TORTONA VINCE IL DERBY SUL CAMPO DI CASALE, TUTTO FACILE PER BIELLA CON SCAFATI, LEGNANO SUPERA AGROPOLI NEL FINALE
Quarta vittoria consecutiva per Tortona che sta arrivando nel momento clou della stagione in grande forma. Gli uomini di coach Cavina non hanno fatto sconti nemmeno a Casale Monferrato, battuta sul suo campo sfruttando l’esplosione di Glenn Cosey nel terzo quarto, che ha permesso all’Orsi di staccarsi nel punteggio, raggiungendo anche il massimo vantaggio di tredici lunghezze e conducendo poi in porto la vittoria nell’ultima frazione, dopo aver resistito ai tentativi di rimonta della Novipiù, sospinta da un pubblico arrivato numeroso per assistere a questo derby piemontese. Sono stati undici i punti del playmaker statunitense nel parziale di 19-7 che ha spaccato in due la gara. Alla fine per lui 18 punti a segno con la bellezza di dodici falli subiti, vera spina nel fianco della difesa avversaria. La vittoria, però, è passata anche per le mani di un ottimo Giampaolo Ricci (17 punti con 7/10 la tiro e 25 di valutazione), così come da quelle di Philip Greene, autore di 17 punti con 5 assists per i compagni. Solido Luca Garri, in doppia doppia con 14 punti e 10 rimbalzi. Tortona resta sorniona a -4 da Biella. Casale, invece, vive una fase di flessione nel momento più sbagliato, arrivando alla terza sconfitta nelle ultime quattro partite e vedendo complicarsi la splendida rincorsa messa in atto negli ultimi due mesi. Il calo patito nel terzo periodo è costato la partita agli uomini di coach Ramondino, che non hanno saputo sfruttare al meglio la gran partita di Jordan Tolbert (14 punti e 16 rimbalzi) che nel pitturato ha fatto la voce grossa. Giovanni Tomassini (miglior realizzatore dei suoi con 16 punti) a due minuti dal termine, con una tripla, aveva dato un’ultima speranza al suo pubblico riportando la Novipiù a -4, ma è stata solo un’illusione che si è presto spenta contro la maggior solidità mostrata da Tortona. La corsa per i playoff resta aperta (sette squadre in due punti per contendersi tre posti), ma il calendario non è semplice con le partite in trasferta a Latina e poi in casa con Legnano, prima dell’ultima di campionato con una Ferentino che dovrebbe arrivare già salva.
In vetta prosegue la corsa solitaria Biella, che supera senza patemi Scafati, raggiungendo il record di 14-0 in casa con nel mirino l’imbattibilità assoluta, da conseguire tra un paio di settimane con la sfida contro Siena. Partita che, come prevedibile, ha avuto poco da dire, con i biellesi che hanno rapidamente fatto sfoggio della propria superiorità, chiudendo definitivamente i conti nel secondo periodo, dove il dominio a rimbalzo (49-28, 17 rimbalzi offensivi) e la mano felice da dietro l’arco (dodici triple a bersaglio) hanno scavato un solco profondo venti punti (massimo vantaggio +29 nell’ultimo quarto), che non ha lasciato scampo ai campani, rendendo l’intero secondo tempo puro garbage time, utile soprattutto per far spalmare i minutaggi sui suoi a Michele Carrea. Miglior realizzatore per l’Angelico Jazzmarr Ferguson con 17 punti e 6 assists. 14 a testa per il trio De Vico-Venuto-Tessitori. 7 punti, 14 rimbalzi e 5 assists per Mike Hall. Ai piemontesi ora basta un singolo successo nelle ultime tre partite per raggiungere il primo posto matematico. Scafati, dal canto suo, non ha fatto granché per impensierire la capolista. Cose discrete da Darryl Jackson (17 punti), segnali incoraggianti da Ion Lupusor (14+7), ma le partite in cui agguantare una difficoltosa salvezza non sono queste. Il cerchio rosso è sul 15 di aprile, quando si andrà di scena sul campo della Viola Reggio Calabria.
Se non altro la Givova riceve un buon favore da Legnano, che sbanca il campo di Agropoli grazie a un ultimo quarto dove, con la partita in pieno equilibrio, le due squadre hanno fatto a gara a chi segnava di più. Scelta suicida per i cilentani, puniti da una TWS più lunga e con più frecce al suo arco. 35-28 il parziale dell’ultima frazione in cui gli uomini di Mattia Ferrari hanno dato sfoggio del proprio potenziale offensivo, sospinto dalla coppia Maiocco (23 con 8/14) – Martini (15 punti) in uscita dalla panchina, e con il solito Nik Raivio (rinnovato in settimana per la prossima stagione, al pari di Will Mosley) a dare il suo contributo con 18 punti, 6 rimbalzi e altrettanti assists. A colpi di triple Legnano si è spinta fino al +10, forzando Agropoli a correre ancora di più, arrivando, probabilmente oltre i propri limiti che alla fine le hanno impedito di portare a casa una vittoria che avrebbe avuto un valore inestimabile. Fantastico Marco Contento, alla miglior prestazione stagionale con 30 punti a referto, ben fiancheggiato da Ante Delas, a segno con 24 punti. Purtroppo per coach Finelli è mancato tutto il contorno, a cominciare da Kevin Langford, fermo a 13 punti con 5/12 al tiro e 3 palle perse. Al massimo i padroni di casa hanno ricucito fino al -4, ma non dando la reale impressione di poter chiudere la rimonta. Guardando alla classifica, Legnano ha probabilmente più un occhio dietro a sé, dovendo contenere la Virtus Roma, distante due punti e con il doppio confronto a proprio favore, piuttosto che davanti, dove il secondo posto di Tortona dista quattro lunghezze aumentate, anche qui, dallo svantaggio nel confronto diretto. Agropoli, invece, deve badare soprattutto in casa propria. Almeno due vittorie per sperare servono e i prossimi due turni (a Ferentino e in casa con l’Eurobasket) sembrano i più propizi per cercare di evitare la retrocessione diretta.
ROMA TRAVOLGE RIETI NEL TERZO QUARTO, AGRIGENTO RISCHIA MA VINCE CON FERENTINO, L’EUROBASKET RITORNA IN CORSA PLAYOFF SBANCANDO TREVIGLIO
Continua la rincorsa della Virtus Roma al terzo posto con una bella vittoria casalinga nel derby laziale con Rieti, successo dovuto in massima parte a un terzo quarto devastante, in cui la NPC, che nel primo tempo non aveva affatto demeritato, è stata totalmente annichilita. 33-10 il parziale con cui la Virtus (coach Corbani espulso nel primo tempo) si è portata a casa l’incontro, sfruttando la vena di Raffa (22 punti anche se con 7/20 al tiro) e le triple di Chessa, Landi (12+12 per lui) e Baldasso. Solidissimo come sempre John Brown, in questa partita a segno con 18 punti, meno incisivo del solito a rimbalzo (solo sei catturati), ma capace di fornire sei assists ai compagni di squadra. Utile Daniele Sandri, con 12 punti in 29’ più tantissime piccole cose (una stoppata, due recuperi, tre rimbalzi, quattro assists). Roma ha confermato di essere una squadra che, nel momento in cui si accende, può fare paura a tutti, non necessariamente solo in casa. Nei momenti di trance agonistica l’attacco capitolino è veramente difficile da contenere. La grande sfida, da qui a venti giorni, sarà imparare ad avere meno alti e bassi all’interno di una partita, un dettaglio che a playoff in corso può costare parecchio. Rieti, al contrario, vede fermarsi bruscamente il proprio momento positivo. I dieci minuti di black out sono costati carissimo, e una partita che all’intervallo sembrava decisamente alla portata, al trentesimo era sostanzialmente finita. La prestazione di Deshawn Sims (21+11 ma anche 6 palle perse) non è bastata, così come non sono serviti i 18 punti di Alessandro Zanelli. Scentrato l’ex, anche se per pochissimo, Dalton Pepper (5/16 dal campo, 14 punti), 11 dalla panchina di Juan Marcos Casini.
Vittoria con brivido per Agrigento, che ospitava una incerottata Ferentino (fuori Guarino e Gigli). Per tre quarti la partita è stata a senso unico, con massimi vantaggi sui quindici punti per i siciliani e ancora nove lunghezze di margine all’alba dell’ultima frazione, con l’esito dell’incontro che sembrava comunque abbastanza chiuso. La FMC, invece, con grande forza di spirito ha avuto la capacità di rientrare fino al -1 con i canestri di Imbrò (10 e 6 assists) e cose discrete anche da Carnovali (10 punti in uscita dalla panchina). Le rotazioni corte, però, hanno azzoppato i ciociari, che avrebbero potuto acciuffare la salvezza matematica con una vittoria. Alcuni errori dello stesso Carnovali e un tecnico a Musso (11 punti con 4/12 al tiro) sono stati la pietra tombale sulla partita, con la Moncada che è riuscita a portare via due punti che improvvisamente non erano più così sicuri. Il migliore per Ferentino è stato Raymond (14 punti e 9 rimbalzi), mentre in casa Agrigento protagonista assoluto Perrin Buford, autore di una prova da 24 punti con 10/14 al tiro, faro dell’attacco di Franco Ciani, con Marco Evangelisti che non ha fatto mancare supporto (17 punti con 7/11). Vittoria che mantiene al quinto posti i siciliani e soprattutto deve servire per trovare un po’ di continuità di rendimento, nota negativa dell’ultimo periodo. Ora la soglia d’attenzione va tenuta altissima per conservare la posizione e provare il blitz ai danni di Roma. Restano tre partite sulla carta non impossibili (trasferta con Eurobasket, in casa con Trapani e fuori con Scafati). Evitare passi falsi è d’obbligo perché, considerato il numero di squadre che dietro stanno sgomitando per un posto ai playoff, trovarsi inguaiati in posizioni scomode è davvero un rischio concreto.
Cade ancora fra le mura amiche Treviglio, seconda sconfitta consecutiva, che cede le armi a un’Eurobasket ora anche lei a sperare nel sogno playoff. Partita davvero grintosa per gli uomini di Bonora che nonostante percentuali di tiro non certo da favola (23/55 dal campo) e pur essendo finiti sotto di otto lunghezze nel terzo quarto dopo un parziale di 11-0, non si sono persi d’animo e hanno rimesso in piedi la partita, mostrando più solidità, soprattutto difensiva, nel finale e prendendo due punti che li mettono nell’enorme gruppone di squadre a quota 26 punti. Il protagonista ha avuto il solo nome di Michael Deloach, che ha fatto pentole e coperchi registrando una partita da 27 punti, 13 rimbalzi e 6 assists, quanto mai fondamentale in un incontro dove l’ispirazione offensiva generale è stata molto bassa. Dopo il 7-0 in avvio di ultima frazione che aveva riportato l’incontro in equilibrio, l’ex Ravenna ha guidato i suoi, risultando poi decisivo con la sua freddezza dai liberi nell’ultimo minuto che, in realtà, Treviglio aveva iniziato a +3 dopo un a tripla di Genovese (10 punti in 17’ dalla panchina). A quel punto, però, gli uomini di Vertemati non hanno più segnato dal campo, Roma ha fatto bottino dalla lunetta e sulla sirena finale la tripla del pareggio di Marino è uscita di un nonnulla. I lombardi stanno vedendo la propria posizione complicarsi di domenica in domenica e l’occasione sprecata in queste due gare casalinghe consecutive rischia di costare parecchio in ottica futura. Per i tabellini da segnalare i 16 punti di Tommaso Marino e i 14 a testa per Sorokas e Sollazzo. In casa romana 11+9 Easley, 10 di Stanic.
A SIENA TORNA IL SORRISO, MARSHAWN POWELL RISOLLEVA DI FORZA REGGIO CALABRIA
Dopo cinque KO filati torna alla vittoria Siena, che supera una spenta Trapani, festeggia la salvezza e ora, senza avere grossi pensieri per la testa, proverà anche lei a fare un pensiero alla post season. Dopo un mese abbondante di pessimo basket e prestazioni scoraggianti, i toscani hanno finalmente ritrovato quella lucidità che ne aveva contraddistinto la prima parte di campionato. Attacco fluido, diversi giocatori in buona serata (18 e 9 assists Harrell, 19 Tavernari, 15+6 rimbalzi Myers, 12 Flamini) e difesa concentrata (Trapani tenuta a 4/16 da tre punti e forzata a 18 palle perse). Certo la Lighthouse non ha fatto granché per impedire l’ottima serata senese. I siciliani sono apparsi in una delle tante serate no di questo campionato che ha mostrato solo a sprazzi le potenzialità di un roster che, sulla carta, sarebbe molto competitivo. La squadra di Ducarello è finita a -20 quasi senza colpo ferire, provando poi una tardiva reazione negli ultimi 10’, utile solo a limitare il distacco finale. Kenneth Viglianisi è stato il migliore dei suoi con 23 punti, insieme a Andrea Renzi, in doppia doppia con 16 e 10 rimbalzi. Punti da Demian Filloy dalla panchina (18) che però ha fatto anche tanta confusione, gettando via ben sei palloni. In generale gli ospiti hanno dato l’impressione di essere lontani da una forma che li possa rendere una minaccia in vista dei playoff, che, comunque, al momento restano tutti da conquistare passando da un calendario che proporrà le sfide casalinghe con Reggio Calabria e Agropoli, inframezzate dal derby siciliano con Agrigento in trasferta.
Fa un passo probabilmente decisivo verso i playout la Viola Reggio Calabria, che viene trascinata al successo contro Latina dall’ultimo arrivato, Marshawn Powell. Prova devastante per l’ex Treviso, sbarcato in settimana in Calabria e che ha già fatto capire quale potrà essere il suo peso specifico nella corsa finale verso la salvezza: 38 punti, 16/19 al tiro, 8 rimbalzi, 47 di valutazione. Praticamente da solo ha vinto una partita che, altrimenti, sarebbe stata assai complicata da portare a casa per la Viola. Latina, infatti, ha giocato un’ottima gara, restando incollata a lungo ai reggini, dopo aver fatto gara di testa nel primo tempo. La solidità di Poletti (22 punti) e la partita eccellente di Andrea Pastore (19 e 5 assists) in uscita dalla panchina, avevano spinto la squadra di Franco Gramenzi al comando. Poi, però, Reggio ha iniziato a risalire sui colpi dello stesso Powell e con le triple di Alan Voskuil (22 punti, 5/8 da dietro l’arco). Il secondo tempo è stato decisamente appannaggio dei padroni di casa, che anche in difesa hanno fatto sentire i muscoli. Ne ha fatto le spese un Deshields poco produttivo in attacco (8 punti con soli nove tiri tentati, ma anche sette rimbalzi e otto assists), mentre Arledge ha avuto problemi di falli che lo hanno limitato a 19’ di impego, in cui ha comunque prodotto 15 punti. Sulle ali del duo americano, così, la Viola ha preso il largo, riuscendo a chiudere la partita relativamente in tranquillità e issandosi a quota 18 punti in classifica. Il discorso salvezza diretta, in teoria, non è ancora chiuso, ma servirebbe davvero un miracolo. Resta comunque da registrare una bella inversione di tendenza e il fatto di avere un Powell in più nel motore da qui alla fine.
RISULTATI
Novipiù Casale Monferrato – Orsi Tortona 68 – 76
Viola Reggio Calabria – Benacquista Assicurazioni Latina 92 – 84
Angelico Biella – Givova Scafati 85 – 69
Moncada Agrigento – FMC Ferentino 70 – 62
Unicusano Roma – NPC Rieti 87 – 72
Basket Agropoli – TWS Legnano 84 – 92
Remer Treviglio – Roma Gas & Power Roma 72 – 75
Mens Sana Basket 1871 Siena – Lighthouse Trapani 85 – 71
CLASSIFICA
Angelico Biella 42
Orsi Tortona 38
TWS Legnano 34
Unicusano Roma 32
Moncada Agrigento 30
Benacquista Assicurazioni Latina 28
Remer Treviglio 28
Roma Gas & Power Roma 26
Lighthouse Trapani 26
Mens Sana Basket 1871 Siena 26
NPC Rieti 26
Novipiù Casale Monferrato 26
FMC Ferentino 22
Viola Reggio Calabria 18
Givova Scafati 16
Basket Agropoli 14
Nicolò Fiumi