Il punteggio, 109-98 per la Givova Scafati padrona di casa, racconta di una partita che, come sempre quando c’è di mezzo l’Unicusano Virtus Roma, è stata divertente e spettacolare. Ma il dettaglio racconta anche di una squadra, quella romana, un pò distratta, speniserata come se fosse al campetto al punto da far pensare che abbia giocato come quel minimo di incoscienza di chi sa di essere mediamente più forte dell’avversario e pensa che prima o poi la partita verrà dalla sua parte. Invece…
Andiamo con ordine. Primo quarto. Partenza lanciata di Roma che colpisce un pò da fuori ed un pò da sotto con Brown, Raffa, Sandri e Vedovato per un 3 ad 8 che lasciava presagire la solita messe di canestri in velocità dei ragazzi di Corbani. Che però hanno lasciato completamente solo Darryl Jackson che ha iniziato uno show personale fatto di 10 punti a 0 che non solo ha rimesso davanti Scafati nel punteggio, ma le ha consegnato l’inerzia della partita. Finchè esasperato da tanta esagerazione il coach romano, Fabio Corbani non ha messo in campo l”agente speciale/mago” Giuliano Maresca che ha limitato un pò il numero 13 in maglia gialla ed ha dato un pò di fantasia all’attacco della Virtus con qualche canestro dei suoi, come sempre di straordinaria lucidità. Primo quarto chiuso sul 23 a 22 con una tripla di Jackson sulla sirena, tiro fortunato ma voluto.
Secondo quarto. Nonostante Chessa abbia solo 2 tiri e 0 punti la Virtus tiene le accelerazioni nel punteggio di Scafati fatte di due canestri consecutivi alla volta con un Fantoni super sotto canestro, micidiale nel punire la difesa di Roma ogni volta che ha ricevuto palla. Ma Brown e Landi sono stati in partita sin da subito così la Virtus è stata anche avanti sul 32 a 36, prima del pareggio siglato da Ammannato con la solita palla rubata che ha costretto Corbani al primo time out di reazione rabbiosa dopo un errore dei suoi. Caratteristica questa che accompagnerà tutta la partita della Virtus. E quando Jackson si libera un pò di Maresca ed anche Naimy trova la via della tripla, oltre a Fantoni ed il punteggio sale a 45 a 38 per Scafati ecco un altro time out di Corbani per mettere le cose a posto. La cosa riesce in parte perché Maresca e Baldasso sul finire del tempo trovano i canestri che portano la Virtus a meno tre ma sul 50 a 47, punteggio altissimo, anche per una squadra come l’Unicusano.
Terzo quarto aperto da uno spettacolare dai e vai fra Brown e Raffa che trova due liberi e da Roma che ogni volta che prova ad avvicinarsi nel punteggio riesce a far scappare ancora gli avversari sia pure di poco: 56 a 51 questa volta ancora con Naimy. Poi però Raffa, che nel primo e secondo quarto è stato molto seduto dopo una accesa – ma del tutto normale – discussione col suo allenatore, ha rimesso tutto in parità sul 56 a 56. La premiata coppia Fantoni-Jackson a questo punto ha confezionato un ennesimo parziale, 11 a 2 che poteva essere letale, se non fosse che Roma – dopo il terzo time out rabbioso di Corbani – anche in una serata dove è sembrata giocare un pò meno di squadra del solito, ha avuto comunque tanto da Brown e proprio in questo momento i primi 3 punti di Chessa per il 69 a 61. Ma Fantoni, più di Jackson che è uno abituato a segnare tanto, è stato un rebus pazzesco per la difesa capitolina e da solo ha issato Scafati sul più dieci, 71 a 61. A questo punto un esasperato Corbani ha chiamato la zona 2/3 che in quattro minuti ha inceppato l’attacco campano ed ha prodotto un parzialino di 4 a 13 con la complicità del formidabile Brown, di Maresca e Baldasso. Si va all’ultimo riposo con tutto in bilico: 75 a 74.
Già ma i più pronti ad approfittare dei due minuti di riposo sono stati quelli di Scafati che appena è ricominciata la partita hanno colpito subito con Fantoni e Santiangeli e poi hanno approfittato di un tecnico a Brown – questa storia dei falli tecnici fischiati a Roma sta diventando un fattore da tenere sotto controllo per i ragazzi virtussini – per staccare, questa volta definitivamente gli ospiti: 84 a 76 con 6 minuti da giocare. Un punteggio assolutamente recuperabile per Roma ma non per quella del Pala Mangano che ha continuato a giocare un pò troppo in modo individuale e pur essendosi riavvicinata in un paio di occasioni ha perso la concentrazione necessaria per agganciare e superare. Esemplare in questo senso una palla persa banalmente da Baldasso con relativo immediato minuto di sospensione chiamato da Corbani.
Rientrati in campo Crow ha messo la tripla del 93 ad 86 e la partita è scivolata via dalle mani di quelli di Roma per accasarsi in quelle degli scafatesi che se la sono meritatamente guadagnata come dice lo stesso coach di Roma, Fabio Corbani:”Complimenti a Scafati, hanno condotto la partita per la maggior parte del tempo. È stata anche una bella partita come mi auguravo, credo il pubblico si sia divertito vista la quantità in campo di uomini dal grande talento offensivo e dalla grande capacità di giocare la palla, come dimostrato dagli ultimi 2’ di partita di Scafati dove Naimy, Jackson e Santiangeli hanno segnato ma anche distribuito molto bene la palla. Per noi è uno step, come ho detto alla squadra, noi vorremmo provare a fare i playoff, e se li faremo dovremo affrontarli con più maturità. Oggi non siamo una squadra da playoff, sicuramente lo diventeremo, ma in queste ultime gare di campionato dobbiamo migliorare nel controllo delle emozioni, del ritmo, capire dove sono le difficoltà degli avversari e non mostrare le nostre. Oggi l’arbitraggio è stato molto buono. Per noi da sottolineare anche la crescita di Vedovato, anche se magari i suoi progressi non sono sottolineati dalle cifre, e di Baldasso che sta migliorando nella gestione del gioco“.
Qui il tabellino della partita
Eduardo Lubrano