La Sidigas Avellino ha espugnato il Pala Fantozzi, 68-76, di Capo d’Orlando perché ha giocatori di classe straordinari, perché il neo acquisto in casa biancoverde, Shawn Arthur Jones, si è rivelato subito importante, perché Joe Ragland è un fenomeno e perché dopo 13 minuti, Stojanovic dell’Orlandina si è fatto male lasciando i suoi senza un uomo che sin lì aveva fatto 4 punti e presi 4 rimbalzi annunciando quindi una gara importante.
Insomma è stata una partita punto a punto con i siciliani che all’inizio hanno spinto sulla loro forza di volontà e sulla qualità della distribuzione del loro gioco che nel primo quarto ha voluto dire punti da Diener, tanti, ma anche da Delas, Iannuzzi, Stojanovic, Ivanovic e Kikowski. Tanta roba. Di qua Avellino prima si è fatta sorprendere poi ha risposto con la sua di qualità alternata da dentro con Cusin e da fuori con Leunen, Ragland e Logan. Fine primo quarto 19-a 18.
In avvio di secondo periodo Iannuzzi, Kikowski e Stojanovic danno una bella botta al punteggio che vola sul 30 a 21 per i padroni di casa in 4 minuti con Avellino che reagisce solo con un canestro di Randolph prima di subire altri quattro punti consecutivi per il 35 a 23 che comincia ad essere un divario di un certo spessore, a Capo d’Orlando in particolare. Su palla persa e conseguente fallo di Thomas, i lupi biancoverdi rischiano brutto, fortuna loro che Ivanovic fa solo 1/2 dalla lunetta per il 36 a 23 e che subito dopo – siamo al 17° – Marco Cusin a sua volta segna un libero ed il solito immenso Leunen piazza una tripla che dà il segnale che la Sidigas c’è, 37 a 27 perché nel frattempo Delas ha messo un libero. Poi Ragland segna da sotto…!!!??? ed il tempo si chiude con Drake Diener che respinge la minaccia avellinese con un canestro dei suoi per il 39 a 29.
Terzo quarto e sembra che Capo d’Orlando possa ripartire con Delas, 41 a 29 ma su questo canestro parte la rincorsa definitiva dei ragazzi di Sacripanti: Leunen ancora da tre, Jones da sotto e poi con un libero, dopo un minuto e mezzo siamo 41 a 35. Diener ci mette una pezza ma Avellino adesso gira bene, Jones sotto canestro è un diavolo che segna e prende tiri liberi e Leunen da tre punti è un martello. L’aggancio è dietro l’angolo e lo sigla dopo 4 minuti e mezzo circa David Logan a quota 43. Dura poco ma intanto le squadre sono di nuovo lì, vicine. Tepic, Ivanoci e Iannuzzi riallungano per l’Orlandina ma “Mastro Ragland” piazza una delle sue triple e siamo di nuovo 49 a 46. Qui nasce il “Milenko Tepic Time“: giocatore di classe immensa, il serbo esplode in una serie di canestri bellissimi e consecutivi che aiutano la squadra ed il pubblico a crederci ancora, cinque punti e la squadra di casa sale 56 a 48 al 28′. L’illusione dura fino alla sirena del terzo quarto, il tempo cioè per cui Joe Ragland metta a segno due triple e rimetta tutto in gioco sul 56 a 54.
Ed eccoci agli ultimi dieci minuti. Il play avellinese riprende da dove aveva lasciato: prima recupera palla e poi servito da Green segna da tre. Nell’azione successiva i due si scambiano i ruoli con il numero 4 irpino, Green, a segnare dalla lunga distanza portando la Sidigas sul +4 (56-60). Contro break di Capo d’Orlando con Kikowsky e Diener. Ritorna sul parquet Jones che subito segna da dentro l’area, Thomas va in lunetta e fa 2/2 (63-64). Ivanovic concretizza un gioco da tre punti, ma Jones la pareggia dalla lunetta (66-66). Con i padroni di casa in bonus la Sidigas va in vantaggio dalla linea della carità con Green. Leunen da tre da + 5 ai biancoverdi (66-71). Alley oop Green –Jones con il pivot che inchioda la schiacciata del +7 (66-73). Due liberi di Delas riportano a -5 i padroni di casa ma Ragland chiude la contesa da distanza siderale ed Avellino espugna Capo d’Orlando 68-76.