Data | Risultato | ||||
---|---|---|---|---|---|
18/04 01:00 | ![]() |
CLEVELAND CAVALIERS | 117-111 | INDIANA PACERS | ![]() |
32:29, 63:58, 96:78 | |||||
18/04 03:00 | ![]() |
SAN ANTONIO SPURS | 96-82 | MEMPHIS GRIZZLIES | ![]() |
29:16, 56:37, 75:65 |
Si prende solo 14 tiri, ne segna 9, è perfetto dalla lunetta (19/19): c’è la firma di Kawhi Leonard nel successo 96-82 di San Antonio in gara-2, dominata dall’inizio alla fine. A Memphis non bastano i 24 di Mike Conley.
https://youtu.be/1R3K6bG9HYI
Il ricordo della serie dello scorso anno contro Oklahoma City non aiuta, ma solitamente per gli Spurs di Gregg Popovich vincere gara-1 è un buon segno per i destini della serie: 29 delle 34 serie di playoff iniziate con l’1-0 sono terminate in una qualificazione e dopo gara-2 le percentuali che ciò accada nuovamente sono ancora più alte, grazie alla vittoria 96-82, la decima in fila per i texani contro Memphis nei playoff (e anche il nono ko consecutivo per i Grizzlies in partite di postseason). Un ko che arriva sotto i pugni di un Kawhi Leonard re del ring: per il n°2 dei nero-argento ci sono 37 punti con solo 14 tiri (9/14 dal campo) e un perfetto 19/19 dalla lunetta, cui aggiunge anche 11 rimbalzi, il primo Spurs dai tempi di Tim Duncan nel 2008 contro i Suns a chiudere con almeno 35 e 10 una gara di playoff. Memphis guarda alle cifre della seconda sfida contro San Antonio e non può non rimanere impressionata: stessi punti messi a tabellone a fine partita (82 in gara-1, 82 in gara-2), stesso numero di canestri segnati (31), stesso numero di triple a segno (7) e di liberi a bersaglio (13), quasi che l’attacco della squadra di Fizdale sia in grado di produrre un tot e non di più. Un tot che, lo dicono i primi due episodi della serie, contro gli Spurs evidentemente non basta.
Kyrie Irving segna 37 punti, a cui si aggiungono i 27 di Kevin Love e i 25 di un super LeBron James: i Cavaliers vincono così gara-2 e mettono un’importante ipoteca sulla serie.
https://youtu.be/R7Ui_FnOPh8
Finisce così, con LeBron James che scuote la testa e ripete quasi come se fosse un mantra “andate da qualche altra parte”, dopo aver spedito il tiro di Myles Turner e le ambizioni di rimonta degli Indiana Pacers in quarta fila a 25 secondi dal termine della partita. Gli ospiti infatti, seguendo lo stesso copione di gara-1, non si scompongono sul -18 di fine terzo quarto, riportandosi sul -5 a due minuti dalla fine. A segnare i canestri della staffa e del definitivo 117-111 a quel punto ci pensa Kyrie Irving, il protagonista della serata con i suoi 37 punti, da sommare ai 27 di Kevin Love (efficace come pochi) e ai 25 di LeBron James. Totale 89: ossia sconfitta assicurata, visto che nelle sette gare di playoff in cui il trio ha superato quota 20 punti a testa, non ha poi mai perso la gara. Tre interpretazioni diverse, allo stesso modo utili a una squadra che raccoglie 9 punti da Deron Williams e poco altro dal resto della panchina. Indiana invece può recriminare per la condotta di gara soprattutto nel terzo quarto, incapace di arginare la forza d’urto di un attacco che, nonostante passi sempre dalle solite e arcinote mani, risulta di continuo imprevedibile ed efficace.