomba di Heynes replica Ivanovic dall’arco, ma il 2+1 di Peric riporta la parità a quota 69 (dopo 34′). Il canestro dalla lunga distanza di Diener e l’ottimo appoggio di Delas tengono i paladini sul +4 (73-69 a 3’50” dalla fine), ma la tripla di Filloy e i tiri liberi di Ejim portano avanti Venezia (73-74 a 2’40”). Diener penetra e vola ad appoggiare in sottomano il nuovo + 1 Capo: 75-74 a 1’20” dalla fine. La tripla di Ejim manda Venezia sul +2 (75-77 a 1′ dal termine). Delas appoggia al tabellone il 77 pari a 48” dalla fine e Venezia spreca perdendo palla a 27′ dal termine. Anche i padroni di casa buttano al vento la possibilità di andare avanti: il tiro fuori equilibrio di Diener non prende neanche il ferro e la rimessa di Venezia a 2’50” dalla fine prevede palla a Ejim che sbaglia l’alley-oop, McGee prende il rimbalzo e il tiro per chiuderla prende solo il tabellone.
L’overtime si apre con il +4 firmato Delas e Archie (81-77 a 3′ dalla fine). Il 2+1 di McGee riporta gli ospiti sul -1, ma la bomba di Stojanovic, l’appoggio al tabellone di Diener e il 2/2 in lunetta di Ivanovic a 58” dalla fine valgono il massimo vantaggio Orlandina, +9 (89-80). Peric prova ad accorciare dalla lunetta, ma Diener chiude la gara sul 90-82″.
Ecco la ricostruzione della gara che ne fa il sito degli ospiti veneti:“Gli orogranata partono a mille: recupero difensivo convertito in tre punti da Bramos, poi altre due triple (ancora del greco e di Haynes) valgono il 4-9, a cui i padroni di casa rispondono però con un parziale di 10-2, chiuso dalla tripla di Diener per il sorpasso al 4’30” (14-11). L’Umana Reyer fa circolare bene la palla ed è Peric, nel frangente, ad assumersi la leadership, con sei punti di fila e l’assist per la bomba di Bramos dall’angolo sulla zona siciliana per il controsorpasso (17-18 al 6’). La gara vive di sorpassi e controsorpassi, con cinque di fila di Haynes (tripla e schiacciata a chiusura di una bella accelerazione) che riporta gli orogranata avanti 22-23 all’8’30”, con Tepic che determina nel finale di quarto il 26-25 per Capo d’Orlando.
I ritmi restano elevati anche in avvio di secondo periodo, con qualche errore in più rispetto ai primi 10’ e l’Umana Reyer che trova un ottimo Ejim per restare a contatto, riuscendo poi a tornare avanti a metà quarto (34-36) su un gioco da tre punti di Peric. I padroni di casa reagiscono con il 7-0 che dà il 41-36 al 17’, anche se non sfruttano il seguente fallo più tecnico per Ejim, secondo a raggiungere tre falli personali nel match poco dopo McGee. Così Bramos e i primi due nel match di Hagins riportano gli orogranata a -2 (42-40) al 18’30”, prima dei liberi di Archie che chiudono i primi 20’ sul 44-40 per la Betaland.
Il secondo tempo si apre con la tripla di Stojanovic per il massimo vantaggio di Capo d’Orlando (47-40), poi, sul terzo fallo dello stesso Stojanovic, McGee mette dalla lunetta i primi due punti personali del match, restando freddo nonostante la sospensione del gioco per 6’ a causa di problemi al cronometro. Hagins (dopo un rimbalzo offensivo) e la tripla di Haynes riavvicinano l’Umana Reyer sul 49-47 al 23’, anche se i canestri dall’arco di Ivanovic e Delas riscrivono il massimo margine per i siciliani: 55-47 al 23’. Da una gran difesa e l’ottima circolazione in attacco nasce però il parziale di 2-11, chiuso con la tripla del sorpasso di Filloy per il 57-58 al 27’, con un finale di periodo dai ritmi frenetici per il 60-60 all’ultimo intervallo breve.
Ortner riporta in vantaggio gli orogranata, dopo uno sfondamento subito da Perl, in avvio di ultimo quarto, ma la squadra di coach De Raffaele paga caro l’antisportivo fischiato a Filloy, con Diener prima e Ivanovic poi che riportano Capo d’Orlando sul +4 (69-65 al 32’). Haynes (tripla e 1/2 dalla lunetta) e poi Peric (gioco da tre punti dopo ottimo recupero difensivo di McGee) ristabiliscono la parità a quota 69 al 34’. La partita non si schioda dalla situazione di equilibrio, con Diener che dà il +2 a metà quarto ai siciliani, con due stoppate (di Haynes e Hagins) che salvaguardano il 71-69 per l’Umana Reyer, che però paga qualche palla persa di troppo e qualche errore al tiro, anche se Capo d’Orlando, a sua volta, trova solo due punti (di Delas), così la tripla di Filloy (dopo 3’ senza canestri per gli orogranata) dà il 73-72 al 37’ e i liberi di Ejim il 73-74 subito dopo. Gli orogranata difendono forte, in un finale in cui entrambi gli attacchi vengono messi in difficoltà. Diener riporta avanti i padroni di casa con un sottomano a -1’21” (75-74), Ejim trova la tripla del 75-77 a -1’05”, Delas impatta a quota 77 a -49”. Dallo scarico di Ejim a -27” arriva una palla persa, ma poi il canadese difende alla perfezione su Diener, che prende un tiro da 3 allo scadere dei 24” colpendo però solo il tabellone. Coach De Raffaele chiama così time out a 2” e 48 centesimi dal 40’, ma, sul buono schema di Filloy da rimessa, non trovano il canestro della vittoria né Ejim, né McGee ed è così supplementare.
E’ Delas il fattore dell’overtime, con punti, rimbalzi e palle recuperate. Nei primi 4’ del supplementare l’Umana Reyer trova solo un gioco da tre punti con McGee, così Capo d’Orlando arriva all’ultimo minuto sull’87-80. De Raffaele prova ancora il time out, ma l’inerzia è ormai tutta dei siciliani, che si impongono alla fine 90-82.”
Il commento di Gennaro Di Carlo allenatore di Capo d’Orlando:”È stata a mio avviso una gara di livello simile a una di playoff per intensità e qualità della pallacanestro. Essere riusciti a vincere una partita come quella di oggi ci dà grande fiducia e ci rende più consapevoli della bontà del nostro gruppo. Venezia ha dimostrato la sua solidità mentale e il suo talento. Il girone di ritorno sarà duro, bisognerà non solo tenere botta al PalaFantozzi, ma esprimere la stessa voglia di lottare anche in trasferta. I complimenti a Venezia oggi sono d’obbligo, è una squadra forte, bene attrezzata e bene allenata, non era facile giocare contro di loro. Nel finale della gara forse non siamo stati bravi, cinici ed energici, bisognava gestire al meglio le rotazioni. Ivanovic rispecchia il nostro carattere, è un ragazzo tenace e agonista, è un gran giocatore. Abbiamo ancora margini di miglioramento secondo me”.