Brescia, 2 Aprile 2017 – Dura lotta fino alla fine, ma al termine di un match tanto brutto nei primi tre quarti quanto avvincente nei 5 minuti finali dell’ultimo parziale prevale la Germani Brescia che ha il merito di non mollare quando i campani si sono portati avanti fino al +12. Una vittoria per i bresciani che vuol dire salvezza e obiettivo stagionale centrato con oltre un mese di anticipo sul traguardo finale. Caserta seppur in vantaggio per la quasi totalità del match si fa rimontare proprio sul finale da un incandescente Landry e perde l’ennesimo scontro al fotofinish dopo quelli con Capo d’Orlando e Venezia delle ultime due uscite, allungando la striscia di sconfitte a 7 consecutive e portando il bilancio a un preoccupante 13 K.O. nelle ultime 15 partite disputate.
Caserta come previsto non schiera sul parquet Bostic e inizia il match con Giuri, Gaddefors, Diawara, Putney e Watt. Brescia risponde con il tradizionale quintetto base formato da Luca Vitali, Lee Moore, David Moss, Marcus Landry e Jared Berggren.
Nel primo quarto non c’è l’esordio della Leonessa con il sangue agli occhi come auspicato alla vigilia da coach Diana. La Germani segna il primo canestro dopo quasi 6 minuti di gioco e la Pasta Reggia Caserta ne approfitta portandosi subito avanti sul 8-0 grazie anche al fallo antisportivo fischiato a Berggren. La Germani non riesce a sbloccarsi in attacco sbagliando una mole incredibili di tiri e mettendo a segno soltanto 6 punti nel parziale, frutto di 2 canestri dal campo e 2 tiri dalla lunetta. Il primo quarto termina così sul 6-15 per i campani.
Nel secondo quarto è sempre Caserta a spingere fino a prendersi la doppia cifra di vantaggio sul 10-22. Nel suo momento peggiore però Brescia realizza 6 punti in un amen e si riporta sotto sul 16-22 costringendo coach Dell’Agnello al time-out. Il margine di vantaggio di Caserta resiste fino all’intervallo lungo a cui si arriva sul 23-28.
Nel terzo quarto iniziano ad entrare le triple per entrambe le squadre e si arriva velocemente sul 30-31. Sul minimo svantaggio però la Germani ricomincia a litigare con i ferri del canestro sbagliando ogni tiro che si prende e Caserta si riporta avanti 32-37. Brescia però spinta dal pubblico di casa pareggia i conti a quota 37 con Bushati lanciato in contropiede da Luca Vitali. Con un Landry bloccato e un Vitali che non illumina il gioco è però Caserta a chiudere il parziale avanti 42-44.
L’ultimo quarto vede la Germani sorpassare sul 46-44 a 9 minuti dal termine per il primo vantaggio bresciano della serata. Berisha e Burns si rispondono colpo su colpo dalla distanza e a 6 minuti dalla fine Caserta guida ancora 49-51. L’uscita per falli di Burns spiana il cammino alla Pasta Reggia che dalla lunetta si porta sul 49-56. La leonessa rientra sul 53-56 ma l’ennesima tripla di un inarrestabile Berisha riporta Caserta al +6. Un fin qui abulico Landry si infiamma improvvisamente infilando 5 punti in un batter di ciglia ma sbagliando il tiro libero che avrebbe dato il pareggio a quota 59. Landry pareggia i conti a quota 61 mettendo poi anche la tripla del 64-61 a 6 secondi dalla fine. Una grandissima difesa della Leonessa sul possesso finale permette a Brescia di interrompere la striscia di sconfitte e di vincere 64-62.
Si conclude così 64-62 per la Germani basket Brescia guidata nel finale da un Landry autore di 22 punti e 7 rimbalzi. Non basta a Caserta un Berisha da 21 punti e 6 falli subiti con un ottimo 5/8 da tre e un 6/6 ai tiri liberi.
SALA STAMPA
SANDRO DELL’AGNELLO
“Abbiamo condotto per tutta la partita fino all’ultimo minuto e poi la differenza l’ha fatta l’ultimo minuto di un campione come Landry. A noi mancava la guardia titolare. Abbiamo disinnescato il pick’n’roll di Vitali ma la differenza l’ha fatta il finale di partita di un campione come Landry che questi colpi li ha. Abbiamo meritato per 39 minuti ma purtroppo le partite durano 40. Noi abbiamo fatto tutto quello che possiamo fare, abbiamo un grande carattere e una grande personalità ma talento non ne abbiamo da buttar via, noi siamo questi”.
ANDREA DIANA
“Sono orgoglioso dei miei ragazzi e sono orgoglioso dei nostri tifosi. In tanti hanno giocato sul dolore e ne siamo usciti insieme come squadra. I tifosi ci hanno aiutato non mollando mai e incitandoci nei momenti peggiori. Caserta ha messo fisicità in difesa e ci ha aggredito con i cambi sistematici. Nella partita dopo Venezia chiedetemi dei play-off, ora è presto. A tre partite dalla fine ne capiremo di più. La forza di Landry è stata quella di restare concentrato e attento fino alla fine, perché all’inizio non gli entravano i tiri e Caserta difendeva fortissimo su di lui. A Cremona sarà un bel derby, mi aspetto un palazzetto pieno, non solo di cremonesi ma anche di bresciani”.
MARCUS LANDRY
“Voglio scusarmi con i tifosi, la società e i compagni di squadra per l’espulsione con Reggio Emilia e per aver lasciato la squadra in difficoltà. Oggi è stato un match molto fisico, dovevamo restare in campo per 40 minuti. Io non ho giocato bene nei primi 35 minuti di partita ma poi è arrivato il mio momento. Abbiamo ancora 5 partite e ora dobbiamo pensare una partita alla volta”.
Germani Basket Brescia Leonessa – Pasta Reggia Caserta 64-62
Parziali: (6-15; 17-13; 19-16; 22-18);
Progressione (6-15; 23-28; 42-44; 64-62)
MVP: Marcus Landry, è decisivo quando conta mettere i punti per vincere la partita. Spento e abulico nei primi 3 quarti del match dove sbaglia tantissimi tiri e rifiuta penetrazioni che normalmente si prende, basti pensare che all’inizio dell’ultimo quarto a referto ha soltanto 7 punti con un misero 2/11 dal campo e 2/4 dalla lunetta. Nell’ultimo quarto si accende di colpo mettendo a referto altri 15 punti di cui 13 negli ultimi 2 minuti e mezzo e porta di fatto la Germani alla vittoria.
WVP: Mitchell Watt, decisamente in serata no. Contro Berggren e Burns non riesce mai a prendere il sopravvento. Soltanto 7 punti in 30 minuti per quello che dovrebbe essere il primo terminale offensivo di Caserta ora che non c’è più Sosa. Le percentuali al tiro, con 20% dal campo, 1/5 da dentro l’area, sono davvero basse e le 6 palle perse, di cui alcune davvero sanguinose, certificano una serata no del pivot americano. L’impressione comunque è che Caserta non abbia potuto fare affidamento su di lui come di solito accade.
Si ringrazia P. Cotugno per il contributo fotografico
Andrea Buffoli