Angelico Biella-De Longhi Treviso
Chi invece ha dovuto sudare le cosiddette sette camicie sono stati l’Angelico Biella e la De Longhi Treviso. I piemontesi dopo un primo tempo in difficoltà (35-43) hanno trovato il bandolo della matassa nel secondo tempo grazie al solito fenomenale Jazzmarr Ferguson autore di 29 punti. La compagine di coach Pilastrini invece, favorita in partenza, è sprofondata a 4′ dalla fine a -10 (60-70) per poi piazzare una super rimonta con un parziale di 13-2 e vincere 73-72. Coach Carrea dovrà ancora far a meno di De Vico, infortunato.
Ecco le parole del coach milanese dell’Angelico a fine partita:
«È una vittoria che conta tanto per la crescita del gruppo e dei giocatori che lo compongono. La variabile che ci ha fatto approcciare in maniera negativa alla partita è stata la non capacità di capire la situazione, un’atmosfera che aveva bisogno di più coraggio dell’ordinario. Molti dei ragazzi hanno vissuto per la prima volta questo tipo di situazione, sono cresciuti nel corso della partita. Hanno messo nel loro bagaglio tecnico ed emotivo questa esperienza, sicuramente gli tornerà utile. Non mi sento di condannare il brutto approccio».
«Senza De Vico ancora di più, sapevamo che avremmo sofferto la fisicità di Mantova. Avevamo prestato molta antenzione sulle uscite, ma nei primi due quarti non siamo stati abbastanza efficaci nel fermare i loro vantaggi. Mantova ha giocato un pick and roll molto efficace, su questo non eravamo assolutamente pronti. Abbiamo corretto la fisicità schierano Udom da tre: Mattia è stato molto bravo perché è un ruolo che non ha ricoperto molte volte. Abbiamo corretto i ritardi sul pick and roll cambiando molto di più, merito della disponibilità dei nostri lunghi nello spendere molte energie e falli sui mismatch».
«Le partite sono figlie della loro storia emotiva e della capacità che hai di adattarti ai vantaggi che il tuo avversario crea. Il fatto di aver finito in vantaggio non è indice di una buona condizione. La squadra in questo momento non sta affrontando il suo momento di massimo splendore. È normale, vale un po’ per tutti. Sarà importante recuperare nel modo giusto e curare bene la fase alimentare. Vedremo domani che tipo di energia riusciremo a produrre».
«L’approccio emotivo alla partita dei più giovani è responsabilità mia. Probabilmente bisognare infonderli maggior coraggio. Hanno iniziato in maniera molto timida e poi si sono sbloccati con le loro caratteristiche e la loro energia e hanno portato un importante contributo. Parliamo di giocatori che fanno l’A2 e la Coppa Italia per la prima volta, non dobbiamo dimenticarlo, un giro a vuoto glielo possiamo concedere».
Alma Trieste- Virtus Segafredo Bologna
Semifinale tra due squadre del girone Est quella che andrà di scena all’Unipol Arena tra Virtus Segafredo Bologna e Alma Trieste. Solo uno è il precedente in campionato, proprio all’Unipol Arena. Furono i bolognesi a spuntarla con il punteggio di 76-63. Buona fu la prestazione di Guido Rosselli che chiuse con 32 di valutazione realizzando 18 punti, 9 rimbalzi, 4 assist e 4 palle recuperate. Entrambe le compagini hanno passato agilmente i quarti di finale. Trieste con uno schiacciante quarto quarto da 9-28 ha archiviato la pratica contro Legnano (55-84) mentre la Virtus grazie a un super secondo tempo (55-29 il parziale) ha trionfato contro la Moncada Agrigento (95-63).
Ecco le parole di Alessandro Ramagli, allenatore della Virtus:
“Queste partite sfuggono alle previsioni della vigilia, spesso anche alle valutazioni logiche. Il campionato è un’altra cosa, qui è diverso, spesso si va avanti in equilibrio e così infatti è stato fino a metà gara, poi l’abbiamo spaccata e siamo stati bravi a farlo. Tra l’altro, giocavamo senza un americano”.
“Sono contento per il rientro di Ndoja, ha fatto vedere cosa potrà darci in condizioni normali. Ho avuto belle sensazioni, anche dal punto di vista emotivo. Ci teneva ad essere di nuovo in campo, e nessuno dubitava di questo. Con lui il campo assume dimensioni diverse”.
“Ora dobbiamo concentrarci sulla semifinale, perché la giocheremo contro una squadra in grande forma e certamente che sta meglio di noi dal punto di vista della salute. Favorite non ce ne sono, bisognerà mettere in campo tutte le energie fisiche, tecniche e mentali”.
“Le semifinaliste di questo torneo sono bellissime realtà della pallacanestro italiana. Biella, Trieste, Treviso e la Virtus. Uno spot migliore non poteva esserci. Biella mi sta a cuore, ha iniziato ad affacciarsi ad alta quota quando sedevo sulla sua panchina, ma in generale sono quattro realtà che rappresentano il passato, il presente ed anche il futuro del basket”.
“Lawson sta meglio, abbiamo trovato soluzioni al problema al piede, che danno buone risposte, ma gli allenamenti di squadra gli mancano. Magari riusciremo a fargli fare qualche minuto contro Trieste, vedremo come starà domattina. Se ci sarà ne saremo felici, se mancherà faremo come abbiamo fatto oggi, gli anticorpi ce li siamo fatti. Di sicuro cercheremo di onorare al meglio questa manifestazione”.