L’impossibile non è nulla, parafrasando un celebre slogan in voga negli ultimi anni. Ripartiamo dai 4.000 del Palafiera, dall’immensa carica e dall’immenso calore dei tifosi ed appassionati forlivesi in occasione di Gara4, non certo positiva sotto l’aspetto del risultato finale ma che ha perfettamente reso l’idea di cosa significhi la parola “basket” a Forlì.
Ripartiamo dai 4.000 del Palafiera, facendo ritorno in quel di Scafati per giocarsi un’intera serie in Gara5, consapevoli che ciò non sarà certo una “fine del mondo”. Match complicato come pochi, certo, avversario su di giri per il successo nell’ultima sfida, inutile nasconderlo, ma l’Unieuro scenderà in campo al PalaMangano (palla a due mercoledì 10 maggio alle ore 21:00, dirige il trio Bartoli-Galasso-Costa) senza alcun fardello sulle spalle, seppur ben conscia di essere ora con le spalle al muro – se non altro per ciò che riguarda l’attuale primo turno – al pari comunque degli avversari.
Non sono state sufficienti, infatti, quattro partite al cardiopalma tra Scafati e Forlì per stabilire chi chiuderà i battenti per la stagione 2016-17 e chi invece dovrà continuare a giocarsi la salvezza nello scontro da dentro o fuori con Chieti (che, nel frattempo, ha comunicato l’esonero di coach Maurizio Bartocci, sostituito dal vice Pino Di Paolo). Una serie particolarmente intensa ed aggressiva da entrambe le parti, il cui epilogo in Gara5 è forse la soluzione più corretta dei valori visti in campo finora: i campani, quando accesosi – spesso e volentieri a tratti – l’enorme talento del proprio organico (Naimy e Jackson su tutti, ma anche Crow ed i lunghi Fantoni ed Ammannato), ha saputo dimostrare di centrare poco e nulla, sulla carta, con la lotta per non retrocedere. Ma questa, d’altronde, è una questione non nuova e già sollevata in varie occasioni alla vigilia della sfida, con i romagnoli che invece, come da copione, hanno correttamente cercato di buttarla sulla fisicità, sui nervi e sulla ‘durezza’ e compattezza mentale.
E’ però ben chiaro ciò che finora la Pallacanestro Forlì 2.015 ha più sofferto degli avversari. Certamente Jackson, un elemento “Hors Catégorie” per la Serie A2, così come i già citati lunghi campani si sono rivelati costantemente pericoloso nel gioco interno disegnato da coach Perdichizzi, ma i maggiori grattacapi portano i nomi di Yuval Naimy e Nicholas Crow. Assoluto metronomo della manovra gialloblù, il playmaker israeliano è stato oscurato in Gara1 dalla difesa Unieuro, prima di rivelarsi poi una pericolosissima costante nel resto della serie. Al pari dell’ex forlivese Crow, utilizzato da “4” tattico e spesso indigesto per la compagine di coach Valli, in grado di ‘infiammarsi’ ulteriormente nelle due partite del Palafiera a suon di triple.
Insomma, tanta carne al fuoco per una Gara5 in cui Forlì, speranzosa di ritrovare il Melvin Johnson delle migliori occasioni dopo l’ultima ‘imbrigliata’ subita per mano dell’accoppiata difensiva Jackson-Santiangeli, non si presenterà certo all’ombra del Vesuvio come vittima sacrificale già proiettata… ad un forzoso e terribile futuro prossimo.
Link alla diretta streaming su LNP TV Pass: https://tvpass.legapallacanestro.com/index.php/2017/04/27/givova-scafati-vs-unieuro-forli-3?lang=it
Cordiali saluti e buon lavoro!
Simone Casadei
Addetto Stampa
Pallacanestro Forlì 2.015