I playoff della serie A2 Citroen saranno inaugurati da gara della sfida tra Ora Sì Ravenna (4^ ad Ovest) ed Unicusano Virtus Roma (5^ ad Ovest) che andrà in scena alle 18 di sabato 29 aprile al Pala De Andrè di Ravenna.
Le statistiche ma soprattutto la stagione delle due squadre sono lì a testimoniare e ad annunciare il fatto che dovrebbe trattarsi di una sfida particolarmente divertente per il pubblico e gli appassionati perché le due squadre, sia pure in modo diverso, giocano molto bene. L’una, Ravenna, molto equilibrata che ha trovato subito le sue gerarchie interne quest’anno, dove ogni giocatore viene utilizzato esattamente per le cose che sa fare ed il cui obiettivo principale è quello di dare la palla sotto canestro ai lunghi, nello specifico a Taylor Smith, non un gigante ma uno bravo là sotto tanto da avere il 65% da 2 punti. L’altro americano, Derrick Marks è una guardia di 23 anni che tira e penetra e segna circa 17 punti a gara. In difesa forzano un po’ sul pick and roll per seguire il tiratore avversario sul quale generalmente sono aggressivi, eseguono bene i loro giochi senza inventarsi grandi cose, perché sanno giocare bene. E sono una squadra pericolosa perché sa esaltarsi se sente odore di impresa.
Alla Ora Sì sono contenti di aver “pescato” Roma e non Agrigento dal mero punto di vista logistico perché è evidente che una trasferta in Sicilia ha un’organizzazione e costi molto più ingombranti per una società come Ravenna che fa molta attenzione anche a questi aspetti di una stagione. Però tecnicamente la preoccupazione dei romagnoli si legge nelle parole di Mauro Montini, Direttore Generale del Basket Ravenna Piero Manetti in un’intervista a Il Resto del Carlino:”L’ho vista giocare (la Virtus Roma,ndr) in Coppa Italia e vanno a mille all’ora. Non è una squadra molto fisica e nemmeno tanto lunga, ma fa dell’energia e dell’aggressività le sue doti migliori. In Coppa hanno messo alle corde Treviso, prima di arrendersi. Cercano di risolvere l’azione nei primi secondi, di sfruttare le transizioni e hanno un giocatore come John Brown che gioca da falso centro ma che può ricoprire tutti i ruoli. Antimo Martino e Matteo Tambone hanno vissuto gli ultimi fasti di Roma – dice Montini – quando disputava finali scudetto e partecipava all’Eurolega e per loro sarà una sfida dal sapore particolare. La corsa al 4° posto -conclude il dg – ha provocato un dispendio di energie fisiche e mentali rilevante per noi. E si è visto nelle ultime due partite. Adesso però i giocatori possono rigenerarsi sotto il profilo nervoso e le altissime motivazioni faranno il resto. Questi giocatori stanno facendo la storia di questa società e daranno tutto per onorarla nei playoff“.
L’Unicusano è stata la rivelazione spettacolare – e vincente – del campionato. Lo strazio dello scorso anno, l’iscrizione in ritardo e messa in dubbio da un pasticcio congiunto della Federazione e della società, il mercato chiuso in ritardo, i mille dubbi sulla reale consistenza della squadra, alimentavano più di una riserva. Ma le prime parole di coach Fabio Corbani nella prima conferenza stampa, ed il modo in cui le ha dette hanno subito rasserenato l’ambiente :”Lavoro e divertimento“. E così è stato. Al punto che la squadra è risultata essere il migliore attacco della serie A2 con quasi 89, ripeto 89 punti segnati a partita, mai meno di 75 con un numero di possessi giocati per gara altissimo, il che ha contribuito anche a farla essere la peggior difesa del campionato oltre a qualche caratteristica negativa in questo senso di alcuni giocatori. Una mentalità comunque sempre tendente a fare il classico canestro in più dell’avversario. Una squadra cresciuta nel corso del campionato in maniera esponenziale e che si presenta a questi playoff con la forza della sua velocità, del suo attacco aggressivo, della sua intercambiabilità tra gli uomini e la passione per fare ancora meglio. E non c’è niente di più “pericoloso” in senso sportivo di chi non doveva esserci ed ora è nei playoff e vuole vedere fino a dove si può arrivare.
Eduardo Lubrano