TREVISO E VIRTUS: CHE TONFI! TRIESTE NE APPROFITTA ED EFFETTUA L’AGGANCIO IN VETTA
Continua il cammino a braccetto di Virtus Bologna e Dè Longhi Treviso, che da inizio anno procedono praticamente appaiate non solo in classifica ma anche nel rendimento sul campo. Se fino a qualche settimana fa entrambe macinavano vittorie e sembravano poter ammazzare il campionato con anticipo, prima dell’inizio dei playoff, ora le cose sono decisamente cambiate, e l’ultimo turno ne è stata la conferma. Domenica, infatti, gli uomini di Pillastrini sono caduti in maniera decisamente inattesa tra le mura casalinghe contro l’Aurora Jesi. I trevigiani hanno confermato il proprio momento no (seconda sconfitta in fila, terza nelle ultime cinque) perdendo una partita che dopo 20’ sembrava in controllo abbastanza agevole. Grazie alla miglior partita stagionale del rientrante Matteo Negri (17 punti, 6 rimbalzi e 4 assists a premiare la scelta di schierarlo in quintetto), infatti, i trevigiani avevano controllato la prima frazione, chiudendo con un discreto margine di vantaggio (44-32) alla pausa lunga. Al rientro in campo, però, la musica è totalmente cambiata, con la Dè Longhi che è tornata a sbattere contro le proprie insicurezze offensive (27 punti nel secondo tempo, 6/28 da tre, 17 palle perse), mentre Jesi, man mano, ha preso fiducia, rientrando nel match prima e poi prendendone il comando grazie ai canestri di Dwayne Davis (21 punti, 5 rimbalzi e 6 assists) e Andrea Benevelli (13 con 3/6 da tre punti). Il parziale decisivo è stato un pesantissimo 15-0 pro Aurora negli ultimi 5’30” che ha trasformato un +9 Treviso (69-60) in un +6 Jesi (69-75) a poco più di 30” dal termine, garantendo una vittoria tanta preziosa quanto insperata agli uomini di Cagnazzo, che hanno avuto il solito ottimo contributo da Bowers (19 punti, 7 rimbalzi e altrettanti assists) e Marco Maganza (20 e 9 rimbalzi). Per Treviso buona partita di Jesse Perry (13+10), mentre proseguono i problemi con DeCosey, fermo a 7 punti in 17’.
La Segafredo Bologna, invece, nel posticipo di martedì sera ha infilato il terzo KO consecutivo, cedendo, anche lei in casa e in maniera altrettanto inattesa, alla Bondi Ferrara. Periodo davvero nero per i bolognesi che di queste tre sconfitte due le hanno incassate sulla sirena… e anche un po’ oltre. Se infatti due settimane fa a Mantova una tripla di Candussi all’ultimo secondo aveva interrotto la striscia di undici vittorie consecutive della Virtus, contro Ferrara la sconfitta è stata sancita da un canestro pesante di Riccardo Cortese (man of the match con 25 punti e 6 triple a segno) arrivato però, come evidenziato dal replay (e anche dal vivo si aveva avuto questa sensazione), fuori tempo massimo. Gli arbitri non se ne sono accorti e hanno convalidato, cambiando, forse, il risultato finale dell’incontro, ma non certo la sostanza di quanto detto dal campo, per una Segafredo alle prese con tantissimi problemi fisici: al lungodegente Ndoja si sono aggiunti Lawson (seduto tutto il secondo tempo) e Spissu, acciaccato e ben lontano dal 100%, oltre ad avere un Bruttini ancora non inserito nei meccanismi di squadra. C’è tanta stanchezza nelle gambe, mancano allenamenti fatti al completo e in campo la situazione è evidente, in particolare per una difesa che ha concesso davvero troppo (54 punti nel primo tempo). Ferrara ha fatto gara di testa, anche con vantaggi in doppia cifra, per tutta la partita. Poi è arrivata l’ormai solita rimonta virtussina. Con Bowers (23, 7 rimbalzi e 3 assists) a fare una follia a 17” dalla fine (fallo in attacco e tecnico per proteste), Umeh (18 punti e 5 assists) in lunetta ha pareggiato a quota 85, poi sulla rimessa offensiva si è fatto rubar palla da Roderick (17+9 con anche 5 assists). Ne è seguito un lancio lungo disperato per lo stesso Roderick, un paio di rimpalli, palla schizzata fuori dall’arco e un tiro folle di Cortese che ha trovato solo il fondo della retina. Punti che valgono oro per gli estensi sul fondo della classifica, mentre Bologna (21, 10 rimbalzi e 6 assists Rosselli) non arriva certo nel migliore dei modi al big match di sabato in casa proprio di Treviso.
Così ne ha approfittato Trieste, la squadra decisamente più in forma del girone Est, giunta alla quinta vittoria consecutiva (decima in fila in casa) grazie al 69-64 inflitto alla Fortitudo Bologna che non ha confermato quanto di ottimo dimostrato sette giorni prima nel -30 rifilato a Treviso. L’Alma vola, nonostante l’assenza da non sottovalutare di Pradin, grazie al collettivo. Con cinque uomini in doppia cifra (15 di Pecile dalla panchina, 14 Green e Da Ros, 12 Parks, con questi ultimi tre che contribuiscono alla causa anche con 8 rimbalzi offensivi complessivi) e la solita difesa asfissiante i triestini riescono, nel terzo periodo, a piazzare un mini allungo che li porta fino al +10, soprattutto grazie alle volate di Parks e Green. La Kontatto, se non altro, ha il merito di non mollare mai e fino alla fine lotta rientrando fino al -2 in un paio di occasioni, dove però manca la lucidità necessaria in attacco per raggiungere il pareggio. A differenza dell’esordio con Treviso, Legion stecca la partita, insistendo troppo su un tiro da tre punti che non ne vuole sapere di entrare (13 punti con 1/9 da dietro), mentre, invece, produce cose discrete Justin Knox, che chiude con 15 punti e 8 rimbalzi, in realtà unico faro di un attacco completamente imballato, che chiude col 40% dal campo e 18 palle perse.
MANTOVA BRILLA IN CASA E SUPERA CHIETI, RAVENNA INCIAMPA A RECANATI
Dietro al terzetto di testa continua la sua corsa Mantova, che vince con autorità al PalaBam contro la Proger Chieti che, al contrario, infila il terzo stop consecutivo. Partita sempre in controllo degli uomini di Martelossi che hanno subito aggredito il match, segnando con buona continuità in attacco e rendendo la vita complicata a Chieti con una buona prestazione difensiva. Vantaggio sempre attorno alla doppia cifra per gli Stings, che si è poi ulteriormente dilatato nel terzo quarto permettendo ai virgiliani di limitarsi a difendere il margine conquistato negli ultimi 10’ di incontro. Ottima partita di Alessandro Amici, costante nei 27’ passati in campo nei quali mette a referto 22 punti, 9 rimbalzi e 4 assists. Bene anche Corbett con 18 punti, 10+9 rimbalzi di Francesco Candussi. Ininfluente, alla fine, la giornata no di DeAndre Daniels, fermo a 2 punti segnati in 20’. Poco da salvare, invece, per Chieti, mai realmente in grado di impensierire gli avversari. 16 punti, 6 rimbalzi e 7 assists di Trae Golden, 14 di Mortellaro e 12 di Cade Davis i rilievi più importanti dal tabellino.
Cade, invece, a sorpresa, Ravenna, che lascia le penne a Recanati dopo un tempo supplementare. Seconda vittoria consecutiva per i marchigiani, che abbandonano così finalmente l’ultimo posto in classifica (una partita in meno, però, per Forlì) e stanno trovando nuova linfa nel momento meno atteso, ossia dopo aver visto partire quello che era stato il proprio miglior giocatore, Jalen Reyndols. Sarà il nuovo assetto di squadra, con Erik Rush (partita totale, con 9 punti, 14 rimbalzi e 6 assists) inserito al posto dell’ex Villanova University, sarà una ritrovata voglia di lottare, fatto sta che gli uomini di Giancarlo Sacco hanno messo in campo un prestazione gagliarda, lottando su ogni pallone e riuscendo a far girare a proprio favore gli episodi nei finali di tempo. Prima, infatti, sul finire dei regolamentari, Taylor Smith, a 8” dal termine, aveva segnato il canestro del pareggio per l’Orasì, subendo fallo, ma sbagliando il libero del sorpasso e probabile vittoria. Nel prolungamento poi, quando Recanati aveva iniziato con sei punti filati, per farsi recuperare e superare di nuovo, era stato un canestro di Gennaro Sorrentino (gran partita la sua con 24 punti a referto) e metterla avanti definitivamente. Sprecando, però, la chance di aumentare il proprio vantaggio con uno 0/2 ai liberi sanguinoso di Travis Bader dalla lunetta a 5” dal termine, che aveva lasciato l’ultima speranza a Ravenna, affidata a una tripla di Sabatini stoppata dal ferro. Successo ovviamente pesantissimo nella corsa salvezza e ottima prestazione del nuovo arrivato Francesco Infante, autore di 20 punti, con 8 rimbalzi e 5 assists. Ravenna recrimina per l’occasione sprecata sul finire dei tempi regolamentari, ma non esce comunque ridimensionata dall’incontro. 22 punti per Derrick Marks, doppia doppia (10+15) per Smith, 14 di Tambone, 13 per Raschi dalla panchina.
VERONA CONTINUA A VINCERE, UDINE SUPERA AGEVOLMENTE ROSETO
La lenta, ma inesorabile, rimonta di Verona prosegue anche in questo ventesimo turno, dove gli uomini di Luca Dalmonte hanno infilato un’altra vittoria (quarta nelle ultime cinque) superando senza problemi Imola sul proprio campo. La Tezenis sta, finalmente, riuscendo a sprigionare tutto il potenziale del proprio roster e continua ad essere sempre più candidata al ruolo di mina vagante da qui alla fine dei giochi (treno per l’ottavo posto ufficialmente agganciato). Contro l’Andrea Costa la partita è durata poco più di un quarto, con i padroni di casa che sono rapidamente andati in fuga toccando il +20 e trovandosi all’intervallo lungo già avanti per 48-26. L’attacco ha dato spettacolo dietro a un ispiratissimo Marco Portannese (28 punti con 8/12 dal campo): 50% al tiro e 16 triple a bersaglio. Nella cavalcata si è esaltato anche Leonardo Totè, autore di 19 punti, e assieme a lui buoni bottini anche per Frazier (18 e 6 rimbalzi) e David Brkic (14 e 6 rimbalzi in 17’). Tutto da dimenticare per Imola, invece, che arriva alla quinta sconfitta in sei partite e può salvare solo il grande cuore di Alex Ranuzzi (16+10) e i punti di Prato dalla panchina (15 con 5 rimbalzi).
A pari punti con Verona rimane anche Udine, che fa il suo il match casalingo con Roseto grazie ai quarti centrali in cui mette la freccia e scappa fino al +19, sulle ali di un Allan Ray in una delle sue giornate buone: 30 punti, 3 rimbalzi e 4 assists per lui. Roseto non ha avuto le forze per recuperare dal -19, pagando anche l’assenza di Robert Fultz, che ha tolto lucidità alla regia della squadra. Smith ha fatto il suo con 25 punti, Amoroso, dopo aver scelto di rimanere fino a fine stagione, ha contribuito con 17 punti, 5 rimbalzi e 4 assists, ma tutto attorno è mancata la squadra, in difficoltà anche per rotazioni abbastanza accorciate. In casa udinese 15 i punti di Michele Ferrari e 13 per Traini dalla panchina. Il team di coach Lino Lardo continua a navigare in acque molto migliori di quelle che erano le aspettative e vuole cercare di rimanerci il più a lungo possibile.
RISULTATI
Tezenis Verona – Andrea Costa Imola 87 – 65
Alma Trieste – Kontatto Fortitudo Bologna 69 – 64
US Basket Recanati – OraSì Ravenna 84 – 83
Dinamica Generale Mantova – Proger Chieti 79 – 70
G.S.A. Udine – Visitroseto.it Roseto 79 – 67
De Longhi Treviso – Termoforgia Jesi 71 – 76
Segafredo Virtus Bologna – Bondi Ferrara 85 – 88
Unieuro Forlì – Assigeco Piacenza 04/03/2017
CLASSIFICA
Segafredo Virtus Bologna 28 (Una partita in meno)
De Longhi Treviso 28
Alma Trieste 28
OraSì Ravenna 24
Dinamica Generale Mantova 24
Kontatto Fortitudo Bologna 22
Visitroseto.it Roseto 22
Assigeco Piacenza 20 (Una partita in meno)
Termoforgia Jesi 20
Tezenis Verona 20
G.S.A. Udine 20
Bondi Ferrara 16
Andrea Costa Imola 14
Proger Chieti 12 (Una partita in meno)
US Basket Recanati 10
Unieuro Forlì 8 (Una partita in meno)
Nicolò Fiumi