Varese, 17 marzo 2017 – Una gara delicata come tutte da quì sino a fine stagione per l’Openjobmetis Varese. Lo sa perfettamente coach Attilio Caja che cerca di caricare i suoi ragazzi parlando della prossima avversaria, la neopromossa Germani Basket Brescia che così tanto sta facendo in campionato ma che soffre di una flessione di risultati. Dopo il colpaccio di Avellino quindi bisogna insistere per portare il vascello biancorosso fuori dalle secche della bassa classifica, ecco dunque le parole di Attilio Caja in vista di Germani Basket Brescia-Openjobmetis Varese che mette in evidenza che, seppur la Leonessa sia ferita in questo periodo, i suoi artigli possono sempre ferire a morte:
«Prima di parlare del match contro Brescia volevo tornare sulla gara vinta contro Pesaro; vorrei fare nuovamente i complimenti ai miei ragazzi che sono stati encomiabili nel voler recuperare il passivo che si era accumulato alla fine del primo tempo. Questo è successo non solo grazie alla loro voglia, ma anche grazie all’entusiasmo che il pubblico ci ha trasmesso: aver conquistato la loro fiducia è un fatto che ci dà molta responsabilità e che ci spinge a ripagarla nel miglior modo possibile. A partire dalla gara di domenica sera contro Brescia, una squadra che, nonostante la “flessione” avuta nelle ultime uscite, nasconde moltissime insidie anche grazie ad un roster costruito bene e che segue delle precise gerarchie. Giocatori “di squadra” come Moore, Berggren, Burns e Bushati, trovano spazi intorno ad una spina dorsale ben individuabile costituita da Vitali, leader indiscusso della Leonessa capace di coinvolgere in maniera ottima tutti i compagni senza disdegnare le giocate personali, Moss, giocatore esperto e fattore decisivo in entrambe le fasi di gioco, e Landry, uno dei tre migliori giocatori dell’intero campionato. Un gruppo, questo, diretto splendidamente da coach Diana, allenatore molto “tattico” che sa leggere bene le partite. Per poter avere la meglio dovremo fare una gara di grande fisicità ed aggressività, cercando di fare la nostra pallacanestro senza snaturare troppo il nostro gioco. Se ci fermiamo a pensare ai loro tatticismi, rischiamo di cadere nella loro trappola così come hanno fatto altre squadre prima di noi nel corso della stagione. Il nostro atteggiamento? Non è mai stato da “ultima squadra in classifica”. Certo è che vincere ti aiuta a rischiare di più in determinati momenti. Ora abbiamo intrapreso la strada giusta; dobbiamo continuare così, perché far passi indietro sarebbe davvero un peccato».