Roma, 19 marzo 2017 – Gara-spettacolo doveva essere e gara-spettacolo è stata. In un Palazzetto dello Sport di Roma decisamente gremito, l’Unicusano Bum Bum Virtus Roma ha avuto la meglio su di un’ottima Remer Blu Basket Treviglio solo dopo un tempo supplementare per 97-90 ed al termine di un match molto, molto intenso, deciso alla lunga solo dalla capacità dei padroni di casa di stringere i denti e di resistere ai chili ed ai centimetri in abbondanza dei bergamaschi. Ma spettacolare perchè vivo, denso di emozioni e ribaltamenti nel punteggio, a parte qualche numero atletico-tecnico di Mr. John Brown, al solito MVP del match! E da stasera, terza piazza in classifica a quota 30 punti.
Forse sarà una spiegazione banale quella di cui sopra ma mai come questa sera la Bum Bum Virtus Roma ha realmente consegnato alle cronache, nonché vinto, una partita fatta di santa pazienza nonostante la sua indole da “piedino pesante” sull’accelleratore, una vera e propria gara di scacchi tra due allenatori come Fabio Corbani ed Adriano Vertemati che hanno molto in comune, sia da amici che da professionisti del coachin’, ben capaci di preparare un loro canovaccio a bocce ferme, una tela tessuta a tavolino quasi mossa dopo mossa riuscendo comunque a far appassionare gli spettatori e senza che la suspence e l’incertezza dell’esito finale ne venisse minimamente intaccato, anzi! Ma intendiamoci, non si pensi che la Virtus Roma abbia rallentato o “gestito” la gara, assolutamente no, sempre spingendo a modo suo è riuscita comunque a portare a casa una gara che forse aveva già vinto prima dell’overtime e che poi ha avuto la freddezza di riprendersi contro una degna, degna avversaria.

Il team lombardo in fase di riscaldamento
La partenza del match era tutta di marca blu bergamasca, Adriano Vertemati ben conscio delle scarse qualità intimidatorie dell’Urbe nella propria area ordinava di attaccare sempre e solo il ferro, detto fatto e subito 2-6 senza che l’Unicusano potesse battere ciglio. I chili ed i centimetri di Capitan Lele Rossi e di quel bel giocatore che è Paulius Sorokas mettevano a disagio Jacopo Vedovato e John Brown ma non appena Roma riusciva a registrare qualche cambio spalle a canestro, ecco il primo pareggio di una lunga sfilza durante tutta la gara ad opera di Massimo Chessa, 6-6 al 5’. Molti errori al tiro da ambo le parti per un ritmo forsennato imposto dalle squadre ma ora che la difesa romana iniziava a farsi sentire (con Corbani già in camicia a bordo campo…), la Remer non era mica da meno. Due squadre allo specchio, con Tommaso Marino a dettare i ritmi insieme al solito, ottimo Adam Sollazzo in un continuo scambio di responsabilità in regia mentre dall’altra parte del campo Anthony Raffa era già fuori al 2’ per Tommy Baldasso (e relativa reprimenda, aspra, del suo coach), apparso troppo confusionario, forse più del solito. Terminava sul 13-16 tra le due squadre ma con la netta sensazione che il meglio dovesse ancora arrivare…Anche perché troppi errori a causa delle ottime difese.

La panchina dei Blu bergamaschi fine primo periodo
Secondo periodo, gli errori continuavano come anche il continuo, vorticoso ritmo di “entra&esci” dei giocatori dalla panchina sia di Roma che di Treviglio. Gli ospiti si portavano al massimo vantaggio di tutto il match in apertura (13-18 con Sorokas al 12’), ma la Bum Bum rintuzzava prima con Baldasso e dopo con un estremamente positivo Daniele Sandri (da quando ha il taglio alla mohicana non sbaglia una gara!!), e Roma poteva finalmente assaporare il primo vantaggio del match grazie alla prima tripla di Aristide Landi, 26-25 al 15’. Ma era un vantaggio effimero, la Remer macinava il suo buonissimo gioco di penetra-e-scarica facendo muovere molto bene sia la palla che difesa romana, ma spesso la sfera arrivava dentro dove un ottimo Lele Rossi dava ancora il +5 ai suoi sul 28-33. La Virtus Roma però recuperava affidandosi a John Brown, in un amen si era sul 32-33 e, dopo un’altra gran difesa, Sandri ridava il vantaggio ai suoi ma ormai l’andamento della gara era evidente: difficile assistere ad un break consistente da parte di una delle squadre, avrebbe vinto la squadra che avrebbe avuto maggior sangue freddo e fatto meno errori. Al riposo lungo la Virtus comunque recuperava il gap dei 3 punti al primo suono della sirena, si chiudeva sul 38-37. Benissimo la coppia Sollazzo-Sorokas per Treviglio ma tutta la squadra confermava che la quarta piazza in classifica non fosse un caso!! Da segnalare la “virgola” alla voce “punti” per Anthony Raffa…

Una fase del match nel 2^ periodo
Terzo periodo, dopo l’intervallo lungo la Bum Bum Virtus rientrava in campo più decisa di prima tentando di spezzare la gara nonostante la strenua difesa avversaria. Infatti Sorokas metteva una tripla che ricacciava indietro l’Urbe (44-45 al 23’), ma Chessa rispondeva allo stesso modo lanciando i suoi ad un mini-break da 7-0, con nel frattempo anche un timeout di Vertemati che cercava di togliere di fatto l’inerzia agli avversari con, udite udite, il primo canestro del match di Raffa in transizione. Ma proprio il paisà, sempre in onore al “piedino sull’accelleratore”, nel momento di massimo fulgore romano consegnava un pallone incredibile alla Remer su di un contropiede mal gestito, regalo preso e scartato dai blu lombardi e Remer che addirittura si riportava (meritatamente), in vantaggio sul 53-55 grazie ad un contro-break da 0-8, con successivo timeout di Corbani, mesto e sconsolato a bordo campo, complice intanto una zona “assassina” tesagli come un trappolone nella fitta boscaglia dall’amico-nemico Vertemati. Sorokas dava il +4 ai suoi con dei liberi (Treviglio impeccabile dalla lunetta), parziale aperto da 0-10 ma Chessa metteva una triple delle sue, e dopo ancora due volte quel satanasso di John Brown, l’Urbe respirava riportandosi avanti sul 60-57 chiudendo su questo punteggio il parziale.

Una fase del match
Quarto periodo, un ottimo Andrea Pecchia con sfrontatezza sotto canestro (coniglio dal cilindro di Mago Adriano), e Treviglio ancora a contatto di Roma, in un avvincente corpo a corpo. Tripla di uno dei migliori Baldasso ultime versioni di gioco e, logicamente, tensione che saliva a mano a mano che il cronometro si avvicinasse allo scadere. Brown dava +3 ad i suoi e subito dopo una tripla bucata di Landi, Anthony Raffa in versione Arsenio Lupin, scippava palla a Marino. Ed ancora subito dopo, sempre lui dopo una gara poco lucida nel complesso dando il 73-68 al 37’ in una ridda di emozioni e di contatti sempre molti evidenti ma che gli arbitri (positivi a dire il vero questa sera), non sanzionavano in perfetto equilibrio interpretativo. E mentre i cambi e la gara di scacchi tra i due coaches continuava, Sandri dava il 75-70 su grande assist di Maresca. Ma sull’ennesimo errore al tiro dei blu, lo stesso Capitano romano bucava un’entrata uno vs zero, l’entrata del +7 in maniera incredibile. Era il segnale che attendeva questa incredibile Remer dal cuore caldissimo, prima Sollazzo e dopo Sorokas davano il -1 al 39’. La tripla di un ispiratissimo Baldasso faceva esultare Roma, 78-74 ed anche un canestro da par suo di Raffa, 80-74 e Vertemati chiamava tempo ad 80” dalla fine. Ma proprio come vs Treviso e come a Latina, una volta in vantaggio nei possessi finali la Virtus si smarriva: Sorokas si procurava dei liberi, l’ottimo Daniele Sandri di questa sera commetteva il 5° fallo dopo una banale “persa”, spedendo in lunetta Marini a 55” con Roma adesso solo a -3. Raffa cercava di chiudere ma senza successo, Pecchia dava il -1 ai suoi e Chessa ne metteva solo uno dei due liberi a disposizione. Tempo per Treviglio e Sollazzo, come sempre, puniva al vetro la Bum Bum, a nulla serviva una mezza “Ave Maria” lanciata da Maresca da quasi metà campo, supplementare sull’81-81.

Il team lombardo ad inizio 3^ periodo
L’overtime si apriva con una tripla di Luca Cesana che illuminava una sua gara non molto brillante, idem Anthony Raffa ma quando Marino metteva dentro l’84-86, la paura di non riuscire a farcela era palese negli occhi dei tifosi romani. Ci pensava super Landi a ridare speranza, due triple out prima di Chessa e dopo di Raffa con proprio l’ex- V Nere a raccogliere un secondo rimbalzo offensivo ma stavolta a mettere dentro un pareggio 86-86 preziosissimo!! Ed accadeva l’imponderabile. L’ottimo Andrea Pecchia si recava in lunetta con i suoi compagni ad aver fatto un’ottimo 18/19 sino a quel momento ma lui, proprio lui così importante sino ad ora, faceva 0/2. Il segnale era forte e chiaro, con Raffa che metteva la sua seconda tripla di tutta la gara!! La Remer accusava il pugno preso in pieno volto, Sorokas e Marino sbagliavano, non lo faceva Landi che siglava la tripla del +6 a 53” dalla fine sul 92-86. Finita? Macchè, la Remer ruggiva ancora, 93-90 grazie ai liberi di Sorokas con rimessa dal fondo di Roma che…Ne perdeva incredibilmente il possesso, pasticcio sulla linea di fondo tra Raffa e Chessa a 36” dal termine. Mentre ci si aspetta la tripla, Sollazzo attaccava ancora il ferro ma stavolta senza fortuna, Maresca si procurava sul rimbalzo i liberi e la staffa la metteva Brown in contropiede in un tripudio giallorossoblu.

Una fase del match nel 4^ periodo
Un gran bel match dunque, tra due squadre degne della posizione che occupano e che saranno ancora protagoniste da qui a fine stagione regolare. Applausi d’ammirazione a questa Remer Treviglio che questa sera ha dato prova di lucidità e concretezza, sebbene la Virtus Roma abbia ben difeso contro la loro buona possibilità di centrare il cotone con frequenza dai 6,75 (nonostante le ultime gare avesse visto i bergamaschi tirare malino da fuori l’arco), l’attacco degli ospiti è sempre stato ben bilanciato e deciso ad attaccare il ferro allo scopo di cercare canestri e punti più comodi. La gran difesa della Bum Bum Virtus Roma ha limitato i danni ma Capitan Lele Rossi e compagni han comunque disputato la partita che aveva studiato per loro Adriano Vertemati. Benissimo la coppia Sorokas-Sollazzo (45 punti in due), tutti a referto quelli della Remer tranne un Curtis Nwohuocha apparso in crisi d’identità, un po’ come Luca Cesana mentre Pierpaolo Marini non ha potuto offrire il suo solito contributo.
Quarta W di fila dunque per questa Virtus Roma e con anche la certezza di avere la meglio su questa appiccicosissima Remer anche nel computo del doppio scontro in caso di arrivo a pari punti. Non termina di stupire questo bel gruppo costruito da Fabio Corbani e Simone Gioffrè con il solito John Brown che sfiora la doppia doppia (26 p.ti ed 8 rimbalzi ma soprattutto fa ormai anche dei numeri che valgono da soli il prezzo del biglietto), e che ha visto tutti i ragazzi in doppia cifra tranne un solidissimo Jacopo Vedovato, autore di una gara di gran sacrificio. Bellissima la prova di Daniele Sandri aldilà dei numeri (16 p.ti e 9 rimbalzi…Doppia doppia sfiorata), un leader silenzioso che quando c’è da difendere è sempre presente come quando deve metter dentro un canestro utile alla gara. Bene anche Tommy Baldasso ed Aristide Landi, senza dimenticare Massimo Chessa e Capitan Maresca, tutti utili alla causa anche quando Anthony Raffa (un po’ schizofrenico stasera in alcune scelte ma si sa, o così o niente!!), stenta a decollare.

La panchina romana
Una Bum Bum Virtus perciò che non deve neanche più considerarsi una sorpresa, colpisce semmai come adesso riesca quasi a “tenere testa” agli avversari che sono anche più dotati fisicamente di lei come questa sera Treviglio, imponente nella scala dei centimetri a propria disposizione. Significa che questa squadra c’è, che gioca senza grandi pressioni nonostante tutto e che chiunque voglia ritagliarsi un posto al sole dovrà, giocoforza, prenderla con le molle, Playoffs compresi.
Sì perché da questa sera, a 5 gare dal termine del campionato canonico, anche se l’obiettivo non è raggiunto matematicamente, le avversarie del girone Est inizino a studiarla questa Unicusano perché batterla sarà veramente un impresa!!
Sala Stampa
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Unicusano Virtus Roma – Remer Blu Basket Treviglio 97-90 dts
Parziali: 13-16; 25-21; 22-20; 21-24; 16-9
Progressione: 13-16; 38-37; 60-57; 81-81; 97-90
MVP: John Brown, e chi sennò? Abbeh, Paulius Sollazzo fa bene eccome. Bravi entrambi, due giocatori ormai da campionato anche di livello superiore.
WVP: Lascia un pò l’amaro in bocca Luca Cesana, non incide come può e sa fare.
Fabrizio Noto/FRED