Pasta Reggia Juvecaserta-Umana Reyer Venezia, 58-61, è stata una partita brutta per due quarti, bella per un quarto, tesissima nell’ultimo quarto. Perché senza il suo leader tattico e tecnico, Edgar Sosa, la squadra casertana ha cercato di aggredire e mettere in difficoltà la più tecnica e più forte squadre ospite togliendole punti di riferimento e lucidità per ragionare tanto in attacco quanto in difesa.
Allora subito il 5 a 2 firmato da McGee ed Ortner dopo due minuti, quelli di Caserta hanno risposto con un parziale tremendo, 9 a 0, in meno di 4 minuti fino all’11 a 5 con 4′ e 22″ da giocare. Un parziale risveglio di Venezia è parso rimettere le cose a posto ma troppa è stata l’energia e la tensione agonistica della Pasta Reggia così la scelta di forzare ogni azione con un tiro entro dieci secondi per evitare che la difesa veneziana si schierasse, è proseguita e con risultati apprezzabili dal punto di vista del risultato, meno da quello di vista del gioco. Anche perché in questa frenesia, la Reyer ha fatto la figura della diciottenne appena entrata nella sala da ballo delle debuttanti. Primo parziale chiuso sul 21 a 13 per i padroni di casa con percentuali al tiro da tre impresentabili e palle perse a go go come direbbero quelli bravi.
La musica non è cambiata nei secondi dieci minuti perché dopo quattro azioni inguardabili da parte di tutte e due le squadre, Joshua Bostic e Diawara, col prezioso contributo di Marco Giuri, hanno dato la prima scossa vera alla partita issando Caserta al più 14, 31 a 17 del 6° minuto di gioco. Qui Caserta si è un pò fermata, Venezia ha messo quattro liberi di seguito ed ha iniziato a ragionare il suo basket e non quello dei suoi avversari ed ha chiuso metà partita sotto solo di dieci, 33 a 23.
E quando tutto sembrava perso per Venezia, tripla di Giuri a meno 8′ e 15″ per il 40 a 23, ecco la prima reazione degna di questo nome da parte dei secondi in classifica: una tripla di Bramos ed una di McGee poi un canestro di Ejim hanno portato il punteggio sul 41 a 31 e costretto Dell’Agnello a chiamare time out con 5’35” da giocare. Da questa sospensione è uscita la Venezia che sa giocare a pallacanestro con le sue geometrie, i suoi spazi, la sua pazienza nell’aprire gli spazi e trovare l’uomo più libero per un tiro. Il primo a beneficiarne è stato Ortner trovato due volte di seguito ben piazzato sotto canestro dopo un pick and roll da Haynes, 41 a 35 e poi lo stesso Haynes che visto che il suo lungo alla terza azione era stato chiuso ne ha approfittato per mettersi in proprio e fare il 41 a 37. Una tripla di Bramos dall’angolo – nel frattempo Caserta ha continuato a cercar di giocare come prima ma Venezia è riuscita a capire come rientrare in tempo in difesa e chiudere ogni spazio – ha chiarito che la partita era diventata tecnica e dunque in controllo di Venezia. La tripla insolita di Gaddefors per il 44 a 40 è stata appunto un fulmine perché Filloy, Ress ed Ejim hanno firmato il sorpasso del 30° minuto, 44 a 47, certificando un quarto da 11 a 24 per la Reyer.
Ma Caserta invece di disunirsi ha ripreso vigore dalle triple di Bostic che l’hanno letteralmente tenuta a galla ed a contatto di una sterile Venezia che pur avendo ritrovato sè stessa almeno nell’atteggiamento ha denotato un fatica impensabile in una squadra con quel talento nel fare canestro. Tra un tiro libero e l’altro, palle lanciate in tribuna, stoppate varie, si è arrivati all’ultimo minuto e mezzo di gioco con Caserta avanti perché nel frattempo Mitchell Watt ha fatto il padrone sotto il canestro veneto. E qui succede di tutto:
– Peric commete violazione di passi;
– sulla rimessa di Caserta Watt sbaglia da sotto;
– ribaltamento e Peric sbaglia un sottomano e commette fallo su Watt che ai tiri liberi fa uno su due, 58 a 54 con 50″ da giocare;
– Venezia costruisce un’azione straordinaria per pazienza ed intelligenza per la quale Bramos riceve il più comodo pallone per un tiro da tre che mette dentro, 58 a 57 con 25″ secondi ancora;
– Bostic supera metà campo ma si incarta nel palleggio perde palla che gli viene strappata da Perci che corre verso il canestro ospite e qui Bostic cucina la frittata commettendo antispostivo sul giocatore croato che in lunetta col due su due firma il sorpasso 58 a 59;
– con 15 secondi Caserta va in attacco ed Haynes commette fallo ma non c’è bonus e dopo il time out i padroni di casa rimettono in zona d’attacco, Berisha penetra sotto canestro e fa un passaggio verso non si sa chi, c’è fallo su McGee che ancora dalla linea della carità segna il punteggio finale, 58 a 61.
Qui il link al tabellino della partita
Eduardo Lubrano